Primarie USA: La Pennsylvania è Clinton’s Country

Tutti lo sapevano e ciò che già ieri avevo pronosticato si è trasformato in realtà; la Pennsylvania è ufficialmente “Terra di Hillary” che con praticamente il 95% dei seggi scrutinati è in vantaggio di 10 punti (55% contro i 45 di Obama) quindi con un gap abbastanza rassicurante che ci permette di affermare con certezza la sua vittoria,

Non è un mistero, e lo avete notato anche leggendo i miei articoli pre-primaria, che la Pennsylvania sarebbe stata terra di vittoria per Hillary, in compenso tutti si chiedevano invece di quanto avrebbe vinto la senatrice.

10 punti di differenza sono un bel vantaggio per la Clinton, che così riesce ad accaparrarsi una bella fetta di delegati della Pennsylvania. In totale ve ne erano in palio 158. Con i risultati ottenuti, la Clinton ne ha conquistati 28 in più del suo avversario accorciando le distanze da Obama.

Attualmente la sfida tra i due vede ancora il candidato coloured in vantaggio con 1720 delegati contro i 1588 di Hillary. Il distacco, fattosi più esiguo di solo 130 delegati, potrebbe assottigliarsi ancora ulteriormente prima di arrivare definitivamente alla soglia di vittoria per i candidati democratici.

Vi ricordo infatti che per vincere la “poltrona democratica” i candidati devono conquistare 2025 delegati. Una situazione che anziché raffreddarsi si fa sempre più incandescente, aumentando l’interesse per la nuova sessione di primarie, questa volta in Indiana e in North Carolina per il 6 maggio.

E se la lotta tra i due candidati dovesse continuare in questo modo, potrebbero rivelarsi decisivi anche i 18 deputati conquistati da Edwards, così inutili ma così fondamentali in questa fase di gara.

Hillary, una volta ricevuti i primi dati ufficiali, ha commentato con grinta riguardo il risultato, una grinta tipica di chi, dopo un lungo sforzo, ha ottenuto un risultato che nessuno si aspettava, il tipico risultato da under-dog, da sfavorito:

In molti mi hanno contattato e mi hanno chiesto di farmi da parte. Ma gli americani non mollano e non abbandonano, e desiderano un presidente che faccia altrettanto.

E così l’immagine di Hillary si rinforza sempre più. Non faccio mistero di tifare per lei e sono molto contento della sua vittoria in Pennsylvania. Più vedo Obama e più mi sembra un candidato “marionetta”, un candidato incapace di venire al sodo.

Per cui Hillary avanti così, andiamo a conquistarci Indiana e North Carolina e vediamo di vincere anche le primarie. Run Hillary! Run!

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