Eluana, in caduta libera

Eluana. Sono momenti febbrili. Apro la pagina del giornale ogni due per tre e leggo. Leggo del decreto approvato (i giornali ci erano , leggo del no di Napolitano, leggo di Berlusconi che dice non c’è problema, allora cambiamo la Costituzione. O anche, che farà una legge in tre giorni dico tre. (peccato che per Eluana sarà comunque tardi: la sospensione dell’alimentazione è cominciata oggi. Se si protrarrà per 48 ore consecutive, legge o non legge, Silvio o non Silvio, Papa o non Papa non si potrà tornare indietro).

Leggo che la decenza è stata oltrepassata, schiacciata, superata, violentata (insieme al corpo di Eluana) da troppo tempo.

Sembra un teatrino dell’assurdo uscito male. Sembra Samuel Beckett sotto l’effetto di pesanti droghe tagliate male e posseduto dall’intero cast della casa del Grande Fratello.

Eluana, ecco la bozza del decreto

Eluana, il Corriere – ma anche altri giornali – ha pubblicato il testo del passaggio cruciale del decreto legge “Salva-Eluana” – giuro, l’hanno già definito così – che sarebbe stato battuto in primis dall’Ansa. Decreto legge che il governo aveva annunciato di voler varare per impedire l’esecuzione della sentenza della Corte d’appello di Milano, non rigettata dalla Cassazione. Un solo articolo – non avevano tempo di farne altri: Disposizioni urgenti in materia di alimentazione ed idratazione. Decreto Legge sul quale l’esecutivo ha fatto marcia indietro oggi, data la reazione di Fini e di Napolitano.

Nel frattempo… La Procura di Udine potrebbe sequestrare la stanza della clinica dove è ricoverata Eluana. Un decreto legge, in effetti, sarebbe stato un tantinello chiassoso.

Eluana, arriva il decreto

Cosa si diceva ieri? …al netto di un’altra mossa politica, di un altro tribunale, di un altro ministro, di un altro emissario del Papa. C’abbiamo tutto. Stamane, a Palazzo di Giustizia di Udine il vertice convocato ieri dal Procuratore della Repubblica Antonio Biancardi. Presenti l’anestesista Amato De Monte, il primario di Udine che guida l’equipe di volontari, e l’avvocato di Beppino Englaro, Giuseppe Campeis. Convocazione straordinaria, dopo il trasferimento a Udine di Eluana Englaro.

La casa di riposo La Quiete, Azienda sanitaria Medio Friuli e associazione Per Eluana (composta dall’anestesista Amato De Monte, altri medici e una decina di infermieri specializzati) hanno firmato il protocollo che permetterebbe lo stop dell’alimentazione. Ma Sacconi non è convinto, e intende inficiare il provvedimento indagando sulla legittimità dello stesso, che potrebbe essere in contrasto con i principi del servizio sanitario nazionale.

La Corte dei Conti defenestrata

La Corte dei conti è organo costituzionalmente previsto come ausiliario del governo e del parlamento. C’è una notizia, oggi, che la televisione non vi darà. A meno che non ci pensi Report. Un emendamento piccolo piccolo e buttato in mezzo a una valanga di postille, in un bel disegno di legge che non c’entra granché. Uno stile che sembra piacere all’attuale esecutivo (ricordate la salva-manager e Milena Gabanelli? Persino Tremonti l’aveva rinnegata).

C’è un articolo, come riporta il Corriere, nel disegno di legge 847 (il 9) tutto per il Consiglio di Presidenza della Corte dei conti. Tra i vari compiti, la Corte effettua un controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo e della pubblica amministrazione, ed un controllo di gestione a consuntivo sui bilanci dello stato, delle amministrazioni pubbliche e di quegli enti per i quali lo stato contribuisce alla gestione ordinaria. Ecco perchè il quotidiano parla di “controllori”.

Viva Zapatero, processo in tv

Zapatero sotto torchio in tv. Una cosa è certa: Silvio Berlusconi non lo avrebbe mai fatto. Un’altra cosa è certa: non lo avrebbe probabilmente fatto neppure un qualsiasi altro politico italiano, a dirla tutta.

Il presidente del governo, José Luis Rodríguez Zapatero, l’altra sera in televisione ha subito un vero e proprio interrogatorio davanti a sei milioni e mezzo di telespettatori. Pensate a Silvio (e ripeto non solo lui, ma TUTTI gli italici appartenenti alla categoria): rispondere a delle domande senza che siano concordate, senza una scaletta pre-approvata… Sarebbe disdicevole.

