Scontri Egitto: Bonino convoca ambasciatore

egittoIl ministro degli esteri Emma Bonino ha convocato l’ambasciatore egiziano in Italia per far luce sulla catastrofica escalation di violenza che sta coinvolgendo i principali centri abitati del Paese. “Quello che è successo ieri in Egitto” – ha affermato il rappresentante del governo Letta – “questa forma di repressione brutale, inaccettabile e inescusabile segna un punto di partenza completamente diverso”. Lo stato di emergenza, aggiunge Bonino, deve rientrare il prima possibile.

Dijsselbloem è il nuovo presidente Eurogruppo

Giunge a conclusione l’era Juncker. I ministri dell’economia e delle finanze dell’Eurogruppo hanno infatti proclamato quale nuovo presidente l’olandese Jeroen Dijsselbloem, che succederà a Jean-Claude Juncker nella importante carica istituzionale. Dijsselbloem, di orientamento laburista, ha ottenuto un consenso unanime e rimarrà a capo dell’istituzione per due anni e mezzo. In sede di nomina, ha voluto ringraziare Juncker “per quello che ha fatto, per aver affrontato la crisi e ridato fiducia” all’Eurozona.

Chiude l’ambasciata italiana in Siria

Visti gli ultimi avvenimenti in Siria, la Farnesina ha deciso nella giornata di oggi di chiudere l’ambasciata italiana e di seguire il rimpatrio di tutto lo staff in nazione. “Anche in considerazione delle gravi condizioni di sicurezza, insieme ai principali partner dell’Unione Europea, abbiamo inteso ribadire la più ferma condanna verso le inaccettabili violenze attuate dal regime siriano nei confronti dei propri cittadini.” Così si legge nel comunicato online che porta la firma di Giulio Terzi.

L’Italia ha sospeso oggi l’attività della propria Ambasciata a Damasco e rimpatriato lo staff della sede diplomatica – ed aggiunge che – L’Italia continuerà a sostenere il popolo siriano e a lavorare per una soluzione pacifica della crisi, che ne garantisca i diritti fondamentali e le legittime aspirazioni democratiche”.

USA, Romney vince per otto voti e sconfigge Santorum

Mitt Romney vince in Iowa

Dopo una lunga notte di sondaggi e previsioni, ha vinto Mitt Romney nello stato di Iowa. Con uno scarto che in Italia sarebbe considerato nullo, di pochissimo solamente otto voti, ma otto voti fondamentali. Nel 2008 sempre in questo stato, vinse l’attuale presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ma al di là ogni qual si voglia risultato, quest’anno il vincitore morale è sicuramente l’avversario Rick Santorum.

Santorum è un ex senatore della Pennsylvania, nipote di emigrante che fuggì dall’Italia durante l’epoca di Mussolini cercando una libertà e finì nelle miniere di carbone. Inizia così la sfida tra i vari candidati politici americani per contrastare Barack Obama alle prossime elezioni presidenziali. Romney ha conquistato la vittoria con 30.015 voti, contro i 30.007 dello sfidante Rick Santorum.

Iran, nuovi lanci di missili a lungo raggio

Foto del lancio del missile a lungo raggio terra-terra Nour (Luce)

La tensione nel Golfo tra Stati Uniti e Iran si fa sempre più alta. L ’Iran ha annunciato di aver concluso con successo il lancio di due missili a lungo raggio, durante le esercitazioni navali che si stanno tenendo in questi giorni nel Golfo. A dare la notizia è stata l’agenzia ufficiale Irna e il sito web della tv di stato. “Abbiamo testato un missile a lunga gittata costa-mare denominato Qader (Capace), che è riuscito a distruggere bersagli predeterminati nel Golfo”, così si legge nel lancio dell’agenzia Irna citando il vice comandante della Marina Mahmoud Mousavi.

La stessa agenzia Irna ha dichiarato successivamente che oggi è stato concluso il lancio di un altro missile. Moussavi ha riferito: “Oggi anche il nostro missile a lungo raggio terra-terra Nour (Luce) è stato lanciato con successo“. Il lancio del missile è stato immortalato dalla foto che vede ad inizio articolo. L’Iran sta conducendo da 10 giorni un’esercitazione marittima nel golfo.

Merkel chiamò Napolitano per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Berlino e il Colle smentiscono

Angela Merkel chiamò Giorgio Napolitano chiedendo le dimissioni di Silvio Berlusconi

Angela Merkel cancelliere della Germania, nell’ottobre di quest’anno, avrebbe telefonato a Giorgio Napolitano chiedendo le dimissioni di Silvio Berlusconi nel caso cui non avesse mostrato delle riforme interessanti per salvare l’Italia dal fallimento e dalla crisi economica. E’ quanto si legge sull’home page del Wall Street Journal, il quale dichiara di aver raggiunto queste conclusioni dopo aver ascoltato circa 12 testimoni politici e dopo essere entrato in possesso di alcuni documenti tedeschi.

