Roma, il Pdl corre da solo



Ci ho probabilmente perso un aperitivo. Ma meglio così. (più o meno)


Il Popolo della Libertà corre da solo. No, non è un errore storico. Non ho messo una l di troppo. E’ la verità. Corre proprio da solo. Qui a Roma. Dove la Lega non c’è. In vista del ballottaggio nella Capitale, e della sfida finale che vedrà Gianni Alemanno confrontarsi con il candidato del Pd Francesco Rutelli. L’ex vice premier.


E Alemanno, insomma, disse:

Dopo aver riflettuto abbiamo deciso di andare da soli, per il ballottaggio non faremo accordi

Parola di Alemanno, nel corso di una conferenza stampa.


Niente barcone con l’Udc, dunque. Strano, io su Casini ci avrei scommesso (in realtà, ci ho scommesso). Andare con il vincitore è pratica politica. Soprattutto alla Pier Ferdi. Probabile che abbia sufficienti assicurazioni del fatto che l’ex miessino nun gliela farà.

Alemanno mette le pezze, e rivolge ai cittadini di Roma un invito a votare

secondo coscienza

Il Pdl, dice, travaglierà

per il ricompattamento del centrodestra

Pereò. Anzi, proprio per questo:

prima di arrivare ad un apparentamento occorre un profondo chiarimento, e ciò avverrà anche con Storace

Quando si dice fare le cose per bene.


L’UDC, a Roma, ha lasciato libertà di scelta agli elettori. Per Alemanno è la scelta corretta.

Rispetto l’Udc. Noi facciamo appello alle coscienze perchè se il voto si basasse su questo principio Rutelli non raggiungerebbe il 10% dei voti


E Rutelli, che farà? Certo, la curia sarà stata ben allertata da tempo.



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