Salvatore Parolisi, falso l’alibi. Deturpò il corpo di Melania Rea

Foto: Ap/LaPresse

Una serie di passi falsi, hanno minato tutto quello che aveva creato in questi mesi Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea l’unico attuale indagato per l’omicidio della moglie. Secondo il gip di Teramo Giovanni Cirillo, Parolisi avrebbe inventato un falso alibi e deturpò il cadavere di Melania Rea per sviare le indagini. Secondo il gip di Teramo, Parolisi si sarebbe incastrato da solo, fin da subito, non appena iniziò a dire di aver iniziato le ricerche della moglie.

Salvatore, volle far credere di essere stato a Colle San Marco con Melania, cosa non vera. Inoltre, secondo il gip, inizio a cercare la moglie troppo tardi, se veramente il telefonino era spento mentre la moglie “scompariva”. Insomma una serie di indizi che portano ad una sola persona Salvatore Parolisi, l’uomo che abbiamo ormai conosciuto grazie alle interviste sui giornali o in televisione.

Uno dei punti fondamentali su cui si basa la difesa di Parolisi, è l’automobile fotografata da un gruppo di studenti, in gita proprio quel giorno nel luogo dove è scomparsa Melania. La foto (che trovate ad inizio articolo), mostra sullo sfondo una macchina rosso scuro. Secondo la difesa, quella immortalata non è la macchina di Salvatore la Renault “Scenic” di colore scuro che ha il caporal-maggiore.

Questo ultimo avvenimento, mette nuova carne al fuoco per il gruppo di avvocati che difende Salvatore, ma di certo, non rallenta le indagini che ormai sembrano quasi arrivate alla fine, con un solo colpevole, il caporal-maggiore Salvatore Parolisi.

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