Primarie USA: Ecco perchè Hillary non vincerà

Ogni elezione, sia questa politica, amministrativa, regionale o qualsiasi altra, viene sempre accompagnata da una campagna elettorale. Quest’ultima oltre a comportare un’ingente spesa per le tasche del candidato (ma come ad esempio in Italia, le tasche sono quelle dei contribuenti), diviene anche il modo di dare visibilità alla propria persona e alla formazione che si guida.

L’importanza di avere visibilità non si ha solo ed esclusivamente in Real Life, ma anche nella Second Life virtuale. Esempio concreto lo si può vedere dall’articolo che vi suggerisco di leggere sulle politiche italiane che trovate qui, su politicalive, con la doppia intervista tra Roberto Fiore e Flavia D’Angeli.

La perfezione in questo ambiente risulta fondamentale, perchè nello stesso momento non bisogna solo convincere i propri elettori a rinnovare la propria fiducia, ma bisogna anche convincere eventuali indecisi a venire dalla propria parte.

Dietro a tutto questo ci sono squadre di strateghi pronti a consigliare il candidato. Squadre che scelgono i posti giusti al momento giusto abbinate agli atteggiamenti corretti e alle parole perfette.

Dall’Italia agli Stati Uniti, in questi giorni impegnate nella campagna elettorale, la differenza è poca. Nel bel paese come nel paese a stelle e strisce i candidati si stanno sforzando di convincere tutti gli indecisi a votarli.

Eppure secondo l’opinione pubblica negli Stati Uniti Hillary non vincerà. E il motivo è semplice, la sua campagna elettorale non è stata all’altezza di quella del senatore Obama.

La Clinton, anche se sarebbe più corretto dire il suo enturage, avrebbe infatti lasciato per la strada diversi conti insoluti di acquisti vari che hanno lasciato i venditori particolarmente insoddisfati, come si può immaginare tra l’altro, costringendo il Clinton’s Team a richiedere un prestito di 5 milioni di dollari.

Non solo questo da segnalare. Questa situazione di insufficienza generalizzata abbinata al fatto che la campagna di Obama si è rivelata assolutamente perfetta, sarà la motivazione per cui la vittoria di Hillary non arriverà.

Ormai tutti se lo aspettano che sarà Obama ad affrontare McCain. Ma chissà che questa situazione da “underdog” non porti nuovo vigore alla Clinton.

Certo siamo alla fase finali, ma ricordiamo che la campagna elettorale si fa giorno per giorno, e seppure ne manchino pochi, per la Clinton i giochi ancora non sono finiti.

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