Angela Merkel, secondo il WSJ avrebbe detto a Napolitano “gli sforzi contro il deficit sono apprezzabili” ma che erano necessarie misure più aggressive per rilanciare il paese, misure, che secondo la Merkel, Berlusconi non era in grado di mettere in piedi. La Merkel ringrazio in anticipo Napolitano per quello che avrebbe fatto “nell’ambito dei suoi poteri”. Tra i vari stati membri all’UE c’è sempre stata la regola che in nessun modo, i paesi membri, dovessero mettere bocca nelle vicende politiche di altri paesi, con pressioni come quella che il WSJ vede in questa chiamata della Merkel.

Riprende oggi il processo contro Hosni Mubarak

Hosni Mubarak riparte oggi il processo contro il presidente egiziano

Riprende oggi, dopo tre mesi di pausa, il processo che vede come imputato l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, destituito lo scorso febbraio dopo una rivolta popolare. Durante la rivoluzione, secondo l’accusa, Mubarak avrebbe ordinato l’uccisione di circa 850 persone. Oltre a lui, sul banco degli imputati, c’è anche l’ex ministro dell’Interno, Habib al-Adli, sei esponenti delle forze di sicurezze e due figli di Mubarak, Alaa e Gamal.

Questi ultimi due sono stati accusati di corruzione. Tutti gli imputati ora presenti nel processo, si sono dichiarati innocenti. Sono cinquemila gli agenti chiamati a presidiare intorno al tribunale dove si svolgerà l’udienza di oggi. I sostenitori dell’ex presidente, nelle ore passate hanno fatto sapere che sostengono ancora il Mubarak e che faranno un grande raduno di fronte al tribunale.

Liberato Francesco Azzarà

Liberato Francesco Azzarà dopo 4 mesi di rapimento

Dopo 4 mesi di sequestro è stato liberato nella giornata di oggi in Darfur. Francesco Azzarà era stato sequestrato lo scorso 14 Agosto, la liberazione avviene dopo l’annuncio dello scorso 27 settembre da parte del vice governatore del Darfur che la dava come “Imminente”.  Azzarà è un operatore umanitario dell’Emergency, la quale ha sempre cercato tutti i modi possibili per liberare l’uomo ed ha sempre intrattenuto contatti con le autorità del Darfur le quali poi hanno portato alla libertà l’uomo.

Francesco è libero e sta bene” così Emergency in un suo comunicato riguardo la liberazione dell’uomo. Azzarà ha 34 anni ed è stato sequestrato in Darfur durante la sua seconda missione come logista del centro pediatrico che Emergency ha aperto nel luglio del 2010.

Jackson, iniziato il processo con foto shock

Iniziato ieri il processo per l'omicidio di Jackson. Nelle foto, il cantante morto in ospedale

E’ iniziato ieri il processo per omicidio del cantante Michael Jackson, che vede come unico imputato il suo medito Conrad Murray. Il cardiologo che teneva in cura il cantante è accusato di omicidio, per avere gestito male il momento dove il cantante si è sentito male, e soprattutto, per aver sbagliato le prescrizioni dei medicinali nonostante i suoi confronti.

La giuria è chiamata a decidere se Murray, abbiamo provocato involontariamente la morte del cantante somministrando farmaci troppo potenti, praticandogli un massaggio cardiaco non efficace e sopratutto ritardando la chiamata dell’ambulanza. L’accusa, nella mattinata di ieri, ha anche accusato il medico di non aver informato i medici giunti con l’ambulanza, che aveva somministrato al cantante una forte dose di propofol, il potente anestetico da sala operatoria che Michael voleva prima di andare a dormire.

Abu Mazen: “Sullo stato palestinese decida l’Onu”

Abu Mazen, vuole che sia l'Onu a prendere una decisione sulla Palestina

Abu Mazen ha richiesto una decisione unilaterale da parte dell’Onu sulla domanda di riconoscimento dello stato palestinese. La domanda verrà presentata all’Onu venerdì prossimo, tale operazione è necessaria secondo Abu Mazen, prima di prendere in considerazione “altre opzioni”. Tale notizia è stata data da uno dei negoziatori dell’Anp, Nabil Shaath. Il presidente dell’Anp ha dichiarato di voler incontrare Benjamin Netanyahu, a New York al termine dell’assemblea generale delle nazioni Unite.

Nabil Shaath ha dichiarato: “Il presidente ha detto: ‘vogliamo una decisione del Consiglio di sicurezza. Dopo, tutte le opzioni sono aperte’”. La decisione di Abu Mazen di portare la domanda direttamente all’Onu sicuramente porterebbe a peggiorare i rapporti con gli Stati Uniti i quali hanno dichiarato che faranno valere il loro diritto di veto riguardo la decisione di accettare o meno la domanda di Abu Mazen.

Strauss-Kahn, prima intervista televisiva in Francia

Uno Strauss Kahn pronto a difendersi anche in diretta televisiva, è quello che si è visto nella giornata di ieri sulla televisione privata tf1, prima emittente francese a condurre una diretta televisiva con l’ex direttore dell’FMI dopo lo scandalo della violenza sessuale il quale lo ha visto coinvolto nei mesi scorsi. A porre le domanda a Strauss Kahn è stata Claire Chazal, amica di sua moglie Anne Sinclair.

