I ladini ci credono: Benedetto è uno di noi

Giungono come ogni anno, puntuali come sempre, le vacanze estive. Cosi se per i più piccoli molto spesso significano mare, spiagge, castelli di sabbia, nuotate a non finire e divertimento per uno dei personaggi più importanti della nostra penisola significano invece tranquillità e relax, tra i monti e tra quella gente che in fondo tanto gli ricordano il suo passato e le sue origini. Ovviamente parliamo di Papa Ratzinger, attualmente in vacanza in quel Sud Tirolo tanto caro alle sue origini teutoniche.

Lecce, omicidio e coltellate

Lecce è una città bene. Un paesotto-città: mentalità grande paese dell’entroterra, a volte, dimensioni cittadine. Lecce è bella, pulita – in alcune zone – ma soprattutto ripulita. Ripulita nell’anima e nell’aspetto. Lecce è la nuova borghesia, i Mastro Don Gesualdo, i nobili che ancora sottolineano le loro origini, il Circolo Cittadino, lo shopping a Piazza Mazzini. Lecce è gruppi di ragazzi da pseudo-centro-sociale, cani al seguito, dred in testa, quanto ci sia di rivolta o denuncia non sta a me dirlo. Non se ne occupano neppure loro. Lecce mi ha accolta nella mia adolescenza.
Lecce è tranquilla, non accade mai nulla, o quasi, di criminoso. O meglio, quello che accade non lo vedi, difficilmente lo senti, è ovattato.
L’assassino, a Ugento – che non è esattamente Lecce, distando quei 60 chilometri verso sud – lo aspettava sotto casa nel cuore della notte.

Bush e il Papa, le ragioni di un incontro

C’è una storia che non è stata raccontata. Tra le molte, troppe, dei giorni nostri.
Una storia analizzata solo in pochi contesti. Un’analisi non alla portata di tutti, a beneficio dei molti, ma solo di chi quell’analisi la andrà a cercare. Il racconto dei retroscena dell’incontro tra George W. Bush e Papa Benedetto XVI.
Un incontro cordiale, così è stato definito. Un incontro che, naturalmente, ha i suoi motivi politici ben precisi.

Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì. I patti Lateranensi

il mio Governo non può che compiacere il Pontefice e la Chiesa

Brrr. Che vuol dire, esattamente? Perchè nessuno ha chiesto numi al Premier. Accipoffarbacco.

I Patti lateranensi. Vengono in mente, o forse dovrebbero tornare alla mente. Storia del secolo scorso che però non rientra nella gestione e nelle ricostruzioni dei fatti contemporanei del mainstreaming. Un peccato: capire da dove si viene non è esattamente inutile. In tempi di incontri tra Silvio e il Pastore Tedesco.
I Patti Lateranensi, insomma. Che c’entrano? C’entreranno, no, se l’Italia è stata definita da più parti il Giardino del Papa??? Non di pipponi storici si vorrà tediare il lettore, ma di causa-effetto virtù.

Il Papa accoglie l’Italia

Parlare del Papa che accoglie l’Italia fa sempre un po’specie, più che altro perchè il suo piccolo stato, il Vaticano, si ritaglia qualche metro quadrato all’interno dell’Urbe. Eppure l’incontro di stamattina tra Benedetto XVI e Silvio Berlusconi ha portato, a mio parere, molti aspetti positivi.

L’incontro della durata di 40 minuti circa all’interno della biblioteca del pontefice, ha visto diversi argomenti trattati. Discussioni che trattavano i temi a cui oggi il nostro paese è più sensibile e dove, nei giorni scorsi, spesso si è ritrovato opposta la Chiesa, come ad esempio su argomenti come clandestinità e immigrazione.

Per costituzionalità il nostro paese è laico, ma il fascino e il potere che le parole del Papa lasciano, soprattutto a questo governo di centro (in fondo non gloriamo tutti il Veltrusconismo?), portano a una specie di influenza “cattolica”.

Influenza che si denota anche dalle parole del premier che ha spiegato:

L’attività del governo non può che compiacere il Papa e la sua Chiesa.

