Liberalizzazioni, Catricalà parte dalle Farmacie entro il 20 Gennaio

Entro massimo il 20 Gennaio, il governo Monti varerà nuovi leggi in merito alle liberalizzazioni preannunciate da Antonio Catricalà, attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Catricalà ha assicurato che le liberalizzazioni “riguarderanno tutti i settori del mercato attuale. Catricalà ha annunciato che per le farmacie e per i notai è in arrivo un aumento della pianta organica ed inoltre, a annuncia un intervento anche sulla RAI. Altro tema che sta riempiendo le pagine dei quotidiano è proprio questo della televisione pubblica.

Si inizierà con farmacie e notai. Catricalà ha confermato che entro la settimana si inizierà subito con i primi decreti che andranno a liberalizzare il settore delle farmacie e dei notai. E’ previsto un aumento del numero delle farmacie ed “un aumento particolarmente rilevante della pianta organica anche dei notai.Catricalà ha dichiarato che è necessario favorire i cittadini per avere dei “giusti sconti” sia per le farmacie che per i notai, ma “non si tratta di ampliare i mercati ma di ridurre i prezzi”.

Monti risponde a Calderoli, “Cotechino a mie spese”

mario monti cena capodanno calderoli

Non si è fatta attendere la risposta di Mario Monti alla richiesta di interrogazione parlamentare avanzata dal senatore della Lega Roberto Calderoli, in merito ad una presunta festa di capodanno che secondo il leghista, si sarebbe tenuta a Palazzo Chigi, residenza pro tempore del primo ministro Mario Monti. Nella serata di ieri, una nota diffusa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è andata a chiarire ogni qualsivoglia dubbio in merito a cosa sia effettivamente successo la sera del 31 dicembre scorso a Palazzo Chigi.

Il Presidente Monti precisa che non c’è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi” così inizia la nota della Presidenza del consiglio dei Ministri. Nel comunicato stampa, si legge che si è tenuta una “cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell’appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni.”.

Autorizzato l’arresto di Nicola Cosentino

Giunta alla camera approva arresto per Nicola Cosentino

La giunta alla camera ha votato positivamente alla richiesta di arresto per Nicola Cosentino. La proposta è passata con nove voti “” da Lega, PD, IDV e Fli. L’UDC si è astenuta e il radicale Maurizio Turco ha votato come il PDL. Oltre all’arresto di Cosentino è cambiato anche il relatore, al posto di Cassinelli è stata nominata Marinela Samperi. Su questa votazione è netta la divisione del terzo polo.

La giunta si è pronunciata sulla seconda richiesta di custodia cautelare avanzata dal pool antimafia di Napoli. La prima richiesta di custodia cautelare arrivo circa due anni fa, ed allora venne respinta. L’esame degli atti inviati dal pool antimafia proseguirà il prossimo giovedì in giunta dove sarà richiesto quasi sicuramente, l’intervento dello stesso Cosentino.

Referendum 2011, il quorum sempre più vicino

Si sono riaperti alle 7:00 di questa mattina i seggi elettorali per permettere il voto ai cittadini riguardo i 4 referendum. Fin dalle 12:00 di ieri, il ministero dell’Interno, ha rilasciato i dati relativi all’affluenza alle urne che fin da subito, ha fatto intendere che il quorum, quasi sicuramente verrà raggiunto. Alle 22:00 di ieri sera, infatti, si era raggiungo il 42% dei votanti.

I referendum più votati, sono stati quella relativi all’acqua, in calo il voto sul referendum relativo al Nucleare e al Legittimo Impedimento. Per alcune città, il quorum è stato già superato alle 22 di ieri. Città come Bologna (52,7%), Firenze(52,7%), Reggio Emilia (54,6%), Livorno (50,6%), Siena (50,7%) e Modena (51,2%), sono tra le città in testa per percentuale di voti, tutte hanno superato il quorum già alle 22:00 di ieri sera, orario di chiusura dei seggi.

Berlusconi ammette le sue colpe: “sarò più defilato”

Foto: AP/LaPresse

Dopo i risultati ottenuti a Milano, Berlusconi ed il suo partito hanno pienamente capito che una campagna elettorale impostata come quella che hanno fatto loro nei giorni precedenti alle elezioni, fatta di attacchi, accuse e manifestazioni contro i rappresentati dell’opposizione. Nella giornata di ieri, Berlusconi ha incontrato i maggiori vertici dei partiti che lo fiancheggiano in questa corsa alla vittoria, almeno si crede, a Milano.

Berlusconi è pienamente consapevole che dovrà superare un grande scoglio a Milano per far vincere la Moratti. Quei sette punti percentuali che hanno fatto la differenza, sono un ostacolo difficile da superare per chi ha incentrato la propria campagna su accuse che puntavano a rendere gli avversari “illegali”. Berlusconi: “dobbiamo provarci con tutte le nostre forze, rimanendo uniti. Noi siamo persone che sanno compiere missioni impossibili. Non ci dormo la notte al pensiero che quelli del Leoncavallo bivacchino a Palazzo Marino”.

