I rifiuti di Napoli non piacciono a Bruxelles

Napoli e Bruxelles sono due città favolose. La loro storia, passate e presente, le consegnerà alla storia futura prossima e ventura. Eppure nonostante le due città distino quasi 2000 km di distanza sembra che Bruxelles non apprezzi poi molto Napoli.

Ovviamente non si tratta di questioni di bellezza monumentale, perchè in quel senso Napoli è una città stupenda, quanto invece dalla maledizione che da parecchi anni sta avvolgendo la città, ovvero i rifiuti.

Proprio così parecchi anni, perchè nonostante il problema sia uscito alle cronache solo ultimamente, il problema smaltimento è un caso che la regione partenopea si porta appresso da anni, con occhi chiusi quando si sarebbe dovuto guardare attentamente e soluzioni la maggior parte delle volte sbagliate.

Errori che oggi la popolazione locale si ritrova a dover affrontare con proteste feroci nei confronti anche degli organi di polizia; una protesta che nasce soprattutto dal fatto che la popolazione è stanca di essere presa in giro, specie dopo tutto quello che già è successo.

La situazione di abbandono alla quale era stata lasciata Napoli è stata notata immediatamente da Bruxelles e, in specifico, dalla Commissione Europea che dopo aver inviato un richiamo ufficiale già lo scorso anno (che portò poi all’arrivo del Super-uomo De Gennaro) ha deciso ufficialmente di portare il nostro paese di fronte alla Corte Europea di Giustizia.

La nostra colpa? Misure insufficienti e soluzioni alquanto parziali che non hanno permesso di risolvere definitivamente il problema.

E chi può contraddire un’affermazione del genere. D’altronde sono anni che si sta cercando di “tirare a campare” nel napoletano, fingendo di risolvere il problema, spostandolo solo di qualche chilometro.

Ora che la situazione è critica, perchè nonostante si dica che i rifiuti si stanno lentamente smaltendo la soluzione è ancora lontana dal raggiungersi, è difficile venire a capo di una soluzione. Perchè prima di poter affrontare il problema principale, ovvero lo smaltimento regolare dei rifiuti, bisogna risolvere la questione più grave, ovvero la salute dei cittadini napoletani.

Scherzare con i rifiuti non è una cosa positiva. Provate a chiedere ai cittadini di Seveso cosa è accaduto con la diossina una ventina di anni fa.

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