150 anni unità d’Italia: la chiesa cattolica

Foto: Ap/LaPresse

Papa Benedetto XVI, nella giornata di oggi, ha inviato un proprio messaggio personale per mostrare anche la sua partecipazione alla festa per i 150 anni dell’unità d’Italia. Il Papa nel suo messaggio ha dichiarato come il cristianesimo abbia «contribuito in maniera fondamentale alla costruzione dell’identità italiana». Il papa ha anche detto come il cristianesimo abbia riempito artisticamente la nostra nazione con una «ricchissima attività artistica».

«Dante, Giotto, Petrarca, Michelangelo, Raffaello, Pierluigi da Palestrina, Caravaggio, Scarlatti, Bernini e Borromini – scrive il Papa – sono solo alcuni nomi di una filiera di grandi artisti che, nei secoli, hanno dato un apporto fondamentale alla formazione dell’identità italiana». Nel suo messaggio il pontefice aggiunge

Iran, 99 frustate a Sakineh. Il figlio: “Mi appello a Papa Benedetto XVI”

Salvate mia madre“. L’appello di Sajjad Ghaderzadeh, 22enne figlio di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla pena capitale per adulterio, somiglia a un grido di disperazione nonostante il ragazzo cerchi di fare tesoro di ogni barlume di lucidità.

La vita della madre è aggrappata a un filo di speranza rappresentato dall’incessante azione della società civile e delle Istituzioni del resto del mondo ma, stando alle ultime novità raccontate proprio da Sajjad, il Governo dell’Iran sembra continuare a essere sordo nei confronti di qualunque richiesta.

La nuova condanna a 99 frustate è già stata eseguita. Dopo la pubblicazione sul Times di Londra della foto di una donna senza velo erroneamente attribuita a lei, mia madre è stata condannata da un giudice speciale di Tabriz, città dov’è detenuta, a 99 frustate. Secondo le nostre fonti, la sentenza è stata eseguita, mia madre è stata frustata pochi giorni fa“: sembra di leggere classici del Medioevo, in realtà è l’atroce stato delle cose.

Il racconto di Sajjad, intanto, viene confermato dall’avvocato di Sakineh, Javid Houtan Kian: “Secondo la testimonianza di due detenute scarcerate venerdì dalla prigione di Tabriz, Sakineh ha subito in carcere un processo per direttissima in cui è stata riconosciuta colpevole di corruzione morale per aver autorizzato la pubblicazione di una sua foto senza velo: per questo, è stata frustata per 99 volte“.

Spinto il Papa: un’altra aggressione in questo 2009 calante

Papa Ratzinger

E’ Natale, un Natale molto strano. L’atmosfera è poco schiacciante, sarà che il freddo glaciale dei giorni scorsi, più “attinente” alle festività, ha lasciato spazio a un caldo primaverile soprattutto da Roma in giù. E’ Natale, quindi cinque giorni prima della fine dell’anno. E davvero credevamo che l’immagine del volto sanguinante di Silvio Berlusconi sarebbe stato il grande, drammatico evento con cui si sarebbe chiuso, per noi italiani, il 2009.

E invece no. C’è un altro squilibrato – una squilibrata, per la precisione – e un’altra aggressione. Non il premier è vittima, ma un’altra massima istituzione. Non dello Stato italiano – anche se tanto si sente, nello Stivale – ma della Chiesa Cattolica. Hanno aggredito il Papa. Durante la Messa di Natale di ieri notte.

Benedetto XVI: “Sconvolto a Yad Vashem”

pioxiiLa Chiesa e il mondo ebraico. Pio XII e l’Olocausto. Incroci particolari, di cui ancora non si conoscono bene le caratteristiche. Benedetto VXI nel discorso alla Curia romana ricevuta in occasione degli auguri per le festività ha parlato della sua vista allo Yad Vashem, museo dell’Olacausto di Gerusalemme: “Un incontro sconvolgente con la crudeltà della colpa umana, con l’odio di un’ideologia accecata”. Una frase che rimbalza dopo il riconoscimento delle “virtù eroiche” di Pio XII. In questi giorni si è riaccesa la polemica sulla beatificazione del Papa, a cui nello Yad Vascem, è dedicata una targa sui suoi presunti “silenzi” riguardo il genocidio ebraico nella Seconda Guerra Mondiale.

Vaticano, sulle orme di Paolo VI

paolo VI

Sulle orme di Paolo VI. Benedetto XVI è a Brescia, proprio sulle orme di Giovanni Battista Montini, il Papa che lo “allontanò” dalla carriera accademica e lo nominò arcivescovo di Monaco e cardinale.

Solo una Chiesa libera può parlare a questo mondo, ha detto oggi papa Ratzinger. Che ribadisce la centralità della questione della Chiesa, ancora più radicale in tempi di globalizzazione e secolarizzazione. L’occasione, per Ratzinger, è stata opportuna per rilanciare anche la causa di beatificazione di Papa Montini.

Al leggere il nome di Paolo VI oggi ho ricordato di essermi recentemente imbattuta in lui in occasione del libro che mi hanno regalato e che sto leggendo.

La vignetta di Le Monde – Parte II: il Papa in Africa

Non ho potuto fare a meno – nuovamente – pubblicare questa nuova vignetta, odierna, di Le Monde.

Plantu, il disegnatore satirico del grande giornale francese, non si smentisce e continua sul filone “Il Papa in Africa“. E oggi vediamo un Benedetto XVI con espressione smarrita ma con tra le mani le “Tavole dei diritti dell’uomo“. Di fronte a lui, esponenti di rilievo della platea locale non si mostrano esattamente convinti.