Quanto è accaduto non comprende né violenza né costrizione né aggressione, non c‘è stato alcun reato. Lo dice il procuratore, non lo dico io. E’ stata una relazione inappropriata, anzi di più, un errore” ha detto l’ex direttore dell’FMI Strauss-Kahn.

Pedofilia, Papa denunciato alla corte dell’Aja

Pedofilia: Papa Benedetto XVI denunciato alla corte dell'Aja per crimini contro l'umanità!

L’associazione Snap (Survivors network of those abused by priests) e quella del Centro per i diritti costituzionali (Center for Costitutional Right), nella giornata di ieri, hanno depositato presso la corte penale internazionale dell’Aja una denuncia per crimini contro l’umanità nei confronti del Papa e di tre alti esponenti del vaticano, colpevoli di aver insabbiato i reati commessi da prelati contro i minori. Tra i denunciati, c’è anche il cardinale, segretario di stato, Tarcisio Bertone.

Sul sito dell’associazione, viene indicato come uno “storico passo” quello di denunciare il Papa e che è stato necessario per proteggere “tutti i bambini innocenti e gli adulti vulnerabili”. Nella denuncia portata all’Aja si legge di “incriminare il Papa” per la sua “diretta e superiore responsabilità per i crimini contro l’umanità degli stupri e altre violenze sessuali commesse nel mondo”. La denuncia è stata portata all’Aja con un dossier di 80 pagine redatto dagli avvocati delle due associazioni.

Esplosioni a Kabul, Nato sotto attacco

Forti esplosioni a Kabul. La NATO è sotto attacco!

Nuove e forti esplosioni sono state udite a Kabul nella zona intorno le ambasciate, la quale è stata subito chiusa. Lo riferiscono alcuni testimoni presenti sul posto. Dopo queste forti esplosioni sono stati uditi alcuni colpi di arma da fuoco, la polizia ed altri funzionari hanno subito chiuso al traffico la zona dove si trova l’ambasciata americana e le altre aeree dove sono presenti dei luoghi di simbolo politici.

Ci sono state un’esplosione ed una sparatoria e ci sono uomini armati a a Abdul Haq Square” ha così riferito all’Ansa Mohammad Zahir, che poi aggiunge “Potrebbe trattarsi di attacchi kamikaze ma non è ancora chiaro al momento”. Secondo alcuni talebani, diversi uomini armati di RPG, Ak47 e cinture esplosive, si sono diretti verso ministeri e servizi segreti. Il portavoce dei talebani ha poi confermato che “Gli obiettivi primari sono l’edificio dei servizi segreti ed un ministero” lì a Kabul. Un attacco in pieno stile talebano, organizzato sotto ogni punto di vista. C’è chi parla di un possibile attacco alla NATO.

Libia, preso il bunker di Gheddafi. Il rais: “Sono a Tripoli, combatterò fino alla fine”

Dopo due giorni di assedio, i ribelli libici hanno alla fine espugnato il bunker di Gheddafi a Bab al Aziya, bombardato anche dagli aerei Nato, ma non vi sarebbe traccia nè di Gheddafi, che pure vi si nascondeva fino a pochi giorni fa, nè dei suoi figli. Prima di riuscire a penetrare nella fortezza, gli insorti hanno combattuto aspramente per tutto il pomeriggio contro le forze del regime che presidiavano il bunker.
Nel tardo pomeriggio, poi, è stato sfondato un cancello e abbattutti alcuni metri delle mura esterne, e, pian piano, anche i combattenti lealisti hanno cominciato a opporre meno resistenza. I ribelli hanno quindi perlustrato la residenza di Gheddafi stanza per stanza, ma non hanno trovato traccia del Colonnello. Gli insorti avrebbero anche decapitato una statua del rais all’ingresso della fortezza. I primi giornalisti entrati nel bunker hanno riferito della presenza di numerosi cadaveri, forse soldati di Gheddafi, e molti feriti.
Il presidente del Consiglio Nazionale di Transizione di Bengasi Mustafà Abdel Jalil ha però ammonito: “E’ prematuro dire che la guerra a Tripoli è finita“, mentre in molte zone, come quella dell’aereoporto di Tripoli, proseguirebbero i combattimenti.
Gheddafi, intanto, si sarebbe fatto vivo ieri con un suo amico, il campione di scacchi russo Kirsan Ilymunzhinov, al quale avrebbe detto al telefono: “Sono a Tripoli, sto bene e non ho nessuna intenzione di lasciare la Libia”. Nella notte, invece, avrebbe parlato ad una radio locale, minacciando: “Morte o vittoria contro l’aggressore“, e spiegando: “la ritirata da Bab Al-Azizya è stata una mossa tattica. Ormai il compound era stato raso al suolo da 64 attacchi aerei della Nato”.