Primarie USA: John Edwards, l’ago della bilancia

Il 6 maggio si avvicina a vista d’occhio. Un martedì. Una giornata che potrebbe essere il giorno dell’apocalisse per Hillary, oppure il giorno del terrore per Obama. Quello di cui siamo certi però è che, quasi sicuramente, sarà il John Edwards day.

Sto osservando la vostra espressione colpita da stupore, con un grande punto di domanda posto sopra la vostra testa e con una questione che vi ronza per la testa, ovvero “Edwards chi?”

I più sportivi potrebbero scambiarlo per Colin Edwards, grande corridore in motocicletta attualmente a cavallo di una Yamaha “privata” in MotoGP, oppure con Johnatan Edwards, altro grande atleta britannico già campione e primatista nel salto triplo. In realtà non stiamo parlando di nessuno di questi, ed ecco quindi il vostro punto di domanda farsi sempre più grande.

Legge 189 del 30 luglio 2002, ovvero la Bossi-Fini

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L’economia globalizzata e l’apertura delle frontiere europee hanno suggerito in questi anni a molti stati un cambiamento rispetto alla tradizionale prospettiva sul fenomeno dell’immigrazione. In Italia, dopo decenni di sbarchi di immigrati principalmente africani, calamitati sulle coste meridionali italiane dalla centralità nel bacino del Mediterraneo, negli ultimi anni il nostro paese ha conosciuto una nuova forma di immigrazione, quella di origine europea e cinese. Ma se di quella cinese, a dire il vero, non sembra importare a nessuno, i nodi vengono al pettine quando si tratta di analizzare i flussi dall’est, come nel caso della Romania ed Albania.
L’ingresso nell’Europa che conta della Romania poi ha fatto letteralmente andare in tilt il sistema. Lo stravolgimento della stratificazione sociale che sta colpendo l’Europa occidentale ha reso maggiormente appetibile la nostra, come altre nazioni, per quelle popolazioni economicamente arretrate e quindi maggiormente disposte a sacrificarsi in mestieri sempre meno svolti dai nostri connazionali. Come dire, se da una parte c’è un’offerta di immigrazione, dall’altra c’è di sicuro anche una domanda.
In questo contesto caratterizzato da questi elementi geografici e “sociali”, è necessario dunque disporre di una normativa in grado di definire con chiarezza quali debbano essere i criteri per regolare tali flussi migratori, senza per questo creare quel clima di contrasto sociale e di intolleranza, spesso camuffamento della xenofobia. In Italia con la cosiddetta Bossi-Fini – dal nome di primi firmatari della legge – del 2002 si è inteso dare un giro di vite nella disciplina, definendola in modo a molti apparso come più restrittivo rispetto alla Turco-Napolitano, del 1998, che l’aveva preceduta.
Ma in cosa consiste la Bossi-Fini?

Le difficili relazioni tra Italia e Libia: Il figlio di Gheddafi pone il veto su Calderoli

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La “questione” Calderoli nasce nel Febbraio 2006, quando l’allora Ministro delle Riforme, durante un intervista televisiva indossò una maglietta con su disegnata una vignetta anti-islamica, questa cosa scatenò l’ira del mondo islamico. In particolare in Libia, dei manifestanti dimostrarono di fronte la sede consolare italiana nella città di Bengasi e durante gli scontri con le forze dell’ordine, morirono 11 persone, la situazione allora imbarazzante provocò le dimissioni del Ministro Calderoli.
Oggi con la vittoria alle politiche del centro destra e con la candidatura di Calderoli nell’esecutivo, il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Saif Al Islam, dichiara che questa eventualità porterebbe a “conseguenze catastrofiche” nelle relazioni tra i due paesi. Il mondo politico italiano in maniera “bipartisan” si è stretto intorno all’esponente leghista.
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Primarie USA: Sei democratico? Vai ad elemosinare

Come tutti ben sanno, la ricchezza rende felici, purtroppo però rende felici solo chi la possiede. Tutti gli altri, quelli che stanno bene ma si ritrovano magari a dover frasi i conti in tasca per poter permettersi una pizza in più al mese o per riuscire ad arrivare a fine mese con abbastanza soldi, devono solo stare a guardare con un costante senso di invidia.

