Caos maltempo? Non in Finlandia

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La notizia è del Corriere della Sera, e fa riflettere. E’ vero che mezza Europa è in ginocchio causa l’ondata – che ancora continua – di maltempo. E’ vero che anche l’Eurotunnel è saltato, che il caos è all’ordine del giorno. E che non si può dire che solo l’Italia stia facendo una figura barbina di questi tempi. E’ vero che Mauro Moretti, amministratore delegato Fs, sottolinea che il ritardo è meglio del blocco completo. E che mentre ci sono stati, in queste giornate, paesi completamente paralizzati, l’Italia ferroviaria si è mossa – pur con estrema lentezza.

E’ vero tutto, ma la domanda – a questo punto in chiave europea e non solo italiana, anche se la sintesi del Belpaese è sempre “originale” – è semplice e già posta da molti. Soprattutto da coloro che in questo caos sono rimasti impigliati per archi di tempo oscillanti tra una manciata di minuti e una schiacciante manciata di ore. La domanda è: possibile che ci si trovi così impreparati, e che il freddo sia un evento così inimmaginabile e imprevedibile? In Finlandia, dove la neve certo non manca, i treni sono in ritardo al massimo di 5 minuti per tre giorni all’anno.

Report, i treni d’Italia

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Report andrà in onda stasera, domenica 1 novembre, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata si intitola ”Treni Italia” di Giovanna Boursier.

Ecco la sinossi:

L’incidente di Viareggio ha segnato la storia del trasporto ferroviario delle merci in Italia. La magistratura sta indagando e arriverà a stabilire le responsabilità del disastro, ma basta ascoltare i testimoni della vicenda, per capire che le norme vigenti in Italia sulla sicurezza dei treni che trasportano merci pericolose sono inadeguate. E visti gli incidenti degli ultimi mesi è probabile che ci si debba mettere presto mano. Se si vuol competere e decongestionare le strade dai camion, bisogna avvicinarsi agli standard europei e investire sul trasporto su rotaia. In Italia oggi, solo il 10% delle merci viaggia su rotaia, mentre in Germania si arriva al 25% e in Austria al 35%.

W Zapatero. Di nuovo

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Siamo destinati ad andare a votare nel lutto

Titolava così, il giorno dopo l’assassinio di Isaias Carrasco, un quotidiano spagnolo. Con rara efficacia e pesante consapevolezza.

Il Psoe di Josè Luis Zapateroha vinto le elezioni. E in grande stile: ha allargato ulteriormente la maggioranza in Parlamento. Conferma assoluta del premier, dunque. A due giorni dal sangue terribile che ha fatto sprofondare, ancora una volta, il paese nel lutto e nello stupore.
I socialisti hanno portato a casa il 43,74% dei voti, con 169 seggi all’attivo. Il Partito popolare di Mariano Rajoy si è accaparrato il 40,13% dei consensi, pari a 153 seggi.