Speriamo che possa compiacergli anche la nuova normativa sulla clandestinità.

Gianfranco Fini, nuovo Presidente della Camera

Dopo il comunista, l’ex comunista, ecco l’ex fascista.

Come i miei predecessori Violante e Bertinotti sono anch’io un uomo di parte, fortemente convinto della bontà dei valori che hanno ispirato il mio impegno politico, ma in questo importante incarico istituzionale mi impegnerò per il rigoroso rispetto della parità dei diritti di tutti i parlamentari

C’erano una volta due politici. Forse gli ultimi due politici di razza che l’Italia abbia avuto. Un destino parallelo, questo quanto ho sempre visto in loro. Un declino quasi contemporaneo, dalle ideologie alle istituzioni. Oggi il leader di An è il primo esponente della destra postfascista a ricoprire la terza carica dello Stato.

Ground Zero, sette anni e un Papa dopo

Il giorno che ha cambiato la vita del mondo contemporaneo. Il giorno in cui il mondo ha capito di non potere più tornare indietro.

Spero non ci sia nessuno al lavoro

Dice una delle voci femminili in questo video. Contro ogni logica, solo sulla base dell’umana speranza.

Benedetto XVI, viaggio negli Stati Uniti. E’ arrivato l’ultimo giorno della visita, simbolicamente il più pregnante. Il Papa e la preghiera per la pace a Ground Zero, a New York. In quel cratere. Monito di questi tempi. Il luogo – brutalmente, un enorme luogo di anime perdute a cielo aperto. Là dove sorgevano le Twin Towers. Buttate giù, accartocciate insieme alla vita l’11 settembre 2001.

La gente sta saltando giù

dice incredula la donna del video. La gente si buttava, invano, dalle torri morenti.

Il pastore tedesco tra eutanasia, divorzio e aborto

Papa
I roghi. Se il divorzio e l’aborto restano

colpe gravi

(Ferrara ringrazia) e comunque la Chiesa (che tanto buona e lungimirante è) deve

accostarsi con amore e delicatezza, con premura e attenzione materna alle persone che ne portano le ferite interiori e cercano la possibilità di una ripresa

Non c’è niente di meglio di un po’ di fuoco e fiamme che purifichino. Si suggerisce, eh, per carità.

Il Papa oggi, in Vaticano, ai partecipanti al congresso L’olio sulle ferite (che nome inquietante) ha spiegato nuovamente che il divorzio (disciplinato dalla legge 1 dicembre 1970 n. 898 della Repubblica Italiana) e l’aborto (disciplinato dalla L. 22 maggio 1978, n. 194
Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza
, sempre legge della Repubblica Italiana) sono colpe gravi. Piaghe.

Magdi Allam, la conversione, l’islam

magdi allam
Il tradimento di Magdi Allam si è consumato. Sarà duro dirlo, ma tale già appare da tempo la parabola un po’ bizzarra di questo giornalista venuto dall’Egitto e vicedirettore del Corriere della Sera.
La notizia ha atto scalpore, e ha già fatto il giro dei maggiori media internazionali.
Il sito della Cnn-Europa la riportava già in piena notte. Poi sono arrivati gli americani di Drudgereport. A seguire, la Bbc, il New York Times e il Washington Post.
Magdi Allam si è convertito al cattolicesimo. E la notizia ha fatto il giro del mondo. Durante la Veglia pasquale il Papa gli ha impartito il battesimo. Il vicedirettore del Corriere ha poi anche assunto il nome di Cristiano.

Il Papa e la pace. In Tibet, in Darfur, in Libano, in Iraq, in Darfur. Buona Pasqua. Speriamo

dalai lama
A Roma piove oggi. Pioggia su di noi. Pioggia sul mondo, pioggia di Pasqua. Pioggia dell’anima e della riflessione. Pioggia degli affetti e dei destini. Pioggia di rinascita. Pioggia di comprensione. Pioggia, per mettere insieme quallo che nella vita si desidera.
Quello a cui si crede, e lottare per la gioia. Pioggia di vita. Si chiama Resurrezione. Di un uomo il cui ricordo e la cui storia è stata rovinata, vilipesa, strumentalizzata e violentata. Del più grande rivoluzionario che la storia dell’umanità abbia mai avuto. Piove su Roma, piove sulla Cupola di San Pietro.

