Auguri Natale 2010 di Roberto Calderoli

Condividiamo qui con tutti il biglietto di auguri del ministro della Repubblica Roberto Calderoli. Due files (fronte e retro) della cartolina d’auguri per queste feste 2010. Commentate se vi va. Naturalmente la polemica è già scoppiata.

Web giornale politicalive: 4 agosto 2010

SOMMARIO:
1. Il Governo approva il decreto attuativo dell’autonomia impositiva dei Comuni;
2. Roma 2009, abusi edilizi: 33 citati a giudizio
3. Hamadan: fallito attentato contro il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. O no?;
4. Libano, il Governo ammette che gli scontri di ieri non sono stati causati da Israele: “Non ha sconfinato”;
5. Italia, consumi elettrici: crescita boom (luglio, +5.4% rispetto al 2009)
6. Unicredit come Fiat: migliaia di posti di lavoro da tagliare (4.700)
7. Buenos Aires: muore Giovanni Ventura (11 anni di galera per la strage di Piazza Fontana, poi assolto)
8. Il il Gup di Palermo, Daniela Troja: “Il pentito Spatuzza è attendibile”
9. Roma, bando internazionale per rifare il look al Colosseo: servono 25 milioni

PER APPROFONDIRE:
Sfiducia Caliendo: mozione respinta con 299 voti contrari
Bp: “Static Kill” tappa il Macondo 106 giorni dopo l’esplosione della Deepwater Horizon
Emergency torna a Lashkar-Gah: riapre il centro chirurgico afghano

WEB GIORNALE DI POLITICALIVE. Flash news dei principali avvenimenti di politica e cronaca del 4 agosto 2010.

FISCALITA’ COMUNALE: via libera dal Consiglio dei ministri al decreto attuativo del federalismo fiscale con il quale si provvede a disciplinare l’autonomia impositiva dei Comuni. Previsti una cedolare secca sugli affitti e la tassa unica per i comuni. Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione normativa: “La cedolare secca sugli affitti è al 20% (nella prima bozza si era parlato del 25%), riguarda gli affitti normali, non quelli agevolati ed entrerà in vigore dal primo gennaio 2011”. Dice la normativa: “Dal prossimo anno il canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all’abitazione può essere assoggettato, in base alla decisione del locatore, a un’imposta, operata nella forma della cedolare secca, sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali, nonché dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo sul contratto di locazione. Sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti la cedolare secca si applica in ragione di un’aliquota del 20 per cento”. Misure pesanti contro gli evasori e i truffatori.

ROMA 2009: l’accusa, inoltrata dalla Procura di Roma, è di abusivismo edilizio. Sotto processo sono finite 33 persone (ivi compresi l’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci; Claudio Rinaldi, ex commissario straordinario per l’organizzazione della manifestazione; l’imprenditore Giovanni Malagò per il circolo Aquaniene, che è stato ancora una volta sequestrato) per aver commesso il presunto reato in occasione della realizzazione dei circoli sportivi sorti per l’evento dei Mondiali di nuoto (Roma 2009); una decina (tra circoli e impianti sportivi) il numero delle strutture messe sotto sequestro.
I Pm Sergio Colaiocco e Delia Cardia hanno trasmesso – come richiesto – gli atti alla procura regionale della corte dei conti; già decisa la data della prima udienza che è stata fissata per il 5 aprile 2011.

ATTENTATO AHMADINEJAD: non si può parlare di attenato sventato, semmai di tentativo fallito. Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, è uscito illeso in seguito all’esplosione di una bomba nei pressi di Hamadan (350 chilometri a ovest di Teheran): il protagonista (poi arrestato e interrogato) era nei pressi dell’auto che trasportava il Presidente e avrebbe lanciato a mano una granata che è esplosa a circa 100 metri dalla vettura. Nessuna vittima, solo qualche ferito. Qualche minuto dopo, Ahmadinejad era regolarmente nello stadio cittadino per tenere il discorso
trasmesso in diretta dalla tv di Stato: nella circostanza, nessun accenno all’episodio. La polizia locale, intanto, fa sapere che l’attentatore “ha lanciato una potente bomba carta, di quelle che si usano durante i festeggiamenti ufficiali ma il suo gesto non è legato a un tentativo di attentato contro la vita del presidente”. Anche la presidenza iraniana ha smentito la notizia dell’attentato.

