W Zapatero. Di nuovo


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Siamo destinati ad andare a votare nel lutto

Titolava così, il giorno dopo l’assassinio di Isaias Carrasco, un quotidiano spagnolo. Con rara efficacia e pesante consapevolezza.


Il Psoe di Josè Luis Zapateroha vinto le elezioni. E in grande stile: ha allargato ulteriormente la maggioranza in Parlamento. Conferma assoluta del premier, dunque. A due giorni dal sangue terribile che ha fatto sprofondare, ancora una volta, il paese nel lutto e nello stupore.


I socialisti hanno portato a casa il 43,74% dei voti, con 169 seggi all’attivo. Il Partito popolare di Mariano Rajoy si è accaparrato il 40,13% dei consensi, pari a 153 seggi.

Anche i Popolari, a onor del vero, hanno ampliato il proprio bacino elettorale e la propria forza parlamentare. Chi dalle elezioni è uscito decisamente maluccio è il Partito nazionale basco – Pnv, l’estrema sinistra di Izquierda Unida e gli indipendentisti catalani di Erc. Su Izquierda Unida molta era la curiosità, evidentemente disattesa. Il partito, insieme a Erc, ha sostenuto le imprese zapateriane nella precedente legislatura. I nazionalisti moderati catalani di Convergenza e Unione, dal canto loro, non mollano.


L’affluenza alle urne è stata consistente – il 75%. Una risposta, probabilmente, come quella che c’era stata nel marzo 2004, all’indomani delle stragi dei treni di Madrid rivendicate da Al Qaeda.

Una vittoria chiara

E’ stato il commento a caldo del vincitore, di fronte alle bandiere colorate e festanti che gli rendevano omaggio.

Governerò per tutti, ma soprattutto per coloro che non hanno tutto

per far diventare realtà le aspirazioni delle donne

Governerò con mano ferma ma tesa

Per mantenere il nostro impegno con l’Europa, la pace e lo sviluppo

E dai, diciamolo. Per non perdere quel gustoso risultato di sorpasso sui cugini italiani.


E poi il tributo e il pensiero, dovuto, necessario, voluto, a Isaias Carrasco

Gli spagnoli hanno deciso di avviare una nuova tappa

Tappa che non si può non augurare di raggiungere a questo paese. Rivelatosi assai più concreto dei vicini storici e geografici. Tappa di risposta a quel sangue che ha oscurato un importante momento di una nazione, portando via con sè una vita. Lasciandoci qui ad osservare la bellissima figlia della vittima che, distrutta, invita i suoi connazionali ad andare a votare in massa per rispondere all’orrore. Chissà se è stata davvero l’Eta.


Alle 13,30 di venerdì l’ex consigliere comunale socialista, Isaias Carrasco, di Mondragón, importante centro industriale dei Paesi Baschi, è stato assassinato. Da un commando dell’Eta. Ma siamo poi cxosì certi? Non c’è ancora stata una rivendicazione ufficiale. Ma il dato viene proposto come verità assoluta su tutte le testate internazionali. Per quanto questo assassinio abbia uno stile anomalo rispetto al metodo Eta. La Spagna comunque ha risposto. Nell’unico modo in cui poteva farlo: con la compattezza, e con la reazione alle parole della giovane Sandra Carrasco.


Paese diverso. Lontano ormai anni luce dai Vicini storici e geografici di cui sopra, che del dialogo di cui parla il testè confermato Josè Luis non vogliono in verità sapere che farsene.

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