E’sempre stato così e sempre lo sarà. Eppure la vita di tutti noi cittadini non è l’unico campo in cui la ricchezza ha una così elevata importanza.

Lo sanno bene quelli del Democratic National Comittee, brutalmente tradotto come il comitato nazionale democratico (o DNC in sigla), che facendosi i conti in tasca per controllare come proseguire la propria campagna elettorale, ha scoperto qualcosa di sensazionale.

Legge 40 del 19 febbraio 2004, ovvero la legge sulla procreazione assistita

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Da alcuni giorni sono scoppiate feroci polemiche per quello che da più parti è stato considerato un colpo di mano a “camere sciolte” da parte del ministro della salute uscente, Livia Turco. Pietra dello scandalo è ancora una volta la famigerata legge 40 del 19 febbraio 2004, in materia di procreazione medicalmente assistita. La legge, approvata durante il precedente governo Berlusconi ha fissato in modo più restrittivo che in altri paesi europei i termini per potere accedere al protocollo pubblico per la fecondazione assistita, vietando espressamente quella cosiddetta eterologa. Sul punto chiarirò più avanti; al momento limitiamoci ai fatti recenti.
La fredda cronaca di quanto consumatosi nei giorni scorsi è riassumibile in poche righe: la ministra Turco, chiamata a rinnovare le linee guida per l’applicazione della legge – la “verifica” triennale è resa necessaria dalla continua evoluzione della ricerca scientifica in materia – ha emanato le nuove direttive, pubblicate in Gazzetta Ufficiale. Le innovazioni inserite nel testo recepiscono due sentenze del Consiglio Superiore di Sanità, organo consultivo del Ministero della Salute, che avevano “bocciato” le direttive inizialmente previste dalla legge, così come lo stesso risultato la legge aveva raccolto presso i tre tribunali amministrativi chiamati a pronunciarsi sulla legittimità di tali indicazioni iniziali.
Il menzionato colpo di mano della ministra – a detta dei suoi contraddittori – starebbe nell’aver forzato eccessivamente nell’interpretazione della legge, mutandone “profondamente il significato”. Stando a quanto si è capito – a proposito di interpretazioni – le nuove direttive aprirebbero alle possibilità di effettuare la diagnosi preimpianto, altro nodo politico della questione, ed anche di questo parleremo più avanti.
Dunque, cosa è la legge 40? E cosa prevede?

Un film per una serata: The Hunting Party

Pare strano scrivere di un film su un blog di politica. Eppure per me, che sono un grande appassionato della pellicola cinematografica, viene quasi necessario dovervi consigliare, soprattutto per comprendere al meglio una situazione vicina a noi, “The Hunting Party”.

Il film, che vede come protagonisti principali Richard Gere e Terrence Howard, riprende la storia vera, raccolta nell’articolo pubblicato sulla rivista Esquire, dal titolo “What I did on my summer vacation” (tradotto “Quello che ho fatto nelle mie vacanze estive”). Per chiunque fosse interessato alla storia in lingua originale e all’articolo integrale pubblicato su Esquire vi lascio il link:

What I did on my summer vacation

Primarie USA: Quella dannata notte nell’Iowa

Povera Hillary. Più passano i giorni e più i rimorsi aumentano. Quella dannata notte in Iowa deve essere stata lunghissima. Senza riuscire a dormire, senza riuscire a capacitarsi di quello che effettivamente è successo.

Sono passati ormai 4 mesi da quella tragica “sessione” in Iowa che ha visto un risultato per la “Real American” Hillary veramente umiliante; un terzo posto.