LIBANO-ISRAELE: ci eravamo lasciati con una interpretazione strabica, figlia di versioni tra loro contrastanti, e oggi si è fatta chiarezza. Gli scontri di ieri tra milizie libanesi e israeliane presso ad Adaisse (Libano meridionale monitorato da oltre 10 mila Caschi Blu Onu) che hanno causato la morte di cinque persone (tra civili e soldati) non sono frutto dell’invasione degli israeliani. A dichiararlo, il ministro dell’informazione Tareq Mitri, il quale ha confermato che Israele era impegnata a sradicare un albero “situato a sud della Linea blu (quindi in territorio israeliano, ndr). Nessuna violazione, in alcuni tratti le parti non concordano sul tracciato della Linea Blu e ogni volta che succede qualcosa o che una delle due parti vuole operare a ridosso della linea è richiesto l’intervento dell’Unifil”. Come non fosse stato detto nulla, tuttavia, sono poi giunte le parole di un portavoce del Governo: “Quel che è successo ieri è stata una provocazione israeliana perché quando i soldati israeliani hanno iniziato a lavorare oltre il reticolato, i nostri militari hanno subito chiesto all’Unifil di rimandare l’operazione. L’Unifil a quel punto si è rivolta agli israeliani chiedendo di interrompere l’azione ma loro hanno proseguito, scatenando la reazione dei nostri soldati”. Evidente il tentativo del ministro della difesa iIsraeliano, Ehud Barak, di stemperare la tensione: “Spero che non ci sia un’escalation, che avremo un’estate calma e che le cose tornino normali: è stata una provocazione molto grave e abbiamo reagito in modo misurato, equo e immediato. Occorre agire in questo modo per evitare che un incidente locale degeneri in una vera crisi”.

Polemiche “In mezz’ora”, Calderoli: “Non rispondo a deliri”

calderoliAi deliri non rispondo“. E’ la secca risposta del ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli. L’esponente del Caroccio è oggetto di critiche per le sue dichiarazioni durante la trasmissione “In mezz’ora” sulle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. Il ministro scrive in una nota:  
Da tanti anni sono abituato agli stravolgimenti e alle interpretazioni giornalistiche di quello che dico. Pertanto non mi arrabbio più: me ne sono fatto una ragione. Quello che trovo ridicolo, però, nella politica attuale, è che si commentino non le parole ma le sintesi giornalistiche più o meno malevole.
Io sono un federalista e di federalismo ho parlato rispondendo alle domande di Lucia Annunziata e altro non intendo aggiungere. In sede di dibattito storico sono sempre pronto ad articolare un ragionamento compiuto sull’argomento, con chiunque. Ma ai deliri non rispondo“.

Calderoli: “Lega assicurazione sulla vita di Berlusconi”

calderoliSilvio Berlusconi è “contentissimo” per i risultati raggiunti dalla Lega alle elezioni Regionali, perché “è come se i nostri voti li avesse presi pure lui”. L’ha detto il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoni, in un’intervista a Il Giornale. “Il nostro rapporto esce rafforzato” dal voto, – aggiunge Calderoli – i su e giù che ogni tanto compaiono nel Pdl vengono compensati dal Carroccio, vero ammortizzatore politico”.

Il ministro leghista conclude che il suo partito è  “l’assicurazione sulla vita” di Berlusconi.

Incentivi-Fiat: scontro Montezemolo-Calderoli

berlusconi-montezemoloDa quando noi siamo alla Fiat non ho ricevuto un euro dallo Stato“. Il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, interviene così sulla questione degli incentivi alla casa automobilistica di Torino. Pronta la risposta del ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli:

Cosa??? Se è una barzelletta la dichiarazione di Montezemolo per cui la Fiat, da quando c’è lui, non ha ricevuto un euro dallo Stato, allora la barzelletta non fa proprio ridere. Se invece Montezemolo non scherza e parla sul serio allora la faccenda assume contorni sanitari.

Non mi attendevo, sicuramente, della riconoscenza ma la negazione dell’evidenza mi porterà ad assumere, a titolo personale, un atteggiamento completamente diverso e intransigente rispetto ad un’azienda, quale la Fiat, che i nostri padri consideravano un’azienda di Stato proprio per via degli interventi statali che ha ricevuto nel corso degli anni.