Elezioni amministrative, ballottaggio a Milano

Foto: Ap/LaPresse

Milano è sicuramente la città che ha lasciato il segno in queste amministrative 2011. Nessuna si aspettava un risultato simile, il PDL con Berlusconi in prima fila aveva provato una campagna elettorale forte, attacchi, accuse e presenza sempre maggiore a Milano. La Moratti, sindaco uscente a Milano, si è ritrovata a dover affrontare un ballottaggio tra 15 giorni contro Pisapia. La Lega non si è mostrata molto entusiasta di questo risultato ottenuto.

In molti hanno dichiarato che l’errore è stato commesso da Berlusconi, ma sicuramente analizzando i giorni scorsi, le dichiarazioni fatte dal sindaco Moratti, in occasione del faccia a faccia andato in onda su Sky Tg 24, gli sono tornate indietro come un boomerang, riportando danni devastanti in un centro destra sicuro della propria vittoria. La seconda principale sorpresa è stata il Movimento 5 Stelle e anche l’UDC.

TG1 arriva la multa dall’AGCOM

Foto: AP/LAPresse

Nella serata di ieri è arrivata la conferma che l’AGCOM dopo ripetuti avvisi, ha multato per un totale di 100.000 euro il TG1, diretto da Minzolini. L’AGCOM ha notato, come da sempre segnalava, della mancanza di par condicio all’interno delle varie edizioni del TG, con una notevole sovraesposizione del Premier Silvio Berlusconi.

L’AGCOM non ha mancato un richiamo anche al tg di Sky, “Inoltre l’Autorità, a seguito degli esposti presentati dall’Udc, ha invitato Sky a rispettare, nei confronti tra candidati sindaci e nella rappresentanza delle forze politiche, il principio di effettiva parità di trattamento e di pari opportunità di ascolto e visibilità” e quanto si legge sul comunicato rilasciato dall’agenzia di controllo.

Osama Bin Laden è morto!

Foto: AP/LaPresse

In Pakistan, vicino Islamabad, Osama Bin Laden leader del gruppo terroristico Al Qaeda è stato ucciso dalla forze speciali USA con un colpo di arma da fuoco alla testa. Bin Laden si trovava in un accampamento ad Abbotabad, vicino la Capitale pakistana. Secondo fonti americane colui che ha incarnato il Male negli ultimi dieci anni era nascosto in un condominio fortificato.

Il Presidente Barack Obama annuncia in televisione l’evento, dichiarando che “giustizia è stata fatta, è il risultato più importante nella nostra lotta ad Al Qaeda. Ma la nostra guerra non è contro l’islam“. Ecco le parole di Obama pronunciate alla Nazione in diretta tv:

Molti mesi fa sono stato informato che avevamo indizi circa la possibile posizione di Bin Laden. Ho incontrato molte volte i miei consulenti dei servizi segreti. Finalmente la settimana scorsa ho deciso che avevamo sufficienti informazioni per agire. Oggi per mio ordine gli Stati Uniti hanno lanciato un’operazione contro quel compound.

Una piccola unità di agenti americani ha agito con grande coraggio, facendo attenzione a evitare vittime civili. Dopo uno scontro a fuoco, hanno ucciso Osama Bin Laden e hanno in custodia il suo corpo”.

Massimo stato d’allerta in tutto il mondo, si teme la reazione delle cellule di Al Qaeda dormienti. Un comunicato del Dipartimento di Stato americano ha invitato i cittadini statunitensi di tutto il mondo a evitare manifestazioni o eventi con molto persone a causa dell’ “imprevedibilità ed insicurezza dell’attuale situazione”.

L’uccisione Osama Bin Laden è arrivata a 3519 giorni dagli attentati dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York.

Secondo il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, Bin Laden era un “mito del male assoluto”, un simbolo la cui uccisione “indebolisce la coesione del terrorismo internazionale”. II capo della nostra diplomazia, intervenuto telefonicamente a Mattino 5, ha sottolineato che è venuto meno quello che “il terrorismo internazionale considerava un simbolo”.

In bilico il Referendum sull’acqua

Foto: Ap/LaPresse

Come sta per accadere con il referendum sul Nucleare, dalle parole di Romani, ci sono alte possibilità che salti anche il referendum sull’acqua, un referendum che il molti hanno chiesto ma che il ministro, vorrebbe prima approfondire legalmente. “Anche su questo tema, come per il nucleare – ha spiegato -, il referendum divide in due. Ma è un tema di grande rilevanza, e ho l’impressione che anche su questo sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo”.

Subito la replica di “2 Sì per l’Acqua bene comune”, organizzazione promotrice del referendum: “I referendum sull’acqua – spiegano i promotori – hanno ottenuto le firme di un milione e quattrocentomila cittadini. Una straordinaria mobilitazione che – si legge in una nota – chiede l’uscita dell’acqua dal mercato e dei profitti dall’acqua”.

