Come i miei predecessori Violante e Bertinotti sono anch’io un uomo di parte, fortemente convinto della bontà dei valori che hanno ispirato il mio impegno politico, ma in questo importante incarico istituzionale mi impegnerò per il rigoroso rispetto della parità dei diritti di tutti i parlamentari
C’erano una volta due politici. Forse gli ultimi due politici di razza che l’Italia abbia avuto. Un destino parallelo, questo quanto ho sempre visto in loro. Un declino quasi contemporaneo, dalle ideologie alle istituzioni. Oggi il leader di An è il primo esponente della destra postfascista a ricoprire la terza carica dello Stato.
Doveroso e sincero
saluto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un pensierino per il collega del Ramo Alto del Parlamento, il neo eletto presidente del Senato Renato Schifani. Un salutino, non fa mai male, a Benedetto XVI.
La XVI dovrà essere davvero una legislatura Costituente
Celebrare la ritrovata libertà dell’Italia e la centralità del lavoro è un dovere cui nessuno deve sottrarsi
Si tratta di valori condivisi da tutti gli italiani, specie i più giovani
Sono un po’ emozionato ma credo sia normale. Ma sono anche uno freddo di carattere
La prima volta che Fini entrò qui…
Era l’83 e c’erano Almirante e Berlinguer…
Gianfranco Fini: l’uomo che è andato da un punto all’altro. Dal Msi alla Presidenza, oggi, della Camera dei deputati. Con lui, il percorso è quello di una destra. E’ l’apice. Discorso durato 15 minuti. Interrotto 16 volte per applausi.
non significa dimenticare i valori in cui credo: diro’ che sono un uomo di parte, pur essendo garante di tutti
Lo aveva già anticipato. Dal Fronte della gioventù ad oggi. Gianfranco Fini è una vita che abbatte – o comunque agisce oltre – i tabù della destra. Un Caronte. Con o senza inferno, solo Sartori può dirlo.