Zapatero si è messo lì. Nessuno nega la possibilità che fosse, anche qui, tutto preparato. Ma il premier spagnolo non ne è uscito benissimo, quindi magari qualcosa deve essere sfuggito… Ma vediamo cos’è successo al nostro.

Eluana, Sacconi va avanti per la sua strada

Per lui è un atto dovuto, e lo rifarebbe. Maurizio Sacconi, Ministro del Welfare, a dicembre scorso, attraverso un atto di indirizzo, ha, di fatto, bloccato il ricovero di Eluana Englaro nella clinica Città di Udine. Naturalmente, dal suo punto di vista, è l’inchiesta su di lui a costituire una vera e propria intimidazione – come se indagare su qualcuno dovesse necessariamente assumere questa connotazione, soprattutto se trattasi di Ministro.

Il ministro ha emanato un provvedimento che impedisce di sospendere ai disabili alimentazione e idratazione artificiali. In seguito alla denuncia correlata presentata dai Radicali, il Ministro è indagato per violenza privata nei confronti della clinica che era in procinto di accogliere Eluana.

Lui si difende così:

È stato un atto doveroso, di indirizzo al servizio sanitario nazionale affinché avesse comportamenti omogenei sul dovere di alimentazione e idratazione delle persone disabili, in ossequio alla legislazione italiana e alle carte Onu

Ma non è tutto così lineare.

Cesare Battisti, il caso: l’Italia allo specchio

Cesare Battisti rifugiato politico in Brasile. Ciò che più fa riflettere è la motivazione data alla decisione. Ma andiamo con ordine.

Ieri notte arriva in Italia la notizia che il Ministro della Giustizia brasiliano, Tarso Genro, ha deciso di non concedere l’estradizione a Cesare Battisti. Il punto è che Battisti è stato condannato in contumaciaergastolo, con sentenze passate in giudicato, per aver commesso quattro omicidi in concorso durante gli anni di piombo. Già latitante in Francia, dove benificiò a lungo insieme ad altri terroristi della dottrina Mitterrand, è diventato uno scrittore di romanzi noir. Quando la Francia decise che l’avrebbe restituito all’Italia, si rese latitante in Brasile, dove venne arrestato nel marzo 2007. E dove ora ha ottenuto lo status di rifugiato politico.

Militante dei Proletari Armati per il Comunismo, è stato condannato all’ergastolo per quattro omicidi: Antonio Santoro (Udine, 6 giugno ’78) – esecutore materiale, Lino Sabbadin (Santa Maria di Sala, 16 febbraio ’79) – copertura armata, Pierluigi Torregiani (Milano, 16 febbraio ’79) – attentato, co-ideatore e co-organizzatore, Andrea Campagna (Milano, 16 aprile ’79), esecutore materiale.

Tanti auguri da Berlusconi

E’ tanto che non parliamo di Silvio. Provvediamo subito.
Conferenza stampa di fine anno, da Villa Madama – decisamente una bella location, eh – del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Mi sono divertita a mandare avanti e indietro i video di RepubblicaTV, con la gestualità degli inquadrati accelerata e rallentata all’occorrenza.

L’Italia sarebbe pronta per il presidenzialismo

Questa la posizione di Silvio. Che, in fondo, in questo sogna una sponda nel Pd. Assai meno conciliante il commento di Repubblica, nella persona di Eugenio Scalfari.

I PARTITI non fanno più politica. Hanno degenerato e questa è l’origine dei mali d’Italia. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani, oppure distorcendoli senza perseguire il bene comune

Thailandia: E pace fu

Passano mesi solitamente dal momento in cui si viene a scoprire che vi è accaduto un broglio in una determinata elezione ed il momento in cui il paese, preso da spirito di iniziativa decide che è il momento di cambiare e di provare a lanciare una nuova elezione, che solitamente avviene molto, e quando dico intendo proprio molto, tranquillamente riportando nel frattempo lo stato nella situazione di crisi. Fortunatamente così non è stato in Thailandia dove, quasi a sorpresa, si è risolto tutto in tempi difficilmente pronosticabili a inizio protesta.

Il governo, dichiarato ufficialmente fuori legge il 4 dicembre, è stato così sostituito nel giro di 2 settimane dando al mondo un’immagine della Thailandia che difficilmente, specie dopo gli avvenimenti che avevano portato all’allontanamento di molti turisti da questa nazione, si sarebbe potuto auspicare.

