Roma e la questione sicurezza – Parte II: tragico déjà vu


deja vu


Tempi duri per la Capitale, dunque. Strumentalizzazione sì, strumentalizzazione no. Gianni Alemanno che si precipita alla stazione de La Storta, alla periferia di Roma, direzione Bracciano e Viterbo, rimembra prepotentemente la visita che Gianfranco Fini fece a Tor di Quinto, all’indomani dell’uccisione di Giovanna Reggiani.


A La Storta una ragazza, una studentessa universitaria da poco a Roma, originaria del Lesotho e figlia di un ambasciatore, è stata aggredita, accoltellata all’addome e violentata ripetutamente da un immigrato romeno. La ragazza è stata soccorsa e salvata da una pattuglia in servizio, dopo la segnalazione di due ragazzi.


All’epoca dell’omicidio Reggiani, Fini giunse e di lui ancora si pensava che potesse essere il candidato made in Casa delle Libertà per Roma Capoccia. Le parole di Alemanno, oggi, non si lasciano sfuggire il collegamento.

Purtroppo è in parte la ripetizione del caso Reggiani

Siamo a pochi giorni, appena una settimana, dal ballottaggio per il Sindaco di Roma. Ballottaggio che, nel nuovo quadro politico, assume un ruolo particolarmente delicato. Berelusconi, se fosse Alemanno a passare, sancirebbe il suo strapotere, strappando la Capitale a 16 anni di Rutelli-Veltroni.


Veltroni non ha mai fatto autocritica

tuona Alemanno. Usando, nei fatti, il dramma di cronaca per inserirlo nella sfida elettorale.

Tolleranza zero o questa città non si salva

Il come, Alemanno ce lo dirà durante la prossima puntata. Una conferenza stampa. Per non essere da meno, e dal canto suo, il buon Calderoli prontamente coglie.

Entro due mesi risposte definitive in materia di sicurezza e di clandestinità e chiunque si opporrà dovrà essere additato alla stregua di uno stupratore

La sicurezza, tema delicato, difficile e cruciale.


E Rutelli?

E’ meglio mobilitarsi piuttosto che compiere strumentalizzazioni politiche

E lui sarà, dice,

da sindaco, in prima linea per la tutela delle persone di questa città

E l’affondo:

Ci vuole più rispetto per le vittime, quando si verifica a Milano un caso di violenza nessuno se la prende con il sindaco, di fronte ai crimini dobbiamo essere uniti

Solo ieri, infatti, a Milano, un’altra studentessa, americana e di 21 anni, è stata stuprata dopo la discoteca da un giovane egiziano clandestino. I due si erano conosciuti nel locale, il The Club, in pieno centro, durante una serata dedicata agli studenti universitari. La ragazza era in Italia per frequentare la facoltà di Economia con il progetto Erasmus. Già, ma a Milano non c’è campagna elettorale.


Rutelli, dal canto suo, si appella all’approvazione immediata in Parlamento delle

norme ampiamente condivise ed efficaci

Quelle del pacchetto sicurezza discusso durante l’ultima legislatura. Interviene anche Amato, a fare eco, sottolineando la diminuzione, per il 2007, di stupri.


E Veltroni:

Se succede a Milano la colpa è del governo di centrosinistra, se succede a Roma è del sindaco, questa è un’idea distruttiva della politica

Cronaca e politica italiana. La banalità, purtroppo, è d’obbligo.


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