Esattamente. Avete capito proprio bene, ma probabilmente ve lo ricorderete anche altrettanto bene. In quella sessione di primarie, appunto in Iowa, vi erano ancora tantissimi candidati sia in uno schieramento che nell’altro. Così in Iowa, non solo vinse Barack Obama, ma addirittura la Clinton venne superata da Edwards, successivamente scomparso dal banco dei candidati anche perchè incapace di tenere il ritmo di questi due cavalli da corsa.

RSS Awareness Day: iscrivetevi al feed!

Oggi è il Primo Maggio ed è, naturalmente, la festa dei lavoratori. Forse non tutti sanno che oggi è anche l’RSS Day, ovvero il giorno dedicato al popolare formato per la distribuzione dei contenuti web. In occasione di questa particolare “festività” vi invitiamo ad iscrivervi al feed di PoliticaLive. In questo modo avrete sempre sott’occhio le ultime novità dal mondo della Politica. Se ancora non conoscete il funzionamento dei feed RSS vi invito a scoprirlo attraverso il video che trovate dopo il salto o consultando la relativa voce su Wikipedia.

Il Capo dei Capi 2.0

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La risposta ai provocatori murales raffiguranti il boss Matteo Messina Denaro in stile Andy Warhol non dice tutto della situazione sociale del sud Italia, ma quasi. Pochi giorni dopo la diffusione della notizia – e delle immagini multicolori – dell'”apparizione” di disegni dell’erede di Bernardo Provenzano su alcuni muri della città di Palermo, quegli stessi muri, di quella stessa città, hanno cominciato ad ospitare alcuni poster con la celeberrima fotografia dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a colloquio durante una conferenza, accompagnata dalla scritta “Nel vostro ricordo per arrestare tutti i latitanti”.
La scelta dei due magistrati martiri, la cui storia è emblematica dell’impegno che gli uomini possono portare avanti nella lotta alla criminalità organizzata, è obbligata. A tutt’oggi, sono loro – unitamente agli uomini che con loro hanno perso la vita per la stessa causa – i simboli dell’antimafia in Italia. Giusto. L’iniziativa altamente simbolica portata avanti dall’associazione Contromafia, promotrice dei “contromurales”, è lodevole, però…
Però, riuscite ad immaginare se al brand del boss fosse stato accostato il nome, la faccia, una foto di un giudice impegnato nella lotta alla mafia oggi?

Primarie USA: Quello che i repubblicani pensano

Ne ho parlato spesso negli articoli degli ultimi giorni, la lotta democratica sta completamente spaccando a metà l’opinione pubblica a stelle e strisce, dividendo gli elettori democratici non più tra sostenitori di Obama e di Hillary, quanto tra quelli che pensano che potrebbe vincere Obama e quelli che pensano che alla fine la spunterà la Clinton.

Così dopo una campagna elettorale italiana, dove si sono tartassati gli elettori con tutte le storie sul voto utile e affini, ecco che negli Stati Uniti, senza aver bisogno di suggerimenti dall’alto, hanno compreso quanto un voto possa essere utile. Lo è perchè anche un solo punto percentuale può risultare decisivo nel computo dei delegati.

Questo è il pensiero democratico, naturalmente condizionato dal fatto che la gara è ancora aperta, anzi ancora più aperta, specie dopo il colpaccio, seppur previsto, della Clinton in Pennsylvania che ha ridotto ulteriormente lo svantaggio.

Gianfranco Fini, nuovo Presidente della Camera

Dopo il comunista, l’ex comunista, ecco l’ex fascista.

Come i miei predecessori Violante e Bertinotti sono anch’io un uomo di parte, fortemente convinto della bontà dei valori che hanno ispirato il mio impegno politico, ma in questo importante incarico istituzionale mi impegnerò per il rigoroso rispetto della parità dei diritti di tutti i parlamentari

C’erano una volta due politici. Forse gli ultimi due politici di razza che l’Italia abbia avuto. Un destino parallelo, questo quanto ho sempre visto in loro. Un declino quasi contemporaneo, dalle ideologie alle istituzioni. Oggi il leader di An è il primo esponente della destra postfascista a ricoprire la terza carica dello Stato.

