Pd, “la prossima volta vinceremo”

Il Partito Democratico: “la prossima volta vinceremo”. Coro unanime di applausi in Parlamento per la riuscitissima battuta. L’ho sempre detto che sono dei simpatici umoristi.

Walter Veltroni (chi?) redivivo. Si muove, si smuove, nell’estremo tentativo di uscire da un’impasse imbarazzante che ha minato l’identità stessa di qualcosa che, così, non c’è mai stato. Walter Veltroni (sempre lui) annuncia oggi tre giorni di mobilitazione contro la crisi, insieme a un nuovo Viaggio in Italia (si vede che Johann Wolfgang Goethe – e chi per lui – gli è proprio piaciuto), attraverso le province italiane. Non solo – qe qui c’è il culmine: di dice certissimo che

Vinceremo le prossime elezioni, quando esse siano

Immagino speri che siano parecchio più in là nel tempo. Lunga vita al Governo, quasi…

Il Pd è morto, viva il Pd! Walter Veltroni (?) e il suo Vice (da leggersi all’americana, “vais”) Dario Franceschini, provano a fomentare il partito, che avrà, dicono, lunga lunghissima vita. Sembra Silvio Berlusconi quando si mette a spronare i consumatori e a dire spendete spendete spendete, anche se non avete un centesimo in tasca, voi spendete ché senò porta male. Il Pd non se la passa bene: i sondaggi lo affossano – e la maggioranza non perde occasione per ricordarlo ai più – e litigano litigano litigano.

I sondaggi: non sono proprio così disastrosi. In fondo si tratta sempre di punti di vista. Il Partito Democratico, negli ultimi 15 giorni, è passato dal 25 al 25,8. Dite che un +0.8% è comunque una miseria? Lo è, ma al loft hanno comunque trattenuto a stento la gioia: è la prima volta da novembre che il partito interrompe il costante calo registrato prima.

E buttiamola sull’ottimismo allora.

Giacché, Uolter ci tiene a dire basta polemiche interne. Mica è roba da poco il progetto del Partito Democratico, anzi: è valido e insostituibile.

Mi viene inspiegabilmente in testa la canzone di Celentano e Mina: Semplici e un pò banali, io direi quasi prevedibili e sempre uguali… Il grande piano di contrattacco alla crisi (non quella globale, ma quella del Pd), ecco la tre giorni anticrisi, dal 14 al 16 febbraio. Brainstorming in salsa democratica per produrre finalmente proposte concrete targate Loft, dal sussidio unico di disoccupazione alla lotta alla precarietà. E poi il viaggio in Italia di cui sopra di Uolter da venerdì.

Infine, siccome siamo in fase di ristrutturazione, solo l’ottimismo non può bastare. Veltroni decide di accompagnarlo con una sana dose di negatività diffusa. Gufando sugli avversari:

Le elezioni non sono un banco di prova per il progetto del Pd, che vive comunque. Certo lo sono per tutta la classe dirigente del partito, a patto però che tutti quanti abbiano veramente voglia di vincere le elezioni e non remino contro

E l’avversario in oggetto non è il solito Silvio. Sono Massimo D’Alema e Franco Marini.

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