Immigrati in fuga da Manduria

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Sono oltre 300 gli immigrati che sono riusciti a fuggire dal campo d’accoglienza che la protezione civile e le forze dell’ordine hanno organizzato a Manduria. Gli immigrati hanno aperto un varco nella rete di recinzione e sono fuggiti verso la strada provinciale di Oria. Le forze della polizia si sono mobilitate per cercare di bloccare i fuggitivi.

L’incontro di oggi, tra Silvio Berlusconi e il governo tunisino, verte proprio sul fronte immigrazione. Sono tanti i punti che il presidente del consiglio dovrà affrontare in terra tunisina per definire al meglio come bloccare questa orda di immigrazione illegale che sta colpendo Lampedusa.

Processo Ruby Berlusconi: il trailer. Dal 6 Aprile 2011

Processo Ruby Berlusconi: il trailer. Dal 6 Aprile 2011. Ha già fatto il giro della rete. Loro sono geniali. Ecco il trailer del’appuntamento del 6 aprile.

Signora, scusi. Oggi è il 4 o il 5?

Oggi è il 6.

Parte la corsa.

Oggi è il 6 aprile!

Oggi non vengo al lavoro, sono malato.

… Allora mi licenzio!

Scritto e diretto da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi. Con Giancarlo Fontana – Simona Piatti – Ivan Maria Spadacenta – Fiorenza Salvador – Andrea Altieri – Giuseppe G. Stasi. Assistente alla regia Lorenzo D’Angella. Montaggio Giancarlo Fontana. Producer Marco Lupo Angioni.

Traduzione e adattamento Gianluca FontanaPerché, che lo si voglia o no, che si tifi per una parte o per l’altra, che si speri, ci si interessi, o che si conservi una dignitosa indifferenza, quella del 6 aprile è una data a cui tutta l’Italia guarda. Con gli occhi di un paese in cui un processo diventa una partita di calcio, un premier – Silvio Berlusconi – non lesina show (a vario titolo) e un’aula di tribunale diventa più popolosa di un casting hollywoodiano (più o meno).

PDL e Lega uniti per la par condicio nei talk show

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Talk Show ancora in pericolo. Come di consueto, in concomitanza con elezioni, referendum e quant’altro riguarda il mondo politico e le elezioni, i programmi della televisione pubblica, si trasformano in tribune politiche, dove esponenti delle diverse fazioni possono mostrare la loro idea in merito alle votazioni. Anche questa volta, però, non sono mancate le polemiche in merito alla par condicio, un argomento di cui sentiremo parlare abbondantemente nei prossimi giorni, non mancano però già le prime polemiche.

PDL e Lega stanno partendo all’affondo contro i programmi come Annozero con Michele Santoro e Ballarò con Giovanni Floris. In merito a quanto dichiarato da Lega e PDL, secondo le quali, i programmi come quelli citati poco sopra, sono a tutti gli effetti tribune elettorali e quindi andrebbero incontro alla legge sulla par condicio, lo stesso Floris ha dichiarato:

Soldato USA, uccideva per divertimento

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La storia di Jeremy Morlock, per molti sarà poco familiare, invece, per chi ha seguito le vicende in Afghanistan, sicuramente già saprà di cosa stiamo parlando. Jeremy Morlock, era un soldato americano impiegato nella guerra in Afghanista che gli americani, hanno iniziato dopo l’attentato dell’undici settembre del 2001. Morlock era diventato famoso, se così possiamo dire, per le sue foto vicino ai cadaveri di alcuni cittadini afghani.

Durante le varie perquisizioni e ricerche che hanno condotto gli USA per verificare eventuali abusi di potere da parte delle forze armate americane, è emerso che Morlock, con altri 4 suoi commilitoni, si “divertivano” ad uccidere innocenti in territorio afghano. Il militare, è stato ora condannato dopo aver ammesso di essere realmente colpevole. «Volevamo uccidere delle persone».

Guerra in Libia? La Francia l’aveva premeditata

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Da quanto si più leggere su “Canard enchainé”, la guerra in Libia, sarebbe stata premeditata, almeno da parte della Francia. Fin dall’inizio di questa nuova guerra, la Francia è stata la prima a voler mandare i propri aerei sulla Libia, ed è stata anche la prima ad aver iniziato i bombardamenti. La “Canard enchainé”, possiamo definirlo come il DagoSpia italiano, sempre informato e pronto a scuotere il “sistema”.

Già prima della risoluzione ONU 1973, la Francia aveva fornito alle popolazioni Libiche, mortai, mitragliatrici, batterie antiaeree, carri armati, qualche aereo, ma soprattutto aveva fornito degli istruttori militari il tutto camuffato come aiuto umanitario. Secondo quanto si legge su “Canard enchainé”, non è solo la Francia ad aver partecipato a questa premeditazione, si segnala la presenza anche dei servizi britannici e quelli egiziani del dopo-Mubarak.

Commenti invertenti in Libia

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La Lega ha annunciato che voterà la mozione proposta dal centro sinistra, riguardo l’intervento in Libia dell’Italia. Il capogruppo alla camera leghista Marco Raguzzoni, ha dichiarato: «La vostra mozione – ha detto rivolto ai banchi del centrosinistra – è più generica della nostra, ma la voteremo per dare un segno di unità al Paese in questo momento. Non ci interessa se voi non voterete la nostra».

Antonio Di Pietro, in merito all’atteggiamento che sta tenendo Frattini riguardo questa nuova guerra, dichiara: «Incommentabile è l’atteggiamento del ministro Frattini, il quale è uscito dall’aula durante il mio intervento, proprio nel momento in cui facevo riferimento ad una sua intervista rilasciata al Corriere della Sera, il 17 gennaio, appena due mesi fa».