Vaticano: Il diavolo e l’acqua santa

Dal titolo sembra di imbattersi in una di quelle puntate in bianco e nero di Don Camillo e Peppone. Una saga che ci mostrava quanto fossero cosi vicine, seppur cosi lontane a livello ideologico, due mentalità contrapposte come quella cristiana e quella comunista nella piccola realtà di Brescello.

E quasi in un metaforico paragone quello che accadeva nelle storie romanzate dal Guareschi, ecco giungere a circa metà aprile il viaggio del Papa negli Stati Uniti, la patria del diavolo come la definirebbero in molti oggi. Ma chi meglio del buon presidente degli Stati Uniti potrebbe prendere la funzione di Belzebu? Certo vedere George W.Bush con il vestito da diavolo con la coda e forcone forse ne da un’immagine più esilarante che inquietante, ma forse su certi paragoni è sempre meglio ridere che piangere.

Così dal 15 al 21 aprile il papa Joseph Ratzinger, meglio noto come Benedetto XVI, si recherà nel nuovo mondo, sia per portare la sua parola, sia per discutere nella sala ovale con Bush Jr. riguardo le varie problematiche mondiali, che volente o nolente vedono gli Stati Uniti molto spesso, se non sempre, in primo piano.

Vaticano, indicazioni di voto

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Come volevasi dimostrare. Puntuale come un orologio svizzero – saranno tutte quelle guardie vaticane che influenzano – ecco giungere l’indicazione di voto, precisa e che non perdona. Dal Papa e dalla Chiesa.
PArole che naturalmente, dopo l’8 marzo, festa della donna – quell’essere bizzarro – e dopo le manifestazioni, pro-life per provocazione e pro-194 per vocazione, ecco il Papa parlare.

L’uomo è sempre uomo con tutta la sua dignità anche se in stato di coma, anche se embrione

Scordatevi, per favore, amici italiani, qualsiasi discorso differente su eutanasia o aborto.

Famiglia Cristiana e Arcigay: tutti contro Veltroni

Veltroni
Ieri Avvenire, oggi Famiglia Cristiana. Non c’è pace per il PD. Da Avvenire, che ha duramente attaccato la candidatura di Umberto Veronesi, e da Famiglia Cristiana, era quesi banale. Ma oggi si aggiungono anche le critiche dell’Arcigay, creando così un trio di fonti critiche altamente improbabile.
Dopotutto, dovesse andare male, si è fatto il Giro d’Italia. In verità, il tour è realmente assai denso, e le province vengono toccate nella loro totalità numerica. Oggi il Pd e il suo allegro bus si sono fermati a Porto San Giorgio, nelle Marche, e Walter Veltroni ha dovuto, naturalmente dire la sua sulla polemica e il dibattito tra cattolici e laici che da giorni, ormai, domina la scena pubblica italiana.
Il Uolteriano appello è stato preciso: che, insomma, non si giunga ad

una nuova divaricazione tra laici e cattolici

Il Papa sull’eutanasia. Niente di nuovo sotto al sole

Welby
Ci ritorna su, naturalmente. Il Pastore Tedesco ha da precisare. Con voce inconfondibile e cantilenante, ha quest’oggi, ancora una volta, ripetuto ribadito e sottolineato la

Ferma e costante condanna etica di ogni forma di eutanasia diretta, secondo il plurisecolare insegnamento della Chiesa

Benedetto XVI contro le spinte eutanasiche, dettate da una visione utilitaristica nei confronti della persona.

Mentre il dibattito scientifico e legislativo infuria sui grandi temi etici, l’aborto, la pillola e l’eutanasia, e mentre un uomo controverso – e che alla Chiesa non può certo andare giù – viene candidato dal Pd, il Papa al congresso promosso in Vaticano dalla Pontificia Accademia delle Vita sul tema, guarda un po’, Accanto al malato inguaribile e al morente: orientamenti etici ed operativi, riporta le eventuali pecorelle smarrite all’ovile.