2009, un anno in Politica Live – Secondo tempo

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Febbraio 2009 è il mese in cui una ragazza, un volto e due occhi che ci guardano attraverso una, tante, troppe foto di una vita passata e lontana, ha scosso le coscienze di questi italiani sopiti. Eluana Englaro e suo padre, Beppe Englaro. Qui trovate la sua – la loro – storia. Un padre che per alcuni è un assassino, mentre per altri è solo una persona coraggiosa. Un padre che ha affrontato il dramma di una figlia, e che ha voluto farlo non di nascosto – come probabilmente accade assai più spesso e ben al di là dell’immaginazione comune. Ma chiedendo alla legge, e ottenendone la possibilità.

Sul corpo di Eluana – e mai lo si sottolineerà abbastanza – si è giocata una partita nazionale che è andata ben al di là della storia privata e tragica della famiglia Englaro. La vita e la morte, il bio-testamento, dell’alimentazione artificiale. Della religione e della morale.

Eluana, l’esercito dei rei confessi

Eluana Englaro è morta. Mentre noi siamo rimasti qui, con le nostre drammatiche, ridicole, mortali e italiane beghe. Eluana è morta, e morendo ufficialmente ieri ha preso tutti in contropiede. In 48 ore volevano fare una legge che non sono riusciti a produrre in 12 anni. In 48 ore si voleva dare una svolta alla spinosa faccenda del testamento biologico, resa ancora più spinosa dal fatto che questo non è un paese normale. Resa ancora più spinosa dalle immancabili direttive della Chiesa.

Resa ancora più spinosa dall’ondata di emotività. E dal fatto che la vicenda clinica di questa ragazza ha distratto noi tutti da ciò che sta accadendo in altre sedi. Momento che Giorgio Napolitano definisce oggi di turbamento nazionale. Per il quale serve una riflessione comune. Interviene, il presidente della Repubblica, dopo che lo scontro politico è arrivato al suo culmine inimmaginabile. Dopo che sono volate parole come assassini, l’avete ammazzata. Dopo che il Capo dello Stato è stato accusato ieri – inutile usare eufemismi – apertamente in Senato dal capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri di avere una responsabilità nella morte di Eluana, per la firma mancata sul decreto legge del governo.

Eluana Englaro, piccola storia ignobile

Ma che piccola storia ignobile mi tocca raccontare, cantava Francesco Guccini. Eluana Englaro è nata a Lecco il 25 novembre 1970. Ed è morta. E’ morta oggi, 9 febbraio 2009, a Udine, presso la clinica “La Quiete”. Cogliendo di sorpresa un intero paese. Che, attraverso il suo corpo, si è guardato allo specchio. In Italia ci sono tra le 2.000 e le 2.500 persone che si trovano in condizioni più o meno analoghe a quelle di Eluana Englaro.

Eluana era una studentessa. Aveva solo 21 anni, da poco compiuti, quel giorno. Era il 18 gennaio 1992. Aveva preso la macchina grande, e quel giorno, per la prima volta, non era andata fuori città con i genitori come invece sempre capitava. Eluana, quella sera, era andata ad una festa a Pescate, paesino nei pressi di Lecco. Al ritorno, nella notte, l’incidente stradale.

Eluana, “la Chiesa non impone i suoi valori”

Eluana, Chiesa e politica. Non uscirà, questo paese, dall’impasse istituzionale e morale in cui è caduto in questi giorni, finchè Eluana Englaro non morirà.

Non esiste altro paese al mondo in cui la vita istituzionale e mediatica si manifesti come in Italia. E’ vero: sui giornali non c’è solo la posizione della destra (centro-destra) e della sinistra (centro-sinistra). Ogni giorno, e su qualsiasi topic, la tripartizione è dovuta, e la Chiesa onnipresente. Non solo in casi come questi, in cui la vita e la morte hanno necessariamente un aspetto fortemente mistico. Questo non è un paese libero, e non vuole esserlo.

