Di Papa, Aids e condom

Aids. La Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita (SIDA) o Acquired Immune Deficiency Syndrome (AIDS) miete nel mondo milioni di vittime. Un po’ di numeri da Wikipedia: Secondo la UNAIDS e il WHO a morire, da quando è stata scoperta la malattia, sono stati in 25 milioni. 3,1 milioni di morti di cui 570.000 bambini solo nel 2005.

I sieropositivi, nel mondo, sono tra i 36,7 e 45,3 milioni. Nell’anno riportato da Wikipedia, il 2005, sono stati infettati tra le 4,3 e le 6,6 milioni di persone. Sono cifre spaventose. Sono cifre che non cambiano il punto di vista della Chiesa.

L’epidemia di Aids

non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi

Benedetto XVI va in Africa, e questo è quello che si sente di condividere col mondo. Non il preservativo, non sia mai. Non è quanto ha affermato Benedetto XVI, durante il suo viaggio verso l’Africa. Non i preservativi, non sia mai. Anche se salvano la vita, e lo stato dell’epidemia – più che quello della cultura e dell’etica – è tale. Non i preservativi, mai.

Piuttosto, l’unico percorso da intraprendere per Benedetto XVI – il Pastore Tedesco – è quello che parla di rinnovo spirituale e umano nella sessualità.

Il Papa, giacché ci si trovava, ha voluto anche smentire qualunque voce o leggenda sul mito della solitudine. Dice che non si sente affatto solo, lui. Dice che anzi, è circondato e amato da persone fedeli e collaboratori di ogni genere e grado e certo di grande affetto. Già perchè sono giorni che si vocifera dell’aria non propriamente distesa che soffierebbe in quel di San Pietro. Una vera e propria crisi interna, scoppiata dopo la revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani.

Chissà. Chissà, questa solitudine. E chissà cosa pensano tutti coloro che, ferventi cristiani, quando – e se – si salvano la vita grazie ad un preservativo. Il condom che non s’ha da mettere.