Scommettiamo che… vince Obama?

Vista la pochezza del palinsesto televisivo RAI, scusate lo sfogo ma dopo essere rimasto a casa un sabato sera per alcuni problemi personali mi sono ritrovato a guardare I MIGLIORI ANNI e la carrellata di “mummie”, si potrebbe finalmente riportare in auge un vecchio programma che da tempo non c’è più SCOMMETTIAMO CHE…

E magari farne una bella puntata speciale dove si parli di politica e di SuperTuesday, ovvero il famoso super martedì che sta accompagnando i cittadini americani aventi voto, verso la scelta dei due candidati che concorreranno definitivamente verso la Casa Bianca.

Obama e Clinton da una parte, McCain e Romney dall’altra. Democratici contro Repubblicani. La novità (un candidato di colore e una donna) contro il classico (due candidati bianchi). Insomma in qualsiasi modo la si voglia guardare queste elezioni americane stanno raccogliendo interesse. E non solo sul territorio nazionale ma anche in campo internazionale.

A mio parere personale, la scelta dei cittadini americani ricadrà su Obama. In primis perchè comunque è un candidato innovativo, ha tutto ciò che i precedenti candidati non hanno avuto. E può permettere di portare aria nuova in un paese ormai asfissiato da problemi che, sempre più spesso, si crea quasi da solo.

E visto che le presidenziali americane sono, e rimangono, un argomento mondiale, i politici italiani, momentaneamente “disoccupati” visto l’era di transizione, sono stati invitati a rispondere, per un portale di informazione, sulla loro possibile scelta. E anche qui la maggioranza delle risposte sembra andare in un’unica direzione, Obama for President.

Non che ci si stupisca. Obama è il candidato più parlato, più seguito dai media, è la novità. E’quello che da parte dei nostri media sembra il candidato ideale alla poltrona a stelle e strisce. Se dovessimo chiedere agli stessi politici i nomi dei 4 candidati credo che potremmo avere qualche problema oltre ai “classici” Obama e Clinton.

Dalle risposte che i nostri rappresentanti hanno dato sembra strano come, quasi la totalità dei politici, abbia espresso il suo appoggio ad Obama indicandolo come “la novità, la svolta, il cambio di mentalità”. Insomma i politici italiani mostrano apprezzamento nei confronti dell’evoluzione politica. Addirittura il presidente dell’ArciGay, Franco Grillini, si è dichiarato “Contrario alle dinastie”.

A questo punto mi viene da fare una domanda a tutti i cittadini: “Perchè all’estero i nostri politici chiedono il rinnovamento mentre in Italia ci ritroviamo sempre con le solite dinastie?”

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