Eluana, “venite a trovarla”

Eluana. Mentre l’Italia si lecca le ferite del caos istituzionale, in attesa che scoppi la seconda parte, in attesa del seguito, insomma, Beppe Englaro fa un appello, reso noto attraverso l’avvocato Vittorio Angiolini. Invita Berlusconi e Napolitano ad andare a trovare la figlia.

Interessante anche questo articolo che dà la parola ai medici. I acconti della vita da ospedale. Decisioni e drammi che ogni giorno trovano la loro rappresentazione, ma dei quali non si parla. Accade ora, per ovvie e opinabili ragioni.

Restiamo in attesa delle prossime puntate. Il percorso di Eluana è già cominciato, l’alimentazione e la sua (non) somministrazione sta seguendo il suo protocollo. Mentre le Camere prenderanno visione del disegno di legge tra lunedì e martedì. Silvio fa sapere che:

Con i non poteri che ha il presidente del Consiglio, l’ipotesi di una prassi che fa intervenire il presidente della Repubblica addirittura prima che si prendano le decisioni è veramente una cosa che fa ridere

Ah. Ah. Ah.

Eluana, ecco la bozza del decreto

Eluana, il Corriere – ma anche altri giornali – ha pubblicato il testo del passaggio cruciale del decreto legge “Salva-Eluana” – giuro, l’hanno già definito così – che sarebbe stato battuto in primis dall’Ansa. Decreto legge che il governo aveva annunciato di voler varare per impedire l’esecuzione della sentenza della Corte d’appello di Milano, non rigettata dalla Cassazione. Un solo articolo – non avevano tempo di farne altri: Disposizioni urgenti in materia di alimentazione ed idratazione. Decreto Legge sul quale l’esecutivo ha fatto marcia indietro oggi, data la reazione di Fini e di Napolitano.

Nel frattempo… La Procura di Udine potrebbe sequestrare la stanza della clinica dove è ricoverata Eluana. Un decreto legge, in effetti, sarebbe stato un tantinello chiassoso.

Eluana, arriva il decreto

Cosa si diceva ieri? …al netto di un’altra mossa politica, di un altro tribunale, di un altro ministro, di un altro emissario del Papa. C’abbiamo tutto. Stamane, a Palazzo di Giustizia di Udine il vertice convocato ieri dal Procuratore della Repubblica Antonio Biancardi. Presenti l’anestesista Amato De Monte, il primario di Udine che guida l’equipe di volontari, e l’avvocato di Beppino Englaro, Giuseppe Campeis. Convocazione straordinaria, dopo il trasferimento a Udine di Eluana Englaro.

La casa di riposo La Quiete, Azienda sanitaria Medio Friuli e associazione Per Eluana (composta dall’anestesista Amato De Monte, altri medici e una decina di infermieri specializzati) hanno firmato il protocollo che permetterebbe lo stop dell’alimentazione. Ma Sacconi non è convinto, e intende inficiare il provvedimento indagando sulla legittimità dello stesso, che potrebbe essere in contrasto con i principi del servizio sanitario nazionale.

Eluana a Udine

Eluana, la più bieca forma di pornografia sul suo corpo. Così scrive Zucconi oggi. Una frase forte. E vera, se andate a leggere l’articolo e il senso in cui usa la parola “pornografia”. Uno dei commenti segnala questo articolo canadese. “Qualcuno ricorda – scrive un lettore – che solo pochi anni fa quella stessa Chiesa sosteneva che la terra fosse piatta e non rotonda?”. Naturalmente non mancano commenti del tenore “state decidendo per lei. Come fate a sapere che voglia morire?”.

Beppe Englaro è riuscito a trasferire la figlia Eluana a Udine. Qui, grazie al supporto di uno studio legale e del potocollo predisposto “a norma di legge”, il sondino che la tiene in vita verrà staccato. E lei – quel che resta di lei – lentamente, se ne andrà. Al netto di un’altra mossa politica, di un altro tribunale, di un altro ministro, di un altro emissario del Papa. Nessun commento, e nessun giudizio reale possibile. Solo tanta amarezza per il vespaio sollevato intorno al corpo di una ragazza che non può mandarvi tutti a quel paese.