Il Nobel per la Pace scatena una guerra

Ascoltando i telegiornali in questi giorni oltre naturalmente ai diversi segnali di allarmismo che passano a destra e sinistra allo scopo, credo unico, di mettere terrore psicologico ai cittadini, che nella loro comprensibile ignoranza vanno dove mamma tv gli dice di andare, si nota come dal Nord Europa, arrivino le notizie riguardanti l’assegnazione dei premi più importanti per le personalità nei diversi settori della scienza, dell’arte e della dialettica: il Premio Nobel.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 07 luglio 2008

Ore 00:37. Siamo alla vigilia del vertice del G8 e le preoccupazioni, nonché i pensieri ovviamente, dell’opinione pubblica si fanno sentire e mettono pressione sui “grandi” della Terra che avranno l’arduo compito di non deludere le aspettative. Tutto questo mentre in Inghilterra, a Wimbledon, King Federer lascia la corona al nuovo “re” Rafa Nadal.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 04 luglio 2008

Ore 00:12. Nel giorno dell’Indipendenza americana mi ritrovo a scrivere dopo aver passato a casa una serata con la speranza di guardarmi uno “Speciale Matrix” su Canale 5, dove il premier avrebbe dovuto dire la sua. Alla fine, con il rifiuto di apparire di Berlusconi, ho ripiegato mestamente su Good Bye Lenin. Avrò fatto bene?

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 03 luglio 2008

Ore 01:16. Sono passate circa tre ore quando, viaggiando in macchina, dalla mia radio usciva una notizia che mai avrei pensato di sentire. Qui su politicalive ne abbiamo parlato spesso, ma mai avrei pensato che la liberazione di Ingrid Betancourt sarebbe arrivata, e ancora di più senza la necessità di sparare un colpo. Un bel gesto quello dell’esercito colombiano che libera la giornalista dalle FARC, liberando anche altri 3 ostaggi americani.