Islam, Calderoli: “No ai minareti porta voti da sinistra”

calderoliIl ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, ha dichiarato in un’intervista a Libero: “Ha visto il sondaggio sui minareti? Anche nell’elettorato di sinistra c’è la maggioranza che non li vuole. Noi ringraziamo. Significa che aumenteremo ancora i voti”. Calderoli chiede il

coinvolgimento dei cittadini quando si deve decidere se realizzare una moschea. Non è un problema di minareto: è molto importante avere la possibilità di un referendum consultivo o propositivo come in Svizzera

ha spiegato – “per dare la possibilità ai cittadini, su temi importanti e che coinvolgono anche la coscienza, di dare un indirizzo al Parlamento”. Calderoni ha risposto “l’immigrazione va bene dove sta” alla proposta del finiano Carmelo Briguglio di creare un ministero per l’immigrazione togliendo la materia dalle competenze del Viminale. Riguardo alla polemica sull’arcivescovo di Milano, il ministro leghista non fa retromarcia: “Se fossi pentito avrei chiesto scusa. Ho il massimo rispetto per il cardinale Tettamanzi, ma non condivido il suo pensiero politico”.

Napolitano e Bertone difendono Tettamanzi dalla Lega

napolitano1Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano e il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, difendono il cardinale Tettamanzi, accusato dalla Lega per i suoi richiami ai doveri di solidarietà nei confronti degli immigrati. Dopo un colloquio con Giorgio Napolitano alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, Tarcisio Bertone ha affermato che la Chiesa chiede “il rispetto della verità anche per l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi”, paragonato da “La Padania” a un imam e dal ministro Roberto Calderoli a un “prete mafioso”.

Mirabilia all’italiana

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Dunque, facciamo un attimo il punto. Per il caso della povera Meredith (chissà, forse era una smorfiosa, colpa suprema che le avrebbe portato la morte per punizione) è stato chiesto l’ergastolo per Raffaele Sollecito e per Amanda Knox. Nel frattempo Bruno Vespa, che non può più fare modellini sulla casa di Cogne, li fa sulla casa di Garlasco. Che altro?

Ah. Brenda, la trans del caso Marrazzo, è morta, per i pm è omicidio, Massimo D’Alema non è Mister Pesc. Che il profilo del Financial Times abbia fatto effetto? Contemporaneamente Gianfranco Fini rilancia sugli stranieri, proferisce la parola “stronzo”. Anche Calderoli parla, ma non proferisce la stessa parola: ne richiama solo il significato. Il Fini, a prescindere, fa prove implicite di matrimonio con Luca Cordero di Montezemolo. Tante sono le cose che sono state messe a bollire in pentola, in Italia. Tante le faccende già messe in pentola, e già bruciate. Tante finiranno in pentola nel futuro. Ma nulla di tutto questo è per noi. Per noi, perché la nostra vita continua immutata, perché la crisi, per noi, non è passata. Perchè la quotidianità è faccenda dimenticata, lassù. Ci pensavo camminando ieri sera per Lecce.

Arcore, vertice di governo

annozero-tremonti-crisiTremonti? Non corre rischi. Parola di Umberto Bossi. Dimissioni per Tremonti? Non se ne parla. Sempre parola di Bossi. Risale solo a ieri la lite telefonica tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, e lo slittamento del Consiglio dei ministri. E in molti hanno parlato di dimissioni del titolare del dicastero dell’economia…

Lite che verteva sull’eventuale taglio dell’Irap, annunciato da Silvio Berlusconi. Oggi l’incontro ad Arcore: premier, ministro dell’Economia e lo “sponsor” dello stesso: il ministro delle Riforme Umberto Bossi. C’era anche il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli.
Risultato? Lo spiega Bossi: L’Irap? Verrà tagliata, ma col tempo.

Afghanistan, che fare?

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Umberto Bossi: “Io risporterei a casa tutti. La missione costa molto”.

Roberto Calderoli: “Polemiche strumentali. Sull’Afghanistan la stragrande maggioranza degli italiani la pensa come Umberto Bossi. Prima o poi il mondo occidentale dovrà fare autocritica perché la democrazia non si esporta e non si impone”.

Dario Franceschini, segretario del Pd: “Non è il momento di far rientrare i ragazzi italiani dall’Afghanistan: è il momento di completare quel lavoro”.

“La missione in Afghanistan è irrinunciabile”, ha ribadito il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.

E voi, che ne pensate?

