Report, manicomi e porte girevoli

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Appuntamento oggi a Report, il programma condotto da Milena Gabanelli su RaiTre la domenica sera. La puntata di oggi si intitola PORTE GIREVOLI.

Ecco la sinossi della puntata che porta oggi la firma di Sabrina Giannini.

Sono passati trent’anni dall’abolizione dei manicomi e dall’entrata in vigore della legge 180 che doveva restituire diritti civili e dignità alle persone affette da malattie mentali, prevenire e curare adeguatamente i loro disturbi. Ma alle nobili intenzioni non sempre sono seguiti i fatti. Gli interessi nel campo dell’assistenza e l’impostazione della legge 180 non hanno consentito un’adeguata applicazione delle norme che puntavano sostanzialmente alla riabilitazione e al reinserimento nella società della persona affetta da malattia mentale.

Vendola vs Ferrero dall’Annunziata

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La sinistra “comunista” – o quel che ne rimane – si incontra oggi a In 1/2 h, il programma di Lucia Annunziata in onda su RaiTre. Nichi Vendola e Paolo Ferrero ospiti.

Accordo Chrysler-Fiat: l’accordo preoccupa Ferrero, ma non per l’azienda Fiat, quanto per gli operai della Fiat. Perché la produzione italiana dimuinirà, e potrebbe essere deleterio per gli operai italiani di Termini Imerese e delle altre fabbriche. Anche per Nichi Vendola potrebbe non essere solo rose. L’Happy End è ancora tutto da scoprire, e non bisogna fermarsi ai titoloni dei giornali che celebrano Marchionne.

Nichi Vendola parla dello sciopero. Il fondamento della crisi economica che viviamo è nell’idea che la ricchezza si possa produrre con la finanza e non con il lavoro, e questo è molto pericoloso. Deve ritornare l’attenzione sul lavoro reale. C’è un tallone d’Achille nell’accordo Chrysler-Fiat, chiede l’Annunziata? Bisognerebbe conoscere tutte le carte, risponde il Presidente della Regione Puglia. Carte che non si conoscono. E la crisi: è fatta di annunci di dramma e poi di ripresa.

Veronica Lario Berlusconi chiede il divorzio!

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Veronica Lario conferma: divorzio.

Chiudo il sipario sulla mia vita coniugale

Il matrimonio con Silvio Berlusconi era stato celebrato nel 1990. Una rottura da anni vociferata, rincorsa, inseguita e dimenticata, che dopo quasi 30 anni diventerà forse effettiva. Odio, amore e soprattutto tre figli: Barbara, Eleonora e Luigi.

La strada del mio matrimonio è segnata non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni

Aveva detto in passato Veronica Lario. Che non ha perdonato le ultime veline e velinate, vere o presunte, del marito premier. Una fama che era giunta perfino al famosissimo Huffington Post, con un articolo ceh si concludeva emblematicamente su Mara Carfagna. Staremo a vedere cosa questo divorzio vorrà dire in termini politici – soprattutto in Italia, privato e gossip la fanno da padrone.

Libertà di stampa, Italia declassata

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Libertà di stampa, ci risiamo. Freedom House si è risvegliata, e ha dato il responso che in molti si aspettavano. L’Italia è semi-libera, secondo l’annuale rapporto dell’organizzazione fondata da Eleanor Roosevelt. E’ l’unico paese europeo.

Maurizio Gasparri, presidente del gruppo del Pdl al Senato, ha avuto recentemente modo di affermare:

E’ sbagliato dire che un Paese come l’Italia non è libero, come è dimostrato dal fatto che il primo partito del Paese si chiama Popolo della Libertà

Determinate logiche sono ferree, a modo loro. Il rapporto annuale di Freedom House declassa il nostro Paese, mandandolo giù in classifica, e segnalando che il mondo della libertà di informazione sta attraversando comunque un brutto momento a livello globale. 195 Paesi esaminati, e l’Italia è 73esima.

Primo Maggio sì, ma senza bandiere

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Il Primo Maggio è di nuovo qui. E oggi Cgil, Cisl e Uil, di nuovo insieme, lasciano da parte polemiche e divisioni almeno per un giorno, e vanno all’Aquila. I leader dei sindacati passano la giornata di oggi, la Festa del lavoratori, tra gli sfollati, nelle tende, tra i terremotati d’Abruzzo. Una manifestazione sobria, necessariamente.

Il presidente della Repubblica Napolitano, nel suo discorso in occasione della consegna al Quirinale delle stelle al merito del lavoro – anche per l’Abruzzo – ha parlato di morti sul lavoro.

Referendum, il sì di Berlusconi e la sbiancata della Lega

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In quanto dichiarato dal Premier non c’è nulla di strano. E’ perfettamente logico. Silvio, uomo che, nelle parole della moglie Veronica Lario, ha ormai le velleità di Napoleone, (e, nelle parole di qualcun’altra, anche “papi“, di questi tempi), ha avuto modo di spiegare la sua posizione in merito alle tanto agognate consultazioni referendarie.

Sì certo. La risposta è ovvia. Dà un premio di maggioranza al partito più forte e vi sembra che io possa votare no?

Non è mica masochista, lui. E noi tutti? La risposta, che potrebbe anche essere gradita dai promotori del referendum, lo sarà certo un po’ meno da quella Lega cui questo Referendum proprio non va giù. Referendum che nun s’ha da fare, e che comunque il partito di Bossi ha osteggiato fin da principio, impedendo di fatto il suo accormapamento in un election day con le Europee che tanto avrebbe fatto risparmiare al paese. Un referendum che dà il premio di maggioranza al primo partito… Carolina Lusanna, Lega, appunto, ieri a Ballarò tuonava: La democrazia ha i suoi costi!

