Staminali: La paura del papa nero

Il tutto ha inizio il 5 novembre, quando, il papa di Santa Romana Chiesa Benedetto XVI aka Joseph Ratzinger chiama Barack Obama, neo-eletto presidente degli Stati Uniti d’America, per congratularsi con lui della vittoria ottenuta. Anche altri, che verranno ricordati però per commenti sull’abbronzatura, lo faranno come è giusto che sia in certe occasioni.

A meno di una settimana la telefonata si ripete, ma questa volta in senso opposto. Una discussione tra i due, sui generis, ma che probabilmente avrà toccato anche uno degli argomenti più a cuore ad entrambi, ma sul quale hanno posizioni contrapposte: la ricerca sulle cellule staminali.

La posizione della Chiesa contro questo genere di ricerca si sa ormai da tempo, ma non è che, con l’avvento di Obama, lo faranno per evitare di realizzare quel sogno che i Pitura Freska, qualche anno ormai orsono, canzonava in quel di San Remo:

Sarà vero, dopo Miss Italia avere un Papa Nero, non me par vero!

Pardon, un papa abbronzato.

1 commento su “Staminali: La paura del papa nero”

  1. Se non si precisa che la Chiesa è contraria alla ricerca solo sulle staminali embrionali e non sulle staminali adulte (anzi, la inocraggia), l’articolo è fortemente fuorviante.

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