Berlusconi doveva proprio essere invitato. Dalla velocità con cui gli è stato procurato il “biglietto” per palesarsi al Quirinale in occasione del discorso d’insediamento del nuovo Presidente della Repubblica, sembrava proprio che il leader di Forza Italia non potesse mancare. E in fatti non è mancato né lui né il suo show. Peccato che sia la barzelletta che gli insulti a Rosi Bindi siano stati di cattivo gusto.
Prime notizie riguardo i nuovi LEA del Servizio Sanitario Nazionale
Il ministero della Salute annuncia la pubblicazione del documento con i nuovi servizi e le nuove prestazioni che dovranno essere assicurati ai cittadini, che saranno a totale carico dello Stato, oppure che saranno erogati dietro il pagamento di un ticket. L’investimento pubblico nella riforma dei LEA deve essere analizzato adesso dalla Regioni.
A Disneyland arriva un’epidemia di morbillo, perché?
In California i casi di morbillo sono già a decine e sembra che tutti i bambini si siano ammalati dopo la visita a Disneyland. Alcuni osservatori, prendendo nota di questa epidemia di morbillo in nuce, attribuiscono la responsabilità ai genitori che non fanno vaccinare i figli e al loro movimento anti-vaccini che sta prendendo piede anche il Italia.
Per Ignazio Marino i Cinque Stelle sono come i mafiosi
Ignazio Marino, durante il suo mandato, è stato coinvolto, o meglio travolto, dallo scandalo di Mafia Capitale e con tutte le accuse che gli sono piovute addosso, ha deciso di cercare un capro espiatorio non troppo distante dal entourage e se l’è presa con i colleghi pentastellati del Comune, accomunandoli ai mafiosi. Ecco la sequela di dichiarazioni.
Greta e Vanessa tra responsabilità, solidarietà e interessi economici
Sul caso delle due cooperanti, Greta e Vanessa, ci sarà ancora molto da discutere, anche e soprattutto a causa del riscatto milionario che è stato pagato dal nostro Governo per farle tornare a casa. Le ragazze che non facevano parte di un’ONG o di una ONLUS hanno chiesto scusa per la tensione creata intorno al loro caso ma hanno ribadito di non avere responsabilità.
L’Assessore alla Regione Veneto e la strage del Charlie Hebdo
Si sa che il Veneto quanto a spirito d’integrazione non brilla. Si sa anche che dopo la strage del Charlie Hebdo, moltissimi politici, proprio come i cittadini sui social e in rete, hanno sentito l’esigenza di schierarsi, di trovare una posizione rispetto a quello che è successo, con la condanna assoluta degli assalitori. L’assessore veneto all’istruzione è andato oltre.
Il poco praticato #JeSuisAhmed per capire la strage del Charlie Hebdo
Lo slogan #JeSuisCharlie è stato coniato per caso da un designer francese che in modo originale e semplice, voleva esprimere la sua solidarietà per i colleghi uccisi che lavoravano al Charlie Hebdo. Oggi si usa questo slogan per schierarsi dalla parte dei laici promotori indefessi della libertà di espressione (i JeSuisCharlie) o dalla parte dei credenti offesi dalle vignette del Charlie Hebdo (i JeNeSuisPasCharlie).
Attentato alla redazione del Charlie Hebdo, morte 12 persone (foto)
Secondo le ricostruzioni, un commando formato da 2-3 persone, urlando “Hallah u Akbar” – che vuol dire Dio è grande – hanno fatto irruzione nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo uccidendo 12 persone, tra cui anche il direttore Charbonnier conosciuto come Charb. La rivista aveva parlato con ironia anche dei terroristi islamici. Parigi è sotto choc.
Napolitano nel discorso di fine anno annuncia le dimissioni
Erano attese e sono arrivate: le notizie sulle dimissioni di Napolitano. Il Presidente della Repubblica aveva accettato un secondo mandato con l’intento di non concludere il settennato ma dare continuità al discorso politico. Adesso che la trama politica è imbastita, il Presidente della Repubblica vuole dimettersi e si rivolge al suo successore.
I sondaggi elettorali di fine anno: PD al 37%, MS5 al 19
Il partito di Renzi conserva il primo posto tra i partiti del nostro Paese con il 37%. Un’evidenza che viene fuori dai dati di 10 istituti demoscopici. Il margine guadagnato nei confronti del Movimeno Cinque Stelle è ancora più ampio visto che il movimento di Grillo si ferma al 19%. Più distante c’è Forza Italia con il 14%, nonostante la Lega sia cresciuta moltissimo.
Confermate le dimissioni di Napolitano il 14 gennaio
Il Quirinale non ha ancora confermato la data delle dimissioni ma qualche giornalista audace, dopo l’incontro tra Renzi e Napolitano sostiene che le dimissioni dell’attuale Presidente della Repubblica non saranno dopo il 14 gennaio 2015. Ancora pochi giorni e dovrebbe arrivare anche la conferma del Capo dello Stato.
Napolitano vicino alla fine del suo mandato
Il Presidente della Repubblica, ormai, siede su una sedia che scotta e infatti durante la presentazione degli auguri al corpo diplomatico in Quirinale, spiega con parole molto semplici e forti al tempo stesso che il suo mandato sta per finire. È arrivato quindi il momento di tirare le somme e fare delle considerazioni sul suo secondo mandato così difficile.
Fields of Apartheid: perchè boicottare Israele?
Manifestare è un nostro diritto ma non lo è più quando diventa un mezzo creato ad hoc per ostacolare la costruzione di quel futuro di pace che in molti – per fortuna – ancora sognano, auspicano e vogliono in Israele: non è difficile capire quello di cui sto parlando, ossia della protesta che alcuni attivisti hanno messo in atto all’aeroporto di Fiumicino in occasione della mostra “Israele si presenta”. Purtroppo in un certo senso ci si aspettava una cosa simile visto che da qualche mese sono nate diverse iniziative e siti contro la presenza di Israele ad Expo 2015 e chi non conosce bene i fatti, chi vuole solo distorcere la realtà e trasmettere un messaggio assolutamente falso è arrivato a creare lo slogan “Fields of Apartheid” in contrapposizione a quanto ideato e pensato da Israele per l’expo ossia “Fields of Tomorrow”: vale la pena ricordare come la differenza tra i due è netta e chiara.
Marò, Gentiloni richiama l’ambasciatore italiano in India
Al fine di rispettare i diritti umani era stata chiesta la scarcerazione dei due fucilieri italiani ma il caso Marò è una miccia sempre pronta ad esplodere e ancora una volta c’è tensione tra l’Italia e l’India. Il ministro Gentiloni parla dell’irritazione del governo e spiega come si comporterà lo stato italiano a riguardo.