Berlusconi, il premier papi

dire_15655420_270401Il vaticano non ha nulla a che vedere con Berlusconi, almeno per stavolta. Noemi Letizia è una bella napoletana, diciottenne e biondissima. Come molte altre ragazze sta tentando di diventare una velina. Pensate, è già gossippina in una sconosciuta TV locale. Letizia sarebbe una normale “sbarbina televisiva” in erba, per dirla con mio nonno, se non fosse per l’amicizia speciale che lega la sua famiglia al premier Berlusconi, che lei addirittura chiama “papi, il mio secondo papi”.

Porta a Porta, la Liberazione ritrovata

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Bruno Vespa on air. Eccoci qui. Anche stasera Porta a Porta. E perché mai farsi scappare l’occasione della Liberazione? Ospite Dario Franceschini, Segretario del Partito Democratico. E la sua sfida a distanza con il Premier, Silvio Berlusconi. E il suo viaggio – che non durerà solo per il periodo di campagna elettorale, assicura – sui treni che usano gli italiani.

Partigiani vs Repubblichini. La Resistenza, ha detto Silvio Berlusconi nel suo discorso a Onna, è momento fondante della nostra storia, come il Risorgimento. Non ha fatto neppure polemiche sulla Costituzione – miglior compromesso possibile – che però mancò un obiettivo: il compromesso. Franceschini sottoscriverebbe il discorso peer intero?

Le iene, i quotidiani e i parlamentari

Il servizio risale alla prima puntata delle Iene nel 2006. Ma vale sempre la pena. Da Wikipedia

Nelson Mandela (Qunu, 18 luglio 1918) è un politico sudafricano, primo Presidente del Sudafrica dopo la fine dell’apartheid, e Premio Nobel per la Pace.

L’apartheid (“Separazione” in lingua afrikaans) era la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica nel dopoguerra e rimasta in vigore fino al 1994. L’apartheid fu applicato dal governo sudafricano anche alla Namibia, fino al 1990 amministrata dal Sudafrica.

Se il G8 va a L’Aquila

G8 a L’Aquila. Si risparmiano 220 milioni di euro (anche per far dimenticare il referendum, in fondo), e si fa giacché anche una gran bella figura. Londra, Washington, Berlino e la Ue tutta hanno detto sì. Un’idea che piace insomma.

E’ un gesto simbolico forte. Facciamo affidamento sui partner italiani perché creino le condizioni logistiche per un vertice di successo

Parola dell’Unione Europea. Silvio, insomma, ci ha azzeccato anche questa volta. C’è qualcuno, però, che non è del tutto convinto della bontà dell’intenzione della sortita in oggetto. Qualcuno sospetta. Si tratta di quel che resta dell’opposizione.

Ultimo tango a Parigi

Parigini e romani sono sempre andati d’accordo. C’è un treno per l’Europa che il Pd sta mandando in giro e che ha portato oggi il primo incidente diplomatico, nel corso della sua tappa francese. Fino ad oggi. Il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, ha citato, in effetti i buoni rapporti passati: con le giunte di Francesco Rutelli e di Walter Veltroni.

Difficilmente potrò avere gli stessi buoni rapporti anche con l’attuale sindaco Gianni Alemanno, un sindaco che ha fatto il suo esordio in Campidoglio accolto dai saluti fascisti

Sostiene Tabucchi

Antonio Tabucchi ama il Portogallo e Fernando Pessoa.

sentì invece una grande nostalgia, di cosa non saprebbe dirlo, ma era una grande nostalgia di una vita passata e di una vita futura, sostiene Pereira

Il Dottor Cardoso e la confederazione di anime. Monteiro Rossi. Oggi una web radio.

Sostiene Pereira, e con lui Tabucchi: In Italia c’è un controllo dell’informazione come in nessun altro paese europeo. Per i giornalisti è arrivato il momento di far sapere all’Europa quello che succede qui, chiedendo un’udienza urgente alla Commissione europea. E se i padroni del vapore non hanno gli estremi per una denuncia di diffamazione contro le notizie fornite da Santoro, la Federazione della Stampa dovrebbe denunciare alla magistratura la commissione di Vigilanza Rai per abuso di potere

L’Aquila, il telegramma del Sindaco

Aiuto. Avevano già chiesto aiuto da L’Aquila. Il mezzo è quello che nell’immaginario vediamo come tipico delle comunicazioni urgenti e cariche di gravità. Il telegramma. Oggetto: richiesta di dichiarazione di “stato d’emergenza” per la città dell’Aquila, resa necessaria dalla concomitante segnalazione dello sciame sismico in corso, e di gravi lesioni ad edifici pubblici e privati.

Cinque giorni prima del Grande Terremoto, il Comune dell’Aquila ha inviato un telegramma di richiesta di aiuto e di accorato allarme a:

1. Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Protezione civile

2. Governatore della Regione Gianni Chiodi

3. Assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati

4. Prefettura dell’Aquila.

G20, se “i ministri stavano al cesso”

Ma qualche tg ha dato questa notizia? Se lo chiedono nei commenti al video su YouTube. Parrebbe di no, fatta eccezione per La7. Se avete altre versioni del fatto, accomodatevi.

Il Premier – come potete vedere ed ascoltare:

In compenso i ministri stavano al cesso

Giulio Tremonti prova a combattere il gelo così calato ricominciando subito a parlare per distogliere l’attenzione da quanto appena proferito da Silvio Berlusconi. Che però, non contento, prosegue, rivolgendosi ad una giornalista Rai:

Cosa scrivi? Guarda che le riunioni per viale Mazzini le facciamo a casa mia