Eluana, “la Chiesa non impone i suoi valori”

Eluana, Chiesa e politica. Non uscirà, questo paese, dall’impasse istituzionale e morale in cui è caduto in questi giorni, finchè Eluana Englaro non morirà.

Non esiste altro paese al mondo in cui la vita istituzionale e mediatica si manifesti come in Italia. E’ vero: sui giornali non c’è solo la posizione della destra (centro-destra) e della sinistra (centro-sinistra). Ogni giorno, e su qualsiasi topic, la tripartizione è dovuta, e la Chiesa onnipresente. Non solo in casi come questi, in cui la vita e la morte hanno necessariamente un aspetto fortemente mistico. Questo non è un paese libero, e non vuole esserlo.

Oggi i vescovi italiani sono nuovamenete intervenuti nella vicenda di Eluana Englaro. Continuo a chiedermi, come tanti, probabilmente, cosa direbbe quella donna se fosse cosciente di fronte a questo circo vergognoso. Circo che (a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva Andreotti – che, peraltro, in queesto caso, da cattolico ma da politico puro ha avuto modo di dire che il governo non doveva intervenire) sta distraendo da altro.

Un comunicato del Servizio Informazione Religiosa della Cei ha, nturalment, voluto rispondere alle parole di Beppino Englaro. Il papà di Eluana aveva accusato la Chiesa di imporre i suoi valori (shhhhhhhhh… non si dicono queste cose… ssssshhh).

Togliere cibo e acqua ad una persona ha come effetto quello di farla morire. E questo è, a tutti gli effetti, un omicidio. Si tratta di una cosa tanto grave da non poter dire che ciascuno potrebbe comportarsi come meglio creda

Così rispondono, i vescovi. Negando – rispondendo attivamente – il suo intervento. “La Chiesa non impone i suoi valori”. No. Siamo noi che lasciamo che il suo intervento sia naturale, intrinseco, strutturale. E’ il partito più forte, la vera maggioranza di governo. La reale presidenza.

La difesa del diritto alla vita per Eluana Englaro non è una questione di carattere confessionale, ma una questione di etica naturale, comune a tutti gli uomini

Giacché ci siamo, perché non mettere in mezzo la parola “buio”?

si avverte intorno come se un buio stesse calando su tutti noi. Si avverte un senso di insicurezza; che ne sarà delle altre e degli altri nelle condizioni di Eluana, oggi e di domani? Un Paese, dove per una sentenza si puo’ essere condannati a morire di fame e di sete, appare, davvero, una casa meno sicura

Ah, ecco il ruolo della Chiesa: la parola, e l’accoglienza. Anche nelle stanze del potere di uno Stato laico.

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