Obama vs McCain: le confessioni di un Clintoniano

Quante volte mi sono ritrovato a scrivere qui, su Politicalive, delle primarie e successivamente delle presidenziali negli Stati Uniti d’America, ma soprattutto quante volte mi sono trovato di fronte al bivio di dover scegliere per chi, superando quella barriera che è la propria tendenza politica, dovrebbe essere il proprio presidente degli USA. Ai miei tempi, durante una primaria molto combattuta nei reparti democratici, mi ritrovai ad appoggiare apertamente Hillary, a mio parere il Vero cambiamento per un paese come gli Stati Uniti.


La sconfitta della Clinton e la conseguente presidenziale tra Obama e McCain, mi ha fatto sentire come quei circa 20 milioni di elettori che, improvvisamente, si sono sentiti senza più una guida e alla disperata ricerca di qualcuno che possa guidarli, senza indugi, in un mondo come quello di oggi. La scelta di molti di loro, come fu anche la mia, sembrò strana, quasi stupida: “Andare contro Obama!”. In fondo gli indecisi vedono Obama come l’uomo cattivo, il malvagio, colui che, in una primaria dove non si sono risparmiati colpi, ha fatto veramente qualsiasi cosa per gettare fango sul nostro candidato.

Passa il tempo e passano i dibattiti, arrivano i vice-candidati, ed ecco che per noi grandi indecisi come una luce pare riaccendersi: Sarah Palin. Chi mai l’avrebbe detto che i repubblicani ci avrebbero ridato la via del cambiamento nuovamente attraverso una donna. La scelta si rivelò giusta, almeno di facciata, ma che si trasformò in un vero e proprio boomerang a causa dell’inadeguatezza della donna che arriva dall’Alaska.

Mentre nel frattempo gli indecisi ascoltavano cosa i due candidati avevano da dire e scoprivano sempre più quanto, sia solo nelle movenze e nel modo di esprimersi, McCain sembra un uomo sbagliato nel posto sbagliato. E cosi, forse più per frustrazione anti-obamiana che per vera e propria decisione, gli indecisi clintoniani, tra cui anche il sottoscritto si sente far parte, decidono di riprendere la via democratica, dopo aver cercato di mettere i paraocchi per di non scegliere l’uomo malvagio.

I sondaggi sono il mezzo migliore per comprendere questo spostamento dei dubbiosi: Obama continua a conquistare punti su punti e a meno di incredibili scivoloni del coloured candidate dovrebbe essere lui a dominare alle presidenziali. Avete letto giusto, dominare non vincere, perché con un avversario che sta dimostrando una tale pochezza, a me sinceramente viene da rimpiangere la primaria di qualche mese fa.

Please Hillary, Come Back!

4 commenti su “Obama vs McCain: le confessioni di un Clintoniano”

  1. Io nutro forti dubbi nei sondaggi. Intanto quando escono le quote Obama X%, McCain Y% è una scemenza colossale. Il sistema elettorale americano se ne infischia di percentuali simili, e credo che tu lo sappia (basti pensare a Bush junior, che vinse pur avendo meno voti in totale).

    Un bel sito che riporta sondaggi in modo corretto è questo: http://presidentforecast.andreamoro.net/

    In breve non fa altro che proiettare previsioni statali sul totale dei collegi, simula l’elezione, verifica il numero di Grandi Elettori ottenuti, infine calcola la probabilità di vittoria di Obama (che al momento è dato al 100%, mentre se dovesse perdere Colorado, Florida, Ohio e Virginia scenderebbe al 87.4%).

    Il problema poi è ancora un altro. L’incognita maggiore è la seguente: durante le elezioni alcuni seggi dichiarano il vincitore mentre in altri Stati si sta ancora votando. Di solito se un candidato sta vincendo a est, a ovest può esserci una risposta degli elettori del partito opposto. Di solito, però, la risposta è lieve. Stavolta, però, secondo me, rientra in gioco l’effetto razzismo. Il vantaggio o lo svantaggio di Obama può o non può richiamare una fetta di persone mosse da una sorta di “indisposizione” al colore. E credo che questi “indisposti” stiano più nel GOP che fra i democratici.

    Insomma, anche se i sondaggi lo danno per vincente sicuro, le cose possono andare storte per Obama, e allora per la tua gioia la Clinton potrebbe tornare in gioco.

    Infine, un eventuale vittoria di McCain sarebbe solamente il segnale di un suicidio del popolo americano. Una donna o un nero, ancorché democratico, sarebbe una svolta per l’intero Paese. La scelta di un ultrasettantenne, il quale dopo aver appoggiato le disastrose politiche di Bush, ora le rinnega, sarebbe un passo indietro disastroso.

    (C’è da dire, però, che in caso di vittoria di McCain c’è una buona possibilità che nel 2012 ci sia il duello Palin-Clinton, due donne alla Casa Bianca O.O).

  2. @Tooby: Premesso che il mio scopo era tutto meno che andare a criticare il sistema elettorale americano. Ora i sondaggi negli States concordo che possono essere interessanti fino ad un certo punto, ma se tu vedi che la popolazione nel giro di 2-3 settimane vedeva i candidati appaiati mentre ora vede Obama in vantaggio di addirittura 10 punti sul suo candidato opposto, comprendi come nonostante il sistema elettorale sia tutta un’altra cosa il coloured candidate goda in effetti di un’ampia fiducia in questo momento. Per il discorso razzismo io credo che, se effettivamente lo si sentirà, questo si potrà riscontrare in quelli che tu, in precedenti commenti, chiamasti “Stati Bigotti”, quegli stati universalmente repubblicani dove la differenza del colore la fa forse un po’ più da padrone. Io sinceramente credo che vincerà Obama, vista la situazione e visto soprattutto come il mondo, in questo momento sta andando. Mi è dispiaciuto il modo in cui sia stata trattata la Clinton, ma credo che vederla come Vice-Pres probabilmente sarebbe andato stretto anche a lei.

  3. Caro Clintoniano, le presidenziali USA mi appassionano nonostante i candidati si somiglino sempre tanto(tendenza anche italiana)….ovvio che tifo obama anche se il piano sanitario è meno progredito di quello Clinton(hilary) o che appoggi il biocarbuarante(in questo caso più a detsra di MC CAin)….il fatto è che i presidente usa nn conta nulla!!!!Prigioniero deio suoi finanziatori: Clinton(marito) voleva fare la sanità pubblica, ma apradosso americano l’uomo più potente del mondo nn riesce a fare una cosa che in europa è data per scontata….
    Fatte queste premesse….credo che invece vincerà Palin…nn mc cain ma la palin…quello che tu chiami un boomerang è secondo me la carta vincente: il vecchio veterano maschilista irascibile…fa presa su un folto pubblico fscistizzato da questi 8 anni di presidenza bush…ma il macho nn vuole un vecchio….cosa è che sollettica i sentimenti dell americano medio(america profonda,nn new york o california) la vice sexy, porno mamma(ora nonna) che sembra una pubblicità per camministi…l’avete in mente la donna nuda su un pneumatico???la stessa cosa l’ex miss alasca con fucile in mano!!!rappresenta tutte le contraddizioni degli usa: DIO PATRIAE FAMIGLIA, ma ha l’amante la figlia nubile incinta..il figlio con problemi di tossicodipendenza che va in Iraq…..ma voi credete che si voti l’esperienza????…l’Italia ne è una prova
    nella speranza di sbagliarmi ci sentiamo dopo il 4 novembre…sperando di doverti fare delle scuse

  4. @Cohiba: Innanzitutto ti saluto perchè era già da un po’che non ti si vedeva da queste parti. Per quanto riguarda invece la discussione Presidenziale, a mio parere la questione “Sorpresa Palin” sia ormai caduta. L’ho ribadito spesso nei miei articoli, “questa presidenziale è e rimarrà una presidenziale basata sugli eventi”. Entro il 4 novembre dubito che la situazione finanziaria si assesterà stabilmente, ma si rimarrà con la spada di Damocle piazzata sulla testa dei mercati. Anzi, a mio parere sarà proprio l’elezione americana a dare il via ad un possibile rilancio. Per cui, a meno di attacchi terroristici che ovviamente spero non avvengano mai più, la situazione della coppia McCain – Palin è abbastanza negativa. Magari i risultati mi smentiranno, ma a mio parere sarà cosi.

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