Eluana, arriva il decreto

Cosa si diceva ieri? …al netto di un’altra mossa politica, di un altro tribunale, di un altro ministro, di un altro emissario del Papa. C’abbiamo tutto. Stamane, a Palazzo di Giustizia di Udine il vertice convocato ieri dal Procuratore della Repubblica Antonio Biancardi. Presenti l’anestesista Amato De Monte, il primario di Udine che guida l’equipe di volontari, e l’avvocato di Beppino Englaro, Giuseppe Campeis. Convocazione straordinaria, dopo il trasferimento a Udine di Eluana Englaro.

La casa di riposo La Quiete, Azienda sanitaria Medio Friuli e associazione Per Eluana (composta dall’anestesista Amato De Monte, altri medici e una decina di infermieri specializzati) hanno firmato il protocollo che permetterebbe lo stop dell’alimentazione. Ma Sacconi non è convinto, e intende inficiare il provvedimento indagando sulla legittimità dello stesso, che potrebbe essere in contrasto con i principi del servizio sanitario nazionale.

Insomma, la politica non ci sta. E si era capito. Non ci sta, e oltre a poterlo fare presente attraverso le verifiche promesse da Sacconi, lo farà presumibilmente attraverso un eventuale decreto anticipatorio del disegno di legge sul testamento biologico. Ciò che, insomma, andrebbe a colmare il buco normativo delicatissimo che ha permesso al caso di Eluana di accumulare sentenze, regolamenti, decreti, ingiunzioni e chi più ne ha più ne metta.

Un decreto che impedirebbe quanto di fatto sta accadendo alla donna, in stato vegetativo da 17 anni, e cioè di interrompere al paziente nel medesimo stato alimentazione e idratazione. Interruzione che, per la Englaro, potrebbe partire oggi o al massimo domani.

Per dirla con Spinoza:

Il Vaticano: “Stanno uccidendo Eluana”. Ma i lefebvriani negano.

Bossi: “Il Parlamento non può decidere sulla vita”. Paura, eh?

Il ministero dichiara “non idonea” la clinica di Udine. In effetti per queste cose gli ospedali pubblici sono molto più adatti

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