Legge 270 del 21 dicembre 2005, ovvero il Porcellum

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Il voto utile, il voto inutile, il voto disgiunto, il voto di scambio. Il voto. OK, ma cosa è il voto, e come si vota?
Politicalive, approfittando del silenzio pre-elettorale scattato alla mezzanotte, inaugura oggi un nuovo spazio dedicato agli approfondimenti sulle nostre leggi. Per cominciare, naturalmente, la legge elettorale italiana, conosciuta anche come Porcellum, dal nome datole dallo stesso estensore della legge, l’allora ministro per le riforme, il leghista Roberto Calderoli e che prosegue la tradizione inaugurata dal politologo Giovanni Sartori che, nel 1993 usò per primo un latinismo – Mattarellum – per definire la legge a firma Sergio Mattarella. Seguirono poi il Tatarellum ed infine appunto il Porcellum.
Tralasciando le note di colore sul perchè e sul per come sia stata fatta questa scelta, ci soffermeremo oggi su una trattazione asettica, per quanto possibile, della legge in questione.

Tutte le donne del Cavaliere

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Bravi ma basta! Si era detto ieri che, vera o falsa che fosse la notizia della candidatura di Aida Yespica, non sarebbe stata l’ultima e che sicuramente ne avremo viste ancora delle belle, è vero. Ok, la campagna elettorale bonsai richiede massima sintesi di forma e contenuti, messaggi chiari e volti nuovi. Ma di questo passo tra una settimana qui si rischia di commentare la discesa in campo del Gabibbo.
Sforziamoci di essere seri, nei limiti concessi dalla situazione.
E cerchiamo di fare ordine. I fatti. Metti che ieri hai comprato Il Foglio (!). Tranquillo, è un esempio. Nella prima delle quattro pagine che lo compongono, di spalla, tra Il noir delle elezioni in Sicilia e Il nostro caos calmo, in cui si cerca di spiegare il perché della lista pro-life (già, perchè?), ti saresti trovato di fronte a questo:

Chi l’ha vista fare la capriola, nuda, nella vasca idromassaggio del Grande Fratello 3 sa che è tutto uno scherzo: Angela Sozio, la rossa, candidata nelle liste del Popolo della Libertà, no. Non può essere vero

E invece, a meno di smentite, stavolta sembra vero. Cercate di avere reazioni contenute, comunque. Intanto, nel giorno del grande tradimento di Aida che, dimostrando di averci preso gusto oggi ha laconicamente dichiarato:”Mi candiderei per Veltroni”, il Cavaliere, che ieri a Matrix si è definito di di larghe vedute, si consola facendo il pieno di candidature femminili.

Berlusconi: Aida, come sei bella…

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Questa proprio non ci voleva. Non ne va bene una al Cavalier Berlusconi in questo avvio di campagna elettorale. Prima il no di Storace, poi il sofferto addio con Casini. E ora l’ennesima doccia fredda:

Io con il partito di Berlusconi? No, non mi candido.

Nossignore, non stiamo parlando di Ciriaco De Mita, 44 primavere e spiccioli di carriera (altro che Maldini) una vita da mediano, non nuovo in verità al cambio di casacca, e da poche ore svincolato a parametro zero, o quasi. A parlare, udite udite, è Aida Yespica, sì avete capito bene, quella del Bagaglino. Insomma, per dirla con L’Onorevole Cetto Laqualunque, Cchiu ppilu pe tutti!
Dopo Mara Carfagna, Gabriella Carlucci ed Elisabetta Gardini, l’asso di Berlusconi Yespica è rimasto incastrato nella manica. La showgirl si è affrettata nel pomeriggio di ieri a smentire la notizia al sito Affari Italiani, precisando, a futura memoria dell’ufficio casting:

Non sono neanche cittadina italiana…

Prima ancora della smentita, persino il Presidente Cossiga non era riuscito a trattenersi. Il Picconatore a vita, da vecchio conoscitore delle regole del gioco, aveva scoperto il bluff di Berlusconi, ricordando che la signorina Yespica è cittadina venezuelana. D’altronde come biasimare il Cavaliere… In molte altre occasioni il giochetto aveva funzionato.

Sicilia: La “Caporetto” di Silvio?

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Il neonato, giovine, fresco Popolo della Libertà sta esprimendo i suoi primi vagiti. Vagiti un po’ difficoltosi. Silvio Berlusconi sarebbe anche pronto a far partire in pompa magna la sua campagna elettorale. Ma ci sono ancora un paio di imperfezioni da aggiustare. Un paio di dettagli.
Uno di questi si chiama Affaire Sicilia. Sembrava una faccenda risolta, o quanto meno rientrata. E invece la questione si riapre: il forzista Gianfranco Micciché si rifiuta, continua a rifiutarsi, di ritirare la sua candidatura alla Regione.