Eluana, in caduta libera

Eluana. Sono momenti febbrili. Apro la pagina del giornale ogni due per tre e leggo. Leggo del decreto approvato (i giornali ci erano , leggo del no di Napolitano, leggo di Berlusconi che dice non c’è problema, allora cambiamo la Costituzione. O anche, che farà una legge in tre giorni dico tre. (peccato che per Eluana sarà comunque tardi: la sospensione dell’alimentazione è cominciata oggi. Se si protrarrà per 48 ore consecutive, legge o non legge, Silvio o non Silvio, Papa o non Papa non si potrà tornare indietro).

Leggo che la decenza è stata oltrepassata, schiacciata, superata, violentata (insieme al corpo di Eluana) da troppo tempo.

Sembra un teatrino dell’assurdo uscito male. Sembra Samuel Beckett sotto l’effetto di pesanti droghe tagliate male e posseduto dall’intero cast della casa del Grande Fratello.

Leggevo anche i commenti a questo post di Andrea Bonanni, e un intervento mi ha particolarmente colpita. Lo riporto nella sua interezza:

Questa vicenda umana e familiare straziante ha portato alla luce tutti gli elementi che rendono l’Italia un paese anomalo:

– un presidente del consiglio che si considera al di sopra di qualsiasi regola, legge e regolamento, inclusa la costituzione, tanto da suscitare un conflitto fra poteri costituiti dal sapore di dittatura sudamericana;

– la pretesa della Chiesa di essere anch’essa moralmente superiore alla legge di uno stato di diritto costituito, e dunque le continue, invadenti e deleterie intromissioni nella politica italiana ;

– una stampa che, a differenza degli altri paesi europei, riporta sempre, su qualsiasi notizia, l’opinione della destra, della sinistra e… della Chiesa (vivo in Gran Bretagna da tempo e i miei amici stranieri inorridiscono regolarmente nel vedere i titoli dei giornali italiani con la “tripartizione” della opinioni menzionata qui sopra);

– un parlamento che su questioni di estrema importanza – il diritto basilare di vita e morte, la possibilità per ognuno di poter disporre della propria esistenza senza lasciare questa indescrivibile responsablità ai propri familiari – stenta a legiferare e prova a riempire il vuoto solo in situazioni di emergenza come questa, che certo non consentono il dibattito sereno e approfondito che tali questioni richiederebbero

In caduta libera. E senza paracadute. Durante un Colpo di Stato in salsa moderna.

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