Le opposizioni bocciano la proposta di accordo del premier. Berlusconi: “Irresponsabili”

Foto: AP/LaPresse

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una lettera inviata al Corriere del Sera, aveva oggi lanciato la proposta di un accordo con le opposizioni per affrontare principalmente i temi economici e fare insieme “un piano per le crescita”, ma le opposizioni hanno bocciato compattamente tale proposta. Il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, spiega: “Noi nel ruolo che abbiamo siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità,. ma lui deve fare un passo indietro e togliere dall’ imbarazzo se stesso e il Paese”. Dello stesso tenore anche le parole del vicesegretario del PD, Enrico Letta, che afferma: “Ora il confronto sulle riforme noi lo vogliamo ma o con un nuovo premier di centrodestra, oppure con Berlusconi ma in campagna elettorale”.
Anche il Terzo Polo chiude il dialogo, con Pierferdinando Casini dell’ UDC che dichiara: “Chi sta al governo fa, non scrive sui giornali”, mentre Francesco Rutelli dell’ API definisce la proposta del premier “un inganno” e per Adolfo Urso, di Fli, il Cavaliere è “poco credibile e molto confuso”. Della stessa opinione anche l’ IDV, mentre, per  Nichi Vendola, l’ accordo proposto dal premier “è patetico e tardivo”.

Berlusconi, vedendo che il suo appello non ha avuto seguito, è quindi partito al contrattacco, criticando gli “atteggiamenti insolenti e irresponsabili di una parte delle opposizioni di fronte all’ unica proposta seria in campo per rilanciare l’ economia e la società italiana”, anche se , ha aggiunto, “il governo e la maggioranza faranno comunque la loro parte”.  Stavolta, l’ attacco viene sferratto sui temi economici, al centro della sua lettera, e quindi il Cavaliere se la prende con quello che definisce “il partito dell’ imposta patrimoniale e dell’ ipotetica pubblica sul patrimonio immobiliare”, che, dice, “non deve prevalere”, e che, aggiunge, “riceverà un primo, decisivo colpo con il varo dei decreti sul federalismo fiscale“. Parole dure anche nei confronti del “terzo polo” centrista, che viene definito ” l’ ultimo nucleo organizzato di politicanti incapaci di vedere oltre la frontiera della Prima Repubblica”.  Inoltre, il premier ha annunciato la convocazione degli Stati Generali dell’ economia per la fine di febbraio, e la sua intenzione di riformare “in senso liberalizzatore” l’ articolo 41 della Costituzione riguardante la libera iniziativa economica.
La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, invece, che circa una settimana fa, ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, aveva criticato il governo per il suo “immobilismo” degli ultimi mesi, questa volta, reputa “positivo che si parli di crescita e si facciano cose per la crescita”.
La proposta lanciata ieri da Massimo D’ Alema, dal quotidiano “La repubblica”, di un ‘ “alleanza costituente” fra tutti i partiti di opposizione per mandare a casa Berlusconi, alleanza da mantenere anche in caso di elezioni anticipate, riceve invece l’ apprezzamento di Casini, ma viene respinta sia dal finiano Bocchino che dal leader di SEL Nichi Vendola.

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