Silvio di Ferro

Si sa che quando Silvio sale al governo non ce n’è più per nessuno. La sua mentalità da imprenditore trasforma l’Italia da uno stato a una azienda dove tutto deve funzionare alla perfezione.

I commenti a riguardo sono personali, la mia opinione è che gestire un paese come se fosse un azienda è un’idea eccezionale. L’attenzione sta anche nel potere e dovere gestire ogni entità locale cercando di ottimizzarla, ma senza sopravvalutarla.

Il ritorno a Napoli, come promesso tra l’altro dal premier, deve essere visto anche sotto questa ottica. Il pugno di ferro con cui Berlusconi sta affrontando l’emergenza rifiuti campana è l’unico modo di mostrare il potere dello Stato laddove sembra non esserci.

Nel passato c’è stata una pericolosa avventura nell’anarchia e lo Stato non è stato in grado di imporre decisioni assunte da organi democraticamente eletti

Le prospettive positive per cambiare ci sono, speriamo che non siano promesse campate in aria.

Manganelli…senza potere

Con un cognome così era ovvio che sarebbe diventato un portatore di giustizia. Infatti il capo della polizia Manganelli ha voluto affermare, tramite un articolo di denuncia, le difficoltà che le forze dell’ordine oggi hanno contro i clandestini.

La situazione è a dir poco drammatica. Le forze dell’ordine sono attualmente in grado di prendere e catturare i vari clandestini che, per un motivo o per l’altro, vengono arrestati anche solo a causa della loro “non regolarità”.

Il fatto è che più dell’80% di loro vengono perdonati sul campo, ovvero gli viene consegnato un foglio di via che sostanzialmente può essere facilmente buttato nel cestino dietro l’angolo. Le parole di denuncia di Manganelli sono facilmente riassumibili con i numeri di questo estratto:

Dal 1 gennaio ad oggi, le forze dell’ordine hanno fermato oltre 10.500 clandestini per i quali hanno ritenuto di avviare le procedure di espulsione. Solo 2.400 di costoro hanno trovato posto nei centri di permanenza; gli altri ottomila hanno di fatto ottenuto un perdono sul campo e gli è stato consegnato un foglio di via, che equivale a un niente.

Tutte contro la Merlin

La famosa legge Merlin che costrinse la chiusura delle case chiuse, aprì quello che si potrebbe definire il flagello “prostituzione sulle strade”. Una piaga che non deve risultare negativa solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche delle prostitute stesse che ricordiamo rimangono, seppur con un lavoro discutibile, delle lavoratrici sfruttate.

La proposta che arriva da Daniela Santanchè, portavoce de La Destra, è quella di attivare un referendum, depositato da poco in Cassazione, per definire una base di partenza per la riapertura delle case chiuse.

Un argomento molto sentito dal governo quello della prostituzione visto che sono moltissime le proposte, lasciate però nel dimenticatoio, riguardo questo problema. Una tra tutte quella di Alessandra Mussolini e le sue “zone rosse”.

Una legge fatta da una donna che vuole essere modificata da donne. Che per gli uomini questo argomento sia tabù?

Per l’emergenza rifiuti partono le manette

La gente a Napoli inizia a comprendere gli sforzi governativi per risolvere la situazione nella regione partenopea così dopo la comprensione della popolazione ecco arrivare anche i primi arresti illustri.
Diversi gli avvisi di garanzia partiti tra questi uno con destinatario il prefetto di Napoli Alessandro Pansa.
Tra gli altri personaggi di spicco è giunta anche un’ordinanza di arresto anche per Marta De Gennaro, ex vice di Bertolaso e responsabile del settore sanitario del Dipartimento della Protezione Civile.
D’altronde per fare una perfetta pulizia del territorio prima di tutto è giusto farla tra chi vuole mangiarci sopra.