Grazie soprattutto all’ausilio dell’esercito sarà quindi il leader dell’opposizione del governo precedente, il 44enne Abhisit Vejjajiva, a prendere le redini di una nazione che ha dimostrato di saper utilizzare il dialogo, per quanto possibile, ancora prima dei fucili, delle molotov e dei razzi. A differenza di paesi che, magari, si definiscono maggiormente civilizzati di lei.

Taglia-enti? Non esattamente

Ambrogio Lorenzetti, Allegoria del Buon Governo, 1337-1340, Palazzo Pubblico, Siena. La battaglia è lunga e secolare. E’ tutt’altro che una novità, insomma.

Costose, inutili, incancellabili: le (finte) promesse sulle province

Così titolava il Corriere il 4 dicembre.

Che è quasi un eufemismo, rispetto all’analisi impetosa odierna del Sole 24 Ore (quindi faziosa anche questa?), che il Governo ha dovuto mettere sulla sua rassegna stampa on line.
Insomma, nella prima fase di riordino della Pubblica Amministrazione sopravvivono tutti gli enti messi sotto osservazione dal Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella famosa Legge 6 agosto 2008, n. 133 – la stessa della Riforma Gelmini.

Gelmini, marcia indietro sul maestro unico. O no?



Lei dice che non è mica una marcia indietro.


I sindacati esultano, lei non si lascia intimidire, Il Foglio di Ferrara la difende e lo chiama realismo. I giornali tutti ci hanno marciato – sull’incontro tra Governo e Sindacati sulla scuola, gridando alla vittoria suprema.


Per dirla con Spinoza:

Scuola, cambia la riforma: il maestro unico sarà attivato solo su esplicita richiesta dei genitori. Dei suoi genitori


C’è chi fa notare che, in realtà, non molto sarebbe cambiato. La faccenda non deve trapelare – tant’è vero che anche i giornali destrorsi titolano La protesta paga, il Governo fa slittare la riforma sulla scuola.


Che sia proprio la Gelmini l’unica a dire come stanno effettivamente le cose?

Non c’è nessuna retromarcia. E’ tutto confermato. Un unico maestro sarà il punto di riferimento educativo del bambino e viene abolito il modello a più maestri degli anni 90


E, rincarando la dose: E’ la sinistra che oggi fa retromarcia dopo una fallimentare campagna di disinformazione.


Qui il verbale della riunione. Staremo a vedere.


La Conferenza (vacanza) dei giovani italiani nel mondo

We are young, we are free… Per una volta, quoto Libero.

Quattrocento e rotti ragazzi italiani che normalmente vivono all’estero sono in “gita” in Italia, gentilmente ospitati da tutti noi

Quella di cui Libero parla è la Conferenza dei giovani italiani nel mondo, aperta ieri dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha già visto passare molte celebrities: Gianfranco Fini, la Meloni, Frattini.

Siate buoni cittadini nei Paesi che vi ospitano perchè anche così fate onore all’Italia e siate buoni italiani seguendo l’evoluzione del nostro Paese, i suoi progressi e le sue difficoltà

Ha detto loro Napolitano. E qui si apre la questione della lobby italica.

Più CO2 per tutti




La linea italica nei confronti del pacchetto clima che domani verrà discusso al Consiglio d’Europa non è affatto conciliante.


Domani esamineremo le proposte e io avrò la responsabilità di dire sì o no: se gli interessi italiani saranno colpiti, io opporrò il diritto di veto e non avrò nessuna esitazione a farlo


Parola di Silvio. Da dove? Dalla presentazione del libro di Bruno Vespa. E gli obiettivi del Protocollo di Kyoto? CO2 per tutti. Quindi, lontani.


Obama’s Team: La compagnia multicolore

Maligni voi che leggete! So che qualcuno di voi, alla lettura del titolo e all’accostamento del nome Obama e il termine multicolore avrà sicuramente pensato ad una sua nuova abbronzatura. Non preoccupatevi, tranquillizzatevi, fortunatamente questa volta non parleremo di queste doti “naturali” date al neo-presidente degli Stati Uniti d’America quanto invece alle tinte che ha preso la nuova squadra di governo creata da Barack Obama e che è stata presentata ufficialmente al popolo americano. Una squadra che dimostra, una volta di più, l’idea di cambiamento tanto annunciata dal coloured candidate, quanto effettivamente messa poi in pratica.