Bersani: da dove riparte il Pd?

bersani segretario pd

Pierluigi Bersani è il nuovo segretario del Partito Democratico. E ora?

E ora, dice il neo acclamato segretario, eletto con più del 50% delle preferenze su circa tre milioni di votanti (Bersani primo con oltre il 50 per cento, Dario Franceschini intorno al 35, Ignazio Marino ben oltre il 10), si parte. E si parte dall’occupazione e dal precariato.

Paroline di sensibile efficacia, queste.

Il mio primo gesto da segretario sarà quello di occuparmi del lavoro e della precarietà, credo che abbiamo bisogno di riportare la politica ai fondamentali

I fondamentali.

Pacchetto precari, il Governo dà il via

San Precario pensaci tu. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al brand new pacchetto di ammortizzatori sociali. Per chi? Per buona parte d’Italia, in teoria. Il pacchetto è rivolto a tutti i lavoratori precari che perdono il posto. Il piano casa – annunciato tra non poche polemiche e che prevede un aumento delle volumetrie per le abitazioni, insieme ad una gestione meno complessa per ottenere le procedure di autorizzazioni di ristrutturazione e sconti fiscali – è stato solo “analizzato” invece in via preliminare.

Ad illustrare le recenti illuminazioni per il popolo dei precari è il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Misure che diventeranno emendamenti al decreto incentivi che riguarda l’auto ed altri beni durevoli all’esame delle commissioni della Camera.

Precari, appuntamento a Roma

Appuntamento a Roma, cari ragazzi. Marcia sull’Urbe. Un’altra, però. SCIOPERO E ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PRECARI.
Domani, VENERDÌ 19 SETTEMBRE 2008, Assemblea a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50/A (stazione Termini) ore 9.30 – 14.00.
Recita il Comunicato Stampa di annuncio della faccenda: COMUNICATO STAMPA. Il Governo Berlusconi, approvando il DPEF, il DDL fiscale e convertendo in legge il d.l. 112, ha provveduto al blocco delle stabilizzazioni di oltre 200.000 precari della Pubblica Amministrazione e all’introduzione di norme anti-precari che nel settore privato precludono ogni speranza di trasformazione a tempo indeterminato per centinaia di migliaia di lavoratori

Precariato

Poi la smetto, giuro, con questa deriva post-adolescenziale. Ma è troppo pregnante per ignorarla. Poi la smetto con questa lamentela continua, e con questa monotematicità.
Sono molto amareggiata. Ieri c’era Crozza, nella sua consueta fantastica copertina a Ballarò. Che a D’Alema faceva notare: meno male, vi siete incazzati. Ma l’opposizione si fa quando siete MOLTO MOLTO incazzati, no? Per questa legislatura è andata così, lasciamo andare, ma nel 2013 vedrai che casino combiniamo nei primi 100 giorni…

Piccola storia ignobile, nella Redazione Che Non C’è

A parte che rivedere Sandra Milo ha sempre il suo perchè… Ma che piccola storia ignobile, mi tocca raccontare. Vivo la vita di ogni giorno, ho accanto delle persone. Che con me lavorano e con me, da troppo tempo ormai, vivono e condividono La Condizione.
C’è un ragazzo che lavora in una piccola Redazione Che Non C’è. Una redazione che non esiste, perchè all’indirizzo indicato non troverete nessuno. La Redazione Che Non C’é.
Wendy, dalla Redazione Che Non C’è, è esasperata. Peter Pan continua a sorridere. E’ molto delicato raccontare questa piccola storia ignobile senza scadere nello zuccheroso. Non è zuccherosa, è negramara. Peter Pan ha 22 anni, non viene pagato da sessanta giorni, prende – se e quando- 500 euro al mese, passa tutte le sue giornate in casa, attaccato ad un pc, nella Redazione Che Non C’è, dalle 9 di mattina alle… troppo spesso 10 di sera. E continua a sorridere.

