Napoli: fantocci, spazzatura e Napolitano tardivamente allarmato


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La situazione non cambia, la tensione non scende. Il quartiere di Pianura a Napoli è ancora blindato, dopo l’ennesima notte di protesta con autobus incendiati e blocchi stradali per evitare la riapertura della discarica della discordia, quella della contrada Pisani. Non si spengono i roghi in tutta la Campania, soprattutto nella zona vesuviana e quella flegrea, meno grave la situazione nella periferia napoletana. I vigili del fuoco hanno effettuato nella nottata cinquanta interventi.


Le istituzioni si stanno mobilitando. Finalmente, e almeno nella comunicazioni ufficiali. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si definisce non preoccupato, quanto allarmato, e aggiunge: Penso che il governo prenderà un’iniziativa al massimo livello. Sono d’accordo con il presidente del Consiglio e con i ministri di Interni e Ambiente sul fatto che ci sia un’assunzione di responsabilità precisa per sbloccare questa situazione.


E il Governo che fa? In una nota, si fa appello alla grande e ferma unità delle istituzioni a sostegno delle azioni, ineludibili e necessarie, intraprese sul fronte dei rifiuti. Punta il dito contro gruppi estremisti: Hanno cercato e cercano di alzare barricate di dissenso. Contro la radicata sfiducia dei cittadini (ma scusi, signora notaufficiale di Palazzo Chigi, chi può volerne alla sfiducia dei cittadini sommersi dal fetore e dalla monnezza?), ribadisce la ferma azione del Governo, che fa sua la garanzia che ciascuno dei siti, a partire da Pianura, sia rigorosamente destinato all’autosufficienza locale. Eppur, non si muove.


Che i napoletani, poi, non manchino di iniziativa e fantasia, si sa. A Corso Umberto I, a Napoli, non lontano dall’abitazione del sindaco, questa mattina sono stati rinvenuti 21 manichini impiccati con scritte contro il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, e il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino. Sul fatto, è partita un’indagine della Digos. Macabri ma sinceri e diretti, come dire. I pupazzi avevano cartelli contro la gestione dell’emergenza, l’aumento del costo della vita, la disoccupazione, e il malgoverno della città e della Regione. La memoria corre a Roma (creatività al potere e messaggi diretti anche dai Romani, insomma), dove due anni fa c’era stata una protesta analoga contro sfratti e caro-mutui.


Gli autobus pubblici che i manifestanti avevano messo a blocco della circolazione a Pianura sono stati rimossi. Si trovavano nelle vicinanze della rotonda Russolillo. La circolazione non è ancora ripresa del tutto. Il bilancio della zona non registra feriti, ma un lancio di petardi contro gli agenti e un’automobile dei carabinieri colpita da un estintore e da sassate. Le troupe della Rai che si trovavano sul campo hanno avuto vita dura: alla diretta è seguito uno scontro verbale tra giornalisti e abitanti, una mezza rissa e il lancio di oggetti contundenti contro il pulmino della Rai. La discarica è ancora presidiata, ma da pochi manifestanti irriducibili e dalle forze dell’ordine.


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