Napoli come Beirut: “Sembra ci sia stato un bombardamento”

Le parole del sindaco di Quarto, comune coinvolto nella crisi-rifiuti del napoletano, lasciano sbigottiti:

Sembra di stare a Beirut il giorno dopo un bombardamento.

A leggere sembra che il primo cittadino di Quarto stia esagerando, eppure a guardare le strade della cittadina di quarantamila abitanti l’affermazione rilasciata dal sindaco sembra veramente calare a pennello. Macerie a terra, pietre, pezzi di vetro, cassonetti rovesciati, rottami di carrozzerie di automobili ancora infuocate. Un “tipica” giornata di guerriglia verrebbe da dire.


Una cronaca, quella degli eventi di Quarto, che sembra quella di una guerriglia da paese del “terzo mondo” con blocchi sulle strade, agenti che caricano i cittadini che, esasperati, si dicono pronti a cospargersi di benzina pur di far valere la propria voce.

Una situazione, che in queste ore, dovrebbe risolversi definitivamente, anche grazie al piano di emergenza che oggi il governo ha approvato per permettere alla Campania di tornare alla normalità. Un piano in due fasi che prevede, sul breve e medio termine, innanzitutto lo smaltimento definitivo delle 120 mila tonnellate di rifiuti abbandonati sulle strade del napoletano, anche grazie alla “collaborazione volontaria” di altre regioni, successivamente di creare un numero “sufficiente” di siti per lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti.

Per sovra-intendere all’emergenza è stato chiamato, a fare le funzioni del “super-commissario”, l’ex super-poliziotto Gianni De Gennaro che avrà 120 giorni di tempo per risolvere “definitivamente” la situazione. Al suo fianco ci sarà Franco Giannini, oggi comandante del Comando Logistico Sud Italia.

A sostegno delle decisioni del governo, è intervenuto il vice-premier Francesco Rutelli:

In questo momento non dobbiamo parlare di politica, sarebbe sciagurato, ma offrire una soluzione ad un problema che fa vergogna e le risposte del Governo vanno nella direzione giusta.

Di diversa opinione è il presidente di AN, Gianfranco Fini, che chiede la sospensione della TARSU (la tassa per lo smaltimento dei rifiuti) per la regione Campania:

Prodi dovrebbe avvertire anche lui la necessità di venire a Napoli a scusarsi con la città accompagnando un provvedimento per garantire il diritto di non pagare la tassa sui rifiuti, un’imposta collegata ad un servizio. Un imposta per un servizio che se è sospeso, come è sotto gli occhi di tutto il mondo, dovrebbe venire compensato dal minore introito nelle casse comunali con un intervento finanziario ad hoc.

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