Io bloggo da sola

L’altro giorno, mio papà è tornato a casa con un paio di fogli stampati da Internet. Con questo. Mi infila i fogli sotto al naso senza dire nulla e va via – a procacciare del cibo data l’imminente ora di pranzo.
Comincio a leggere. Mi viene un brivido, mi vergogno, arrossisco, inizio a emettere suoni. Inizio a pensare tra me e me “Oh mamma ma questa sono io, come ha fatto papà a trovare il blog???“. Perchè sono sempre stata inspiegabilmente timida con i miei, genitori splendidi. E allora mi sono sempre vergognata se qualcuno di così vicino potesse leggere un mio sfogo altrimenti pubblico. Pubblico, ma non per il privato. Sono schizofrenie moderne, credo.

Precari, ovvero: la sorpresa dell’estate

Ci sono molte cose, sotto al naso beato (‘nsomma) e vacanziero (???) degli italiani versione Summer 2008. Lo diceva Guzzanti nel 2001 e dove eravamo? Lunedì, nelle strade, arriveranno i soldati, con funzione di ordine pubblico. Lunedì, in tanti saranno in vacanza.
La sporca faccenda dei precari. Invero, molto sporca faccenda.
E’ cambiata? L’hanno modificata? Sarà – insieme alla questione dell’assegno sociale – meglio di quanto paventato? Non lo sapremo mai. Mai veramente.

Diamo un nome alle cose

Chi ricorda il siparietto musicale che accompagnava le scomode domande che la iena rossocrinita Alessandro Sortino faceva ai politici nostrani fino a pochi mesi fa? Bene, la iena in questione, molti di voi lo ricorderanno certamente, è andata via da mediaset sbattendo la porta, a causa di uno sgradevole episodio di censura della rete su un’intervista fatta dallo stesso Sortino al figlio dell’ex ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Erano i giorni caldi del governo Prodi, ma di politico sembra esserci ben poco. La mancata messa in onda del servizio sarebbe stata infatti causata dallo “scarso equilibrio” palesato dal giornalista: così Sortino, oltre al danno subito nello svolgimento del proprio lavoro, subendo una specie di aggressione da parte dello staff del figlio del ministro, ha dovuto sommare pure la beffa di vedersi rifiutare il pezzo. Comunque, riprendiamo il filo del discorso.
Dicevamo diamo un nome alle cose. Brillante idea quella del giornalista ex Mediaset. E di grande attualità in queste prime settimane estive di fronte ad alcuni annunci fatti dall’esecutivo. Dopo aver salvato l’insalvabile con decreti di ogni genere per sanare Rete 4 e il premier, e dopo aver concesso alla platea un giro di vite con annunci inequivocabili contro la spazzatura e i rom, trattati peraltro in maniera speculare, il governo mette mani alle politiche sul lavoro, sempre più destinato a trasformarsi per un’ampia fetta della popolazione in accattonaggio, a proposito di articolo 3 della Costituzione.
Il confronto tra due lanci di agenzia ci chiarirà le idee. Forse.

Non solo politica, ancora un aggiornamento

Si potrebbe lanciare un bel sondaggio. Come vi hanno risposto – ammesso che vi abbiano risposto – durante la vostra ricerca di un lavoro? Mandate a tappeto, miratamente, o un po’ e un po’?
E qual è la risposta che vi viene proposta? Che quantità di risposte avete ottenuto? Che percentuale di feedback?
La nuova puntata prevede un invio massiccio, a tappeto, colossale: 2000 indirizzi email, cui è stato girato il cv. Per una quantità di risposte che è pari a: 7 mail più 2 telefonate. 10 su 2000.

Non solo politica, un aggiornamento

In un paese non meglio specificato della Terra. In un’epoca non nota. Tema: ricerca di lavoro. Svolgimento: invio a tappeto di numero CVs a 700 (settecento) indirizzi email di testate. Risultato. 3 risposte.
Mi si dirà (correttamente): a tappeto non è affatto il metodo migliore. Corretto. Le risposte, comunque, sono state anche mediamente reattive.
La prima, direttamente la mattina dopo, la più divertente. Squilla il cellulare. Calcoliamo il fatto che l’invio a tappeto era avvenuto in piena notte. Drin Drin. Voce di ragazza.

