Primarie USA: Take me Home, Country Roads

Le primarie democratiche ormai le potremmo definire molto più semplicemente le primarie del pareggio. Eppure se nella precedente sessione il pareggio si poteva intendere come una vittoria leggera da parte di Obama questa volta non sembra proprio cosi.

I risultati in Nebraska e in West Virginia infatti hanno visto questa volta la Clinton dominare, ma questa volta non leggermente. Vediamo il motivo.

Se in Nebraska la vittoria è andata a favore del coloured candidate Barack Obama con un 49% a 47%, è in West Virginia che Hillary ha dato il meglio di sé.

Infatti nel paese che John Denver canzonò in quella canzone che ricordava le “Country Roads”, la bionda candidata ha praticamente fatto incetta di voti conquistando un esaltante 67% contro un 26% di Obama e un 7% di Edwadrs.

Un risultato quello ottenuto in questa sessione che ha riavvicinato nuovamente a circa 100 delegati la Clinton che ora si trova a 1775,5 delegati, contro i 1880 di Obama. Il distacco, soprattutto grazie al West Virginia, si è nuovamente ridotto.

Il risultato è là, ad un passo. I 2025 delegati possono essere raggiunti facilmente da Obama, eppure questa vittoria, al di là dei numeri ottenuti è un’importante crocevia per quanto riguarda l’argomento “superdelegati”.

Difficile infatti per la Clinton riuscire a raggiungere il proprio avversario, così Hillary ha intenzione di dimostrare, e naturalmente convincere, ai superdelegati democratici che la migliore candidata del partito sia lei. La conquista, anzi il dominio, del West Virginia è un grosso passo avanti in questa direzione, specie considerando l’elettorato di questo stato.

Infatti in West Virginia l’elettorato di colore è molto esiguo, dimostrando come l’elettorato “bianco” non gradisca un candidato carismatico e giovane come Obama, quanto preferisca il candidato più classico Clinton. Un concetto questo che sarà fondamentale, per i superdelegati, al momento della scelta del candidato democratico alla Casa Bianca.

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