Libia, ucciso uno dei figli di Gheddafi [AGGIORNAMENTO]

Foto: Ap/LaPresse

Uno dei figli di Muammar Gheddafi è rimasto ucciso in uno dei Raid della Nato questa notte nella città di Zitlen. Khamis è rimasto ucciso in uno dei raid nato a 150 km da Tripoli nella città di Zitlen obiettivo dei ribelli di Misurata. I ribelli in queste ore sono costretti a ritirarsi nella periferia della città in quanto le truppe di Gheddafi avanzano macinando terreno ogni giorno.

Sono 32 le persone che hanno perso la vita complessivamente in questo ultimo colpo della Nato. Diverse esplosioni hanno scosso la capitale della Liba in questa notte. Secondo la tv libica sono stati colpiti “siti civili e militari” a Khellat Al-Ferjasn, “bersaglio dei raid dell’aggressore colonialista crociato”.

Khamis era il figlio minore di Gheddafi, nato nel maggio nel 1983 è laureato all’accademia militare di Tripoli. Khamis era comandate della 32/a Brigata, la più temuta dai ribelli. Gli insorti definivano Khamis come “il macellaio”. Khamis era stato già dato per morto lo scorso marzo, quando i jet della nato colpirono i carri armati della 32/a brigata quella da lui comandata, i quali marciavano verso Bengasi.

Se questa uccisione fosse confermata, sarebbe il secondo figlio di Gheddafi a rimanere ucciso dai raid della Nato. Il primo è Saif al-Arab morto lo scorso maggio insieme ad altri tre nipoti del rais nell’ennesimo raid della Nato, come annunciato dal regime di Tripoli.

 

AGGIORNAMENTO ORE 12:52: La NATO conferma il bombardamento della notte su Zitlen ma non conferma l’uccisione del figlio di Muammar Gheddafi, la quale ancora resta un mistero.

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