Primarie USA: Tutti contro Hillary

Sarà capitato anche a voi di trovarvi in una situazione in cui sembra che, nonostante possiate provare a compiere un qualsiasi gesto questo prima o poi verrà rovinato da qualcuno.

Quelle tipiche sensazioni di preveggenza. Quelle che magari, a livello inconscio, ti fanno ricordare che “qualcuno” dall’alto in realtà guida la tua vita e fa in modo che il tuo destino si avveri.

Ormai la povera Hillary vive così. Sa che, qualsiasi mossa tenti di fare questa verrà irrimediabilmente compromessa dal nemico-amico numero uno di un candidato elettorale, ovvero i media.

In molti, a mio parere in modo sbagliato, le danno della visionaria. Un concetto che potrebbe anche essere giustificato dalla continua voglia da parte di Hillary di volere protestare, di volere criticare come il potere mediatico cerchi sempre di darle meno spazio, o di darglielo ampiamente corrotto.

Purtroppo per lei si è ritrovata a dover contrastare il “Media-man” per eccellenza, nonché junior senator dell’Illinois, Barack Obama. Un uomo che è stato in grado di non utilizzare i media come mezzo di comunicazione, ma di divenire egli stesso il mezzo dei media. Quasi a sembrare che fossero i media a cercare lui e non lui ad andare a cercarli.

Anche questa situazione di “odio” mediatico nei suoi confronti hanno costretto la bionda senatrice di New York a sbottare contro i media, che l’hanno sempre troppo dichiarata spacciata prima ancora che fosse ufficialmente “morta”. Così, data la situazione attuale la Clinton sembra voler mostrare, incentivando un voto di protesta alle prossime primarie, quanto queste elezioni democratiche siano state dichiarate finite troppo presto.

Non è facile superare il candidato stimato dai media, perchè qualsiasi servizio, qualsiasi programma possibile, anche il migliore, potrebbe finire con l’essere superato da quello più reclamizzato. Eppure nonostante tutto Hillary continua a combattere. Sono ormai passati un paio di mesi da quando i media, supportati anche dal DNC, hanno invitato la “bionda” ad abbandonare.

La risposta della Clinton non poteva essere che questa:

Ogni volta che in questa campagna elettorale mi avevano dato per spacciata, gli elettori mi hanno rimesso in corsa spedendo un messaggio chiaro. Lo abbiamo visto dopo l’Iowa. Lo abbiamo visto dopo il South Carolina.

E aggiungo io speriamo di vederlo anche alla fine delle sessioni primarie.

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