“Silvio Forever” l’autobiografia di Silvio Berlusconi

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Sono serviti circa tre anni di lavoro e 700mila euro di spese, solo per il montaggio. Sono questi i numeri del film in uscita nelle sale italiane il prossimo 25 Marzo 2011, dove hanno lavorato Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo (alla scrittura), Roberto Faenza e Filippo Macelloni (alla regia). Il film è incentrato sulla storia di Silvio Berlusconi, il personaggio politico più discusso in questo periodo, che ormai si muove all’interno della politica da ormai 17 anni.

Inizialmente il film voleva raccontare la politica italiana a 360gradi, «Ci siamo resi conto subito – dicono i due giornalisti del Corriere della sera – che non saremmo neanche riusciti a fare le didascalie: tutto è così mobile nella politica italiana…».

Luxuria in una scuola: dove è lo scandalo?

Un comunicato stampa di oggi dell’Unione degli Studenti lancia un interrogativo in merito all’interrogazione parlamentare richiesta dal sen. Cardiello sulla partecipazione di Vladimir Luxuria alla presentazione del libro “le favole non dette”. Gli studenti si dicono “inquieti”.

“Come già infatti dichiarato dalla presidenza della scuola l’iniziativa era a scopi didattici, Luxuria non ricopre più ruoli politici, e di conseguenza non comprendiamo su quale base gli studenti sarebbero stati indottrinati”, si legge nella nota.

Video Maria Stella Gelmini interviene a Che Tempo che Fa?

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Nella puntata di Domenica scorsa di “Che Tempo che Fa?” di Fabio Fazio su Rai TRE, come ospite principale della serata era presente Maria Stella Gelmini, il Ministro dell’Istruzione che ultimamente, grazie alle dichiarazione fatte durante l’intervista di Fazio, ha creato parecchie discussioni in merito a queste dichiarazioni. Il Ministro Gelmini, ha dichiarato, primo luogo, che ci sono troppi assistenti di sostegno rispetto alle effettive esigenze della scuola italiana, e che troppo facilmente si assegna un maestro di sostegno a chi effettivamente non ne ha il reale bisogno.

Questo è vero, da un indagine di Tuttoscuola: “a Salerno e a Bari il rapporto è di 1,67 disabili per ogni docente di sostegno; a Nuoro si arriva addirittura a 1,59; all’estremo opposto, Pescara e Latina hanno un rapporto di 2,58”; quello che il ministro Gelmini non ha specificato è cosa sta facendo, materialmente, il suo ministero per contrastare quello che ormai è diventata un  routine nazionale.

Il Ministro Gelmini ha affermato che la spesa pubblica relativa alla scuola è aumentata, ma cosa intende di preciso? Beh, andiamo a vedere quali figure sono state sedute sulla poltrona oggi occupata dal ministro Gelmini. Per un annetto Berlinguer, poi De Mauro (entrambi di centrosinistra), poi per cinque anni Letizia Moratti (centrodestra) e per due Fioroni (centrosinistra).

Nuova toponomastica in tempi di crisi


Nuova toponomastica in tempi di crisi: Piazza un altro. Via le mani dalla Costituzione. Via Berlusconi. Tutti in piazza.

Creatività al potere per Nessun Dorma, un gruppo spontaneo di studenti, professionisti e precari. Stamane la toponomastica delle principali vie e piazze di Roma, Firenze, Milano e di altre città non era più la stessa. Un blitz creativo per comunicare la propria indignazione nei confronti del potere, Silvio Berlusconi in testa.

Cosa è successo in Libia?

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Muammar Gheddafi è apparso oggi in tv, smentendo le voci che lo volevano fuori dal paese. Le proteste contro il leader libico sono iniziate la scorsa settimana a causa del suo aspro regime. Le forze di sicurezza governative hanno violentemente represso i manifestanti, uccidendone almeno 233.

Il potere di Gheddafi è minato solo dalla rivolta popolare, ma anche dai dirigenti politici del paese, che stanno prendendo sempre più le distanze dal suo governo, che dura ormai da più di tre decenni.

L’Italia, come altri Stati, ha iniziato le operazioni di evacuazione di civili e personale, ritenuto non essenziale. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, criticato in questi giorni per la sua vicinanza a Gheddafi, ha sollecitato un intervento internazionale per scongiurare una guerra civile nel paese nordafricano.

Calderoli: “Decreto legge Unità d’Italia? E’ incostituzionale”

Calderoli-Unità d’Italia. Non si placano le polemiche per i 150 anni dell’unificazione del nostro paese.

Il ministro per la Semplificazione Normativa bacchetta la decisione del Consiglio dei ministri:

Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, un decreto legge privo di copertura in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale.

Caso Ruby: giudizio immediato per Berlusconi

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Giudizio immediato per Berlusconi. Il gip di Milano Cristina Di Censo l’ha disposto per i presunti reati del premier: concussione e prostituzione minorile nell’ambito del caso Ruby. L’udienza è fissata per il prossimo 6 aprile alle ore 9 e 30 e si terrà davanti alla quarta sezione penale. A comporre il collegio che giudicherà il presidente del Consiglio saranno i magistrati Carmen D’Elia, Orsolina De Cristofaro e Giulia Turri.

I guai per Berlusconi non finirebbe qui. Si profila, infatti, una nuova inchiesta sulle feste nelle residenze romane del premier, in particolare quelle svoltesi nel Castello di Tor Crescenza.