Pronto?

Salve, le passo il signor XX

Chi????

Non solo politica

Sarà politica? Non lo sarà? Politica, l’arte di governare. Le polis appaiono sì lontane. Non è politica, non solo politica. Uno sfogo lontano dalla politica, che la politica tocca. Mentre il decreto sicurezza passa trionfalmente, mentre il lodo Schifani ripasserà a breve, mentre si osserva questa Italia. Che cos’è quest’Italia?
Oggi mi interrogavo sull’esigenza e urgenza, soprattutto l’urgenza, di una norma che assicurasse l’immunità alle 5 più alte cariche dello Stato.
Urgenza del popolo, non grida altro in effetti, non lo sentite? A gran voce. Nessun particolare accanimento contro il Caimano: egli (egli, sic!) è solo l’incarnazione meglio riuscita del sistema all’italiana. Sistema perfettamente trasversale.

Lavorare stanca

Un’indicazione nuova, data dalla giurisprudenza. Che qualcosa stia cambiando? Una bella sentenza della Corte di Cassazione. Quando ci vuole ci vuole.
I lavoratori dei call center che prestano servizio nella struttura di una società hanno diritto ad un contratto di lavoro subordinato. I suddetti lavoratori, infatti – spiega la Cassazione – poichè utilizzano attrezzature e materiale aziendale, non possono essere considerati, dal datore di lavoro, lavoratori autonomi. Proprio no.
Questo il verdetto della Corte di Cassazione, dunque, con la sentenza 9812 della sezione lavoro.

[Candidati Politiche 2008]: Flavia D’Angeli

Penultimo appuntamento con i candidati alle politiche 2008. Manca ormai pochissimo al grande appuntamento che ci vedrà impegnati nella scelta che segnerà, forse, i prossimi 5 anni di politica italiana.

Cosi mentre in tv vediamo passare i vari candidati e molto spesso andarsene per non aver avuto lo spazio che meritano, qui su politicalive ognuno di loro avrà la stessa possibilità di dire la sua, come voi tutti lettori potrete farlo, commentando ogni articolo.

E per concludere, in queste ultime due puntate, vedremo chi più di tutti sta agli opposti, agli estremi. Come penultimo candidato, Flavia D’Angeli di Sinistra Critica.

Piersilvio sposami. 380 sms (e un diffuso senso di rabbia)

sposa
Si ritorna in questa sede sulla vicenda dello sposare Piersilvio. Si ritorna per un’ultima, si suppone – volta, e lo si fa per ben quattro principali ragioni. Le seguenti.
1. La faccenda è già passata di moda, figurarsi. Eppure era abbastanza gustosa. Ma, data la natura infima, oltre che normale è probabilmente un bene. Solo la sinistra – una determinata sinistra – la reitererà ancora per qualche tempo.
2. Lo stato della politica è tale che ci si riduce ad accapigliarsi per battute prive di qualsiasi buon gusto, attinenza alla realtà, cariche di retrogradi mozioni e totalmente lontane dal vissuto comune dell’italiano medio. Il massimo della risposta che si è riusciti ad opporre a questo chiacchericcio denso di insulti per l’italiano medio? Una bella rispolverata al femminismo e via. (Vedi manifestazione ad Arcore di ieri Matrimonio d’interesse? Non ci interessa
Né casalinghe di Voghera né mantenute! Appuntamento ad Arcore mercoledì 19 marzo per… SPOSARE I NOSTRI DIRITTI
(NON Piersilvio)
).
3. La stessa persona che oggi – e da sempre – parla e blatera così sarà il futuro Premier italiano. E siccome non parla e blatera solo da tempi recenti, ma ha una lunga storia di perdizioni verbali, e gli italiani se lo vanno felicemente a votare, amen e così sia.
4. Infine, avrebbe senso riparlarne solo se una precaria riuscisse davvero a sposarsi il suddetto Piersilvio e/o assicurarsi a vario titolo i suoi soldi.