Mah. Preferisco quando parla di aborto o di preservativi…

La vignetta di Le Monde

Non ho potuto fare a meno – non ho resistito proprio – anche io come MicroMega di pubblicare questa vignetta di Le Monde.

Plantu, il disegnatore satirico del grande giornale francese, compie un’opera di rara simpatia e verità.

Cosa dice la vignetta?

Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, la moltiplicazione dei preservativi.

Benedetto XVI: “Sciocchezze”.

Monsignor Williamson: “… in più , l’Aids non è mai esistito“.

Immaginate simil vignetta su italici giornali… Immaginatela però. E basta.

Aids: Francia, preoccupazione per parole del Papa

Di Papa, Aids e preservativi. E ora anche Francia. Grandissima preoccupazione. Ahi ahi. Grandissima preoccupazione è ciò che ha esternato oggi il ministero degli Esteri francese. In merito a cosa? Proprio alle affermazioni di ieri del Pontefice. Parole, quelle di Benedetto XVI, che non possono non avere conseguenze sulla lotta contro l’Aids sull’uso dei condom.

Preservativi. Possono salvare la vita, ma per il Papa non vanno assolutamente utilizzati. Piuttosto – anzi, come unica modalità di sopravvivenza – l’astinenza. Ma la Francia ha coraggio, e invece di inchinarsi alla Chiesa – sarà che non ce l’hanno nei confini del Paese… – e parla.

Di Papa, Aids e condom

Aids. La Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita (SIDA) o Acquired Immune Deficiency Syndrome (AIDS) miete nel mondo milioni di vittime. Un po’ di numeri da Wikipedia: Secondo la UNAIDS e il WHO a morire, da quando è stata scoperta la malattia, sono stati in 25 milioni. 3,1 milioni di morti di cui 570.000 bambini solo nel 2005.

I sieropositivi, nel mondo, sono tra i 36,7 e 45,3 milioni. Nell’anno riportato da Wikipedia, il 2005, sono stati infettati tra le 4,3 e le 6,6 milioni di persone. Sono cifre spaventose. Sono cifre che non cambiano il punto di vista della Chiesa.

2008, un anno in Politica Live – Secondo tempo

2008, anno bisestile. Parte seconda. La prima ci aveva lasciato con Barack Obama sfidante, per i Democrats, nella corsa alla Casa Bianca. Luglio è un mese intenso: il primo luglio la Francia assume la presidenza di turno dell’Unione europea, e il giorno dopo, dopo più di 6 anni di prigionia, viene liberata la giornalista e politica francocolombiana Ingrid Betancourt, dal 2002 in Colombia prigioniera della FARC.

2008, un anno in Politica Live – Primo tempo

2008. Un anno difficile. Lo vogliamo ricordare così, rivivendolo. Anno Internazionale della Patata come dichiarato dall’ONU e dalla FAO.
Un anno che è finito con uno dei tanti moniti del Vaticano alla politica italiana (loro possono): i vescovi ai politici dissero Litigate di meno e siate sobri. Come se, soprattutto in Italia, le due parole, sobrietà e politica, possano mai armonizzarsi all’interno della stessa frase.
Un anno che, per l’Italia, si apre e si chiude tra le braccia del Colonnato di San Pietro: era il 15 gennaio

ANSA – Dopo forti opposizioni da parte di 67 docenti e di una parte degli studenti il papa Benedetto XVI rinuncia a partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico all’università di Roma La Sapienza

Ratzinger line. Papa, pop-Papa, pop-Papa

Niente più eventi cattolici come concerti. Il Pontefice non è mica una rockstar, ci tiene a dire Benedetto XVI.
Detta così, il riferimento mi sembra assolutamente indirizzato alle assemblee colorate, gli incontri pieni di vita di colui che era sempre espressione del potere della Chiesa, ma che aveva improntato uno stile comunicativo innovativo, adatto ai tempi, e che alla paura, al timore, all’angoscia, aveva sostituito quanto meno movimento e coinvolgimento.
Anche Papa Giovanni Paolo II, in termini di morale, si oppose fermamente all’aborto e confermò l’approccio tradizionale della Chiesa sulla sessualità umana, sul celibato dei preti, sul sacerdozio femminile. Ma faceva meno paura sentirlo.

Staminali: La paura del papa nero

Il tutto ha inizio il 5 novembre, quando, il papa di Santa Romana Chiesa Benedetto XVI aka Joseph Ratzinger chiama Barack Obama, neo-eletto presidente degli Stati Uniti d’America, per congratularsi con lui della vittoria ottenuta. Anche altri, che verranno ricordati però per commenti sull’abbronzatura, lo faranno come è giusto che sia in certe occasioni.

A meno di una settimana la telefonata si ripete, ma questa volta in senso opposto. Una discussione tra i due, sui generis, ma che probabilmente avrà toccato anche uno degli argomenti più a cuore ad entrambi, ma sul quale hanno posizioni contrapposte: la ricerca sulle cellule staminali.

La posizione della Chiesa contro questo genere di ricerca si sa ormai da tempo, ma non è che, con l’avvento di Obama, lo faranno per evitare di realizzare quel sogno che i Pitura Freska, qualche anno ormai orsono, canzonava in quel di San Remo:

Sarà vero, dopo Miss Italia avere un Papa Nero, non me par vero!

Pardon, un papa abbronzato.