Liberi i due ostaggi delle Farc. L’annuncio di Chavez


Chavez


Mantiene la parola, il presidente venezuelano Hugo Chavez. I due ostaggi che i guerriglieri avevano concordato di liberare e consegnare a Chavez, infatti, sono finalmente liberi. Il Presidente ha dichiarato di aver già avuto modo di parlare con Clara Rojas, amica personale e segretaria di Ingrid Betancourt, e con l’ex parlamentare Consuelo Perdomo Gonzales.


Lo aveva dichiarato alla stampa: una notizia che a Chavez sarebbe arrivata dal Ministro dell’Interno venezuelano Rodriguez Chacin. Rivelazione poi confermata dalla Croce rossa internazionale, in una nota ufficiale: Sono nelle nostre mani. Siamo molto felici e contenti. La prossima fase è la partenza degli elicotteri nelle prossime ore dal luogo del rilascio, ha detto Barbara Hintermann, portavoce del comitato internazionale della Croce Rossa. E Chavez, la cui immagine, opinabile o meno, è però molto umana, ha annunciato: Ho appena parlato con Clara e Consuelo. Pare che le condizioni fisiche delle due donne siano buone: la conferma arriva anche dal ministro dell’Interno Ramon Rodriguez Chacin.


Un evento annunciato, per quanto, da più parti, pochi ci facessero effettivamente affidamento. Si era cominciato a parlare seriamente della liberazione di Clara Rojas e di Consuelo Gonzalez il 18 dicembe scorso, ma poi, nel periodo tra Natale e Capodanno, qualcosa era andato storto. Sarà stato anche a causa dell’organizzazione esagerata del momento che aveva voluto il presidente del Venezuela. Preso dall’appeal emotivo della faccenda, aveva coinvolto persino Oliver Stone. Ma poi, qualcosa non è andato per il verso giusto, con buona pace del suddetto regista ma soprattutto degli ostaggi.


Le FARC-EP, e cioè Fuerzas Armadas Rivolucionarias de Colombia – Ejercito del Pueblo, in italiano corrente Forze armate rivoluzionarie colombiane – Esercito del Popolo, tengono in ostaggio Clara Rojas dal 23 febbraio del 2002. La donna è stata sequestrata insieme alla sua amica Ingrid Betancourt. Il destino delle due donne, però, ha preso strade diverse: vennero separate fin dalle prime settimane di prigionia. Da allora, sono state collocate in zone differenti e sconosciute della Colombia, senza avere reciprocamente notizia alcuna. Durante la prigionia, la Rojas ha avuto un figlio con un guerrigliero, il piccolo Emmanuel.


Gli sviluppi di queste ore, giocoforza, fanno rinascere la speranza di riuscire a liberare anche gli altri ostaggi in mano alla guerriglia dal 2002. Si cerca dunque, ora più di prima, una soluzione possibile per la situazione della Betancourt e per gli altri cinquanta ancora in mano alle Farc. Un processo delicato e difficile, dato che le posizioni delle parti in causa – il governo di Bogotà e i guerriglieri – appaiono tuttora inconciliabili. Le richieste della guerriglia sono molte: un’ampia zona smilitarizzata, che corrisponde ai municipi di Pradera e Florida. Il governo, dal canto suo, è disposto alla cessione di un’area assai più piccola, e che soprattutto dovrebbe essere supervisionata dalla Chiesa.


Le Farc sono oggi l’organizzazione guerrigliera più longeva di tutta l’America latina: il loro ointento è quello di essere riconosciute come parte belligerante nel conflitto colombiano. Un riconoscimento negato dal presidente coolombiano Alvaro Uribe: Sono i nazisti della Colombia. Stati Uniti e Unione Europea li hanno catalogati come organizzazione terroristica.

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