Proposta shock. Di Pietro perde la testa: una sola rete a Mediaset


Di Pietro


Magari, viene da rispondere. Ci potrebbe essere da guadagnare, viene da azzardare. Comunque, quell’indisciplinato di ex magistrato datosi alla politica l’ha sparata grossa. Ha proposto nientepopodimenoche un intervento radicale sull’informazione.


Dall’alto del suo blog, Antonio Di Pietro lanciare la proposta di programma di governo dell’Italia dei Valori.


Il post porta il titolo: Grande Biagi, piccola televisione pubblica, e ha, attualmente, 918 commenti tra i più disparati.


La proposta? Una sola televisione pubblica senza pubblicità, pagata dal canone e sottratta all’influenza dei partiti: l’esecuzione della sentenza europea su Europa 7 e lo spostamento di Rete 4 sul satellite; limite di una sola rete per i concessionari privati (un esempio per meglio comprendere? Non è difficile. Si chiama Mediaset); abolizione dei finanziamenti pubblici all’editoria.

Certo, proposte forti.

La Corte europea ha detto che rispetto alla diatriba tra Retequattro e Europa 7 si deve ristabilire la legalità, ridando a Europa 7 quello che è di Europa 7 e trasferendo Retequattro sul satellite. Quindi dico a Berlusconi: se non vuoi rispettare la legge e le sentenze italiane, rispetta almeno quelle europee


Proposta stile e contenuti da Articolo 21. Liberi di. Di Pietro ce l’ha col conflitto di interessi. Su questa materia così come su altre, quali il conflitto di interessi, Italia dei Valori ha sempre espresso posizioni molto ferme e chiare, specifica Massimo Donadi, capogruppo di Idv alla Camera. Siamo per altro consapevoli che tali posizioni dovranno ora essere oggetto di un confronto con il Pd per arrivare a una posizione condivisa che a quel punto sarà anche per noi vincolante.


Il Pd, attraverso Marco Follini, responsabile delle politiche dell’informazione del partito, fa sapere:

La posizione del Pd in materia di informazione è contenuta nei due disegni di legge che giacciono in Parlamento. Il nostro obiettivo è portarli a buon fine. Punto. È ovvio che tutti coloro che saranno candidati sottoscriveranno il programma della coalizione


Fabrizio Cicchitto , come da copione, ha definito invece Di Pietro il braccio armato di Veltroni:

Siamo stati facili profeti. Walter Veltroni usa un buonismo di facciata e utilizza il suo braccio armato, rappresentato da Antonio Di Pietro, per colpire l’avversario politico e annunciare un programma, con conseguenti iniziative di legge, che punta a distruggere Mediaset, cioè la prima azienda televisiva del Paese, con inevitabili e disastrosi effetti sull’occupazione, solo perché di proprietà del leader del Pdl. Questo modo di condurre la campagna elettorale svela tutto l’inganno messo in piedi da Veltroni, che fa finta di andar da solo e poi imbarca i giustizialisti dell’Italia dei Valori


Maurizio Gasparri, fu An, come di consueto, si fa prendere da un coccolone:

Ma la proposta sul nuovo assetto del sistema delle comunicazioni in Italia Di Pietro la fa a titolo personale? E Veltroni, con il quale si è alleato, la condivide e la metterà nel programma del Pd?. E poi: L’ipotesi di Di Pietro creerebbe dei danni non solo a Mediaset, ma soprattutto metterebbe in ginocchio la Rai. Forse Di Pietro non ha tenuto presente che recentemente chi ha avanzato l’idea di eliminare dalla tv pubblica la pubblicità si è poi ritrovato con uno sciopero senza precedenti tanto delle emittenti private quanto di quelle pubbliche

Cara, vecchia, immutabile e per carità immutata Mamma Rai.


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