Primarie USA: Everybody Hates Obama

Nella giornata di ieri vi ho illustrato come, nello stato dell’Indiana, Hillary Rodham Clinton si sia presa un bel vantaggio conquistandosi il sostegno di Evin Bayh. Ma come già ieri vi ho annunciato le primarie, il 6 maggio, non si svolgeranno solo ed esclusivamente in Indiana, ma anche in North Carolina.

E come per magia, ecco che dopo il sostegno di Bayh annunciato nella giornata di ieri, arriva oggi il sostegno del governatore del North Carolina, Mike Easley.

Ovviamente un sostegno “a parole” quale può essere definito quello di Mike Easley, non è un punto di certezza assoluta per la Clinton. Però se si considera che a livello locale Mr.Easley detiene la maggior parte dei consensi, ecco che un suo spostamento verso lo schieramento Clinton potrebbe portare dei voti decisivi per la candidata in rosa.

Un fantasma si aggira per il loft. E’ il fantasma del Pd

Veltroni Fassino
I palazzi del potere. Un luogo strano. La foto è della sottoscritta, e oltre che prenderne il copyright, ne prendo il merito. Era lì. Il quadro perfetto di un’Italia che non c’è, non c’è mai stata, non è stata capace di esserci e per ora, decisamente, non ci sarà. Era impossibile lasciarsela sfuggire. Un dovere morale. Una necessità estetica, oltre che simbolica.
Guardandomi in versione Giapponese alla Camera in gita, impertinente moschino inutile, il Secco Fassino cosa avrà pensato? Avrà pensato? Cosa starà dicendo Walter Veltroni in questo preciso istante di storia? Erano in un angolo. Mentre la Camera era in festa, il Transatlatico era attraversato da Gianni Alemanno trionfante, deputati vecchi e nuovi si scambiavano mail e numeri di telefono e si raccontavano la propria storia. Studiandosi. Social networking, socializing, ho sentito dire da alcuni di loro. Al via, ufficiale, la XVI Legislatura – abbiamo persino il nuovo presidente del Senato, Schifani. Per l’incoronazione di Fini alla Camera e di un ex missimo alla terza carica più alta dello Stato, appuntamento a domani.

La cimice, il corvo e la Fata Morgana

Dalle coste di Calabria e Sicilia è possibile, in particolari condizioni atmosferiche, apprezzare un fenomeno ottico definito Fata Morgana. Guardando l’orizzonte nelle giornate di grande caldo estivo si ha la sensazione che i due lembi di terra si tocchino, “annullando” temporaneamente la visione dell’acqua. Ciò è dovuto ad uno scherzo della luce che, rifrangendosi a causa dell’umidità in molteplici strati dell’atmosfera genera questa sorta di miraggio.
E’ di questi giorni la notizia del ritrovamento di una cimice in una delle stanze della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. La stanza in questione è quella usata abitualmente dal pm Nicola Gratteri per svolgere i suoi interrogatori. Gratteri – titolare tra l’altro delle inchieste sulla strage di Duisburg nonchè sui presunti brogli sul voto estero che vedono coinvolto anche il senatore Sergio De Gregorio – è stato dunque ascoltato segretamente. Spiato.
La natura della cimice ha fatto concludere agli investigatori che lo spione è all’interno del Palazzo di giustizia: la ricezione del segnale infatti consente l’ascolto ad un massimo di venti metri di raggio dal punto in cui è stato posizionato il congegno. Le lettere anonime poi, che da qualche giorno stanno circolando sulle scrivanie di alcuni magistrati reggini la dicono lunga della delicatezza della situazione della giustizia in Calabria.
Alzi la mano chi non ha pensato al Palazzo di giustizia di Palermo di fine anni ottanta apprendendo ciò che sta succedendo negli uffici della Procura della Repubblica di Reggio Calabria in questi giorni.