W Zapatero. Di nuovo

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Siamo destinati ad andare a votare nel lutto

Titolava così, il giorno dopo l’assassinio di Isaias Carrasco, un quotidiano spagnolo. Con rara efficacia e pesante consapevolezza.

Il Psoe di Josè Luis Zapateroha vinto le elezioni. E in grande stile: ha allargato ulteriormente la maggioranza in Parlamento. Conferma assoluta del premier, dunque. A due giorni dal sangue terribile che ha fatto sprofondare, ancora una volta, il paese nel lutto e nello stupore.
I socialisti hanno portato a casa il 43,74% dei voti, con 169 seggi all’attivo. Il Partito popolare di Mariano Rajoy si è accaparrato il 40,13% dei consensi, pari a 153 seggi.

Menu di oggi: Campagna Elettorale

Siamo entrati, dopo l’annuncio del presidente della Repubblica di sciogliere le camere, ufficialmente in campagna elettorale. Così tutti i nostri governanti preparano i vestiti nuovi della festa, si tirano a lucido, schiariscono la voce e preparano discorsi e promesse che dovranno ammaliare gli elettori. Sarà la gara a chi si venderà meglio, ma soprattutto a chi si venderà a più gente.

Eppure questo clima di cambiamento non lo vedono tutti. Tra coloro che pensano che non sia poi cambiato così tanto lo scenario in questi mesi è Luca Cordero di Montezemolo, il capo di Confindustria. Le parole di “Luca Luca” sono così pungenti che fanno riflettere:

Out of order

lavoro
Tempi magri per l’immagine dell’Italia nel mondo e nei confronti di se stessa. Tra le tante, quella più drammatica è l’immagine tutta italiana delle morti sul lavoro.
Beninteso, e banalmente, in questa faccenda il problema non è certo la figuraccia all’esterno e all’interno. Ma comparare le cifre italiane a quelle estere dà, ulteriormente, la cifra di uno sfacelo. Il numero degli infortunati, è in calo, ma resta improponibile. elevato. Tra il 1995 e il 2004 gli incidenti si sono ridotti del 25,49%. Ma siamo ancora lontani dal trend europeo, che invece si assesta a quasi il 30%. Quindi, a conti fatti, l’Italia, in Europa, è tristemente prima per il numero di morti bianche che si verificano.
A riportare l’attenzione su una tematica che così tragicamente ha chiuso il 2007 – vedi Thyssenkrupp – ci pensa il Secondo Rapporto dell’Anmil sulla tutela delle vittime del lavoro. Documento che definisce il fenomeno, senza mezzi termini, Effetto perverso profondamente innervato nel modo di produzione. Un effetto cui vengono opposti ancora scarsi e inefficaci interventi di controllo e prevenzione.

Governo vs Sindacati: Montezemolo e la parabola della zizzania

 

Montezemolo

Il Governo allontana per un attimo lo spauracchio sindacati, raggiungendo una tregua insperata. Fatto l’incontro di maggioranza, avuti i primi contatti con le forze sociali oltre che con i sindacati, noi apriremo i tavoli e contiamo nel giro di un paio di mesi di cominciare ad assumere le prime misure: queste le parole del Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani per introdurre il progetto del Governo in tema dei salari. E aggiunge: Il Governo ha una sua linea di politica economica dentro la quale ci sta una parte di iniziativa che va portata sui tavoli di concertazione. Questa parte di iniziativa riguarda i temi dell’innovazione, della produttività e anche del potere d’acquisto che oggi è sotto attacco per l’andamento delle materie prime. Ma non finisce qui: dentro ci sta anche la discussione sull’alleggerimento fiscale dei salari che il Governo è disponibile ad affrontare in un quadro nel quale ciascuno poi si prende i suoi impegni in termini di produttività.

Chi dà del filo da torcere al Governo è, invece, Confindustria. Luca Cordero di Montezemolo afferma l’utilità del tagliare altri cinque punti di cuneo fiscale, ma questa volta tre ai lavoratori e due alle imprese e non il contrario come con la passata Finanziaria. Il Presidente di Confindustria, in un’intervista a Il Sole 24 Ore, ricorda che, nonostante l’intervento sul cuneo già effettuato, la differenza tra il costo per le aziende e il salario netto in busta paga rimane abissale: il rapporto è quasi di uno a due. Se vogliamo guardare ai salari, continua, credo che il sistema di detrazioni per la produzione del reddito da lavoro dipendente sia più corretto e visibile.

Il 2007 della missione italiana in Afghanistan

Italy

Missione di pace e di civiltà. Gli Italiani in Afghanistan, per ricostruire un Paese. Il Presidente del Consiglio Romano Prodi ha fatto loro visita a Natale, e si è commosso. Invero, i soldati di casa nostra si distinguono per impegno e passione. Riscuotendo anche una certa simpatia tra la popolazione locale. Ma la missione militare di pace in Afghanistan conclude questo 2007 con una riflessione di bilancio pesante: sono undici gli italiani rimasti uccisi nel Paese per incidenti, salute o attentati, da quando la missione stessa ha avuto inizio.