Galan attacca Tremonti, Berlusconi lo difende

  

  

Foto: AP/LaPresse

Duro attacco del ministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan al suo “collega” dell’Economia, Giulio Tremonti:Con Tremonti si perdono le elezioni. Per questo chiedo a Berlusconi una scossa”, ha affermato Galan in un’intervista al Giornale. E l’attacco a Tremonti è, in realtà, solo l’ultimo problema da affrontare per il premier in seno alla maggioranza, con le tensioni nel PDL fra ex di Forza Italia ed ex di An, le richieste dei Responsabili per posti nel governo, i malumori della Lega.
Per Galan, il ministro dell’Economia avrebbe abbandonato la via del liberismo, preferendo mantenere rigore nei conti, anche a costo di non riuscire a ridurre le tasse. In più, Galan lo accusa di essere “un socialista che ritocca i provvedimenti”, e chiede al premier una “scossa“, per “tornare allo spirito del ’94, rinnovare il partito e la sua classe dirigente” e “arginare lo spettro di Giulio Tremonti che aleggia su qualsiasi decisione del governo”. Inoltre, aggiunge Galan: ” Io mi rivolgo non al singolo Tremonti ma al governo nella sua collegialità”.
Tremonti non ha replicato direttamente a Galan, ma, in un’assemblea del Collegio dei Geometri, avrebbe riaffrontato il tema della crisi e dei conti pubblici.

ANM: patto con Fini? una calunnia

Foto: Ap/LaPresse

Lo scontro tra magistratura e Berlusconi, vede l’entrata in scena di una nuova figura, quello che ormai da molti giorni si sta portando avanti è una battaglia che il presidente del consiglio, sta facendo contro quelli che secondo lui, sono i magistrati “corrotti di sinistra” che mirano a far cadere il suo governo. Nella giornata di ieri, Berlusconi, ha presieduto il convegno del PDL all’Eur (Roma), e proprio durante il suo discorso, Berlusconi ha parlato di Fini.

Parlando di Fini, Berlusconi ha dichiarato come lo stesso abbia partecipato ad un accordo con i magistrati per far cadere il governo. Non si è fatta attendere la risposta dell’ANM (Associazione Nazionali Magistrati) dalla voce dello stesso segretario dell’ANM , Giuseppe Cascini, il quale ha dichiarato: “Quando Berlusconi dice che l’Anm avrebbe firmato un accordo con Fini dice una bugia, una grave calunnia. Inviterei il presidente del Consiglio a fare nomi e a farci vedere il documento di cui parla”

Processo breve, la camera approva ma c’è chi gioca con l’iPad

Foto: Ap/LaPresse

Si è conclusa ieri sera la maratona per sul “processo breve” che ormai si stava tenendo in aula della Camera da circa 5 giorni. Nella serata di ieri, con la formula ormai consueta, Gianfranco Fini ha annunciato “314 sì, 296 no, la Camera approva“. Niente hanno potuto ieri i vari senatori dell’opposizione, che finito il loro tempo per parlare hanno solo che potuto mostrare il proprio dissenso durante le votazioni, mostrando una costituzione in mano durante le procedure di votazione.

L’IDV, guidata da Di Pietro, ha mostrato dei cartelli che indicavano alcuni dei processi che possono avvalersi della nuova legge approvata, fra i tanti: “Rogo Thyssen, nessuna giustizia“; “Crac Parmalat, nessuna giustizia“; “Santa Rita, nessuna giustizia“.

“Maroni Assassino” e il PD si dissocia

Foto: Ap/LaPresse

E’ nuovamente bagarre in aula alla Camera. Dopo le esternazioni di La Russa nei confronti del presidente Fini la scorsa settimana, in queste ore nasce una nuova polemica. Questa mattina, il ministro Maroni si è ritrovato in aula per discutere sull’emergenza immigrazione che sta colpendo Lampedusa e in particolar modo, sull’imbarcazione affondata nella giornata di ieri che ha visto la morte di 230 persone.

Durante le dichiarazioni del ministro, un deputato dell’IDV, Pierfelice Zazzera, ha esposto un cartello con la scritta «Maroni assassino». Forti le reazioni da parte della maggioranza che ha subito urlato contro il deputato per farlo cacciare. Un deputato della Lega si è subito alzato ed ha strappato il cartello in mano a Zazzera. Fini ha ammonito Zazzera dichiarando: “del fatto si occuperà il collegio dei questori”, come è già successo per La Russa.

Democrazia Day, parla Sandra Bonsanti di LeG

«Non ci saranno tredicenni e girotondi ma contro il premier la piazza serve ancora» – da Il Riformista del 5 aprile 2011
di Angela Gennaro

SANDRA BONSANTI. La presidente dell’associazione Libertà e Giustizia parla della “Notte bianca della democrazia” di stasera: «Non accetto critiche alla società civile come quelle di Montezemolo. Saviano? Non prepariamo la sua discesa in campo».

La protesta passa dal web alla piazza, per dire un altro no a Silvio Berlusconi: a Firenze e a Roma, davanti a Montecitorio, mentre in aula si discute processo e prescrizione breve, e con una “Notte Bianca della democrazia”. Una “manifestazione necessaria”, spiega Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia.