Pd, l’ombra di Veltroni su Bersani

Che la questione delle alleanze dovesse tenere banco nel Pd più della linea programmatica volta a definirne connotati e contenuti, alla minoranza interna al partito non andava bene. Portavoce del malumore era stato nei giorni scorsi Walter Veltroni che, in particolare dopo la notizia che Oliviero Diliberto e Paolo Ferrero sarebbero stati arruolati nei democratici in cambio (si è vociferato) di un appoggio al segretario nel corso delle prossime primarie che andranno a individuare il candidato Premier da fronteggiare a Berlusconi, aveva invocato una riunione del coordinamento nazionale.

A fare il punto rispetto a quel che accade in ambito democratico, è oggi Giorgio Tonini – braccio destro dell’ex sindaco di Roma – che sceglie affaritaliani.it per esternare il proprio punto di vista. Bersani out? Richiesta mai avanzata: “Non lo abbiamo mai messo in discussione, ha vinto il congresso con la mobilitazione di tutti i nostri iscritti e di tre milioni di elettori. Noi abbiamo lanciato un’allarme rispetto a una deriva perché si discuteva solo di geometrie ed alleanze. Se il Pd non fa il Pd, è normale il calo di consensi riportato nei sondaggi (che danno il partito tra il 25% e il 26%, ndr). Gli italiani non vogliono sapere con chi ci alleeremo ma se siamo capaci di fare le riforme che il Centrodestra non ha fatto: è da qui che dobbiamo partire,da un progetto forte“.

Neppure il tema delle candidature interne – a detta di Tonini – merita particolare risalto perchè ogni decisione deve essere funzionale al progetto, che ha priorità su tutto. Tuttavia, alla rosa dei nomi sventagliata dal portale, l’intervenuto dichiara: “Bersani è il segretario che ha vinto le primarie. E’ il candidato naturale ma come lui stesso dice sarà deciso al momento opportuno. Ora abbiamo un altro problema prioritario ovvero elaborare un proposta convincente. Se Veltroni si candida? Vedremo, non è il momento di lanciare o bocciare candidature“. Eppure, la sensazione è proprio che Veltroni abbia cominciato a fertilizzare il terreno.

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