Siamo tutti Pro-Obama. Anzi no!

Pochi giorni fa si assisteva ad una corsa Pro-Obama senza precedenti. I leader mondiali sembravano fare a gara, specie in casa nostra, che Barack Obama lo avevano scoperto loro, in questa o in quella occasione, quasi a volersi prendere le vittorie di un partito, democratico, che nel suo paese invece non riuscì a portare a casa molto.

Addirittura lo stesso sfidante, dopo la sconfitta, si è messo a lodarne le qualità, quasi ad appoggiarlo, aumentando ancor di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, il partito Pro-Obama. Fortunatamente, dopo meno di una settimana, arrivano le prime avvisaglie che qualche bastian-contrario esiste ancora. Naturalmente direzione estremo oriente.

Nasce così, ovviamente non ufficialmente, il comitato Anti-Obama, leader al momento attuale, Ali Larijani, ovvero il neo-presidente iraniano che si è schierato contro Barack a causa della diversa veduta riguardo il nucleare in Iran. “Stessa politica erronea del passato” il commento di Larijani, non che loro, invece, abbiano dato il buon esempio.

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Quante volte mi sono ritrovato a scrivere qui, su Politicalive, delle primarie e successivamente delle presidenziali negli Stati Uniti d’America, ma soprattutto quante volte mi sono trovato di fronte al bivio di dover scegliere per chi, superando quella barriera che è la propria tendenza politica, dovrebbe essere il proprio presidente degli USA. Ai miei tempi, durante una primaria molto combattuta nei reparti democratici, mi ritrovai ad appoggiare apertamente Hillary, a mio parere il Vero cambiamento per un paese come gli Stati Uniti.

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Media-man sente la vittoria in tasca. Lo si vede e lo si nota osservandolo in questi giorni dopo essere riuscito a strappare l’ennesima e decisiva vittoria che, con molta probabilità, gli permetterà di divenire in candidato democratico alle presidenziali.

Purtroppo per Obama però la vittoria che è riuscito a conquistare, almeno ipoteticamente, non è quella della guerra, ma solo quella di una battaglia.

Una guerra che Barack dovrà affrontare con più grinta e che i suoi avversari hanno deciso di combattere su un campo molto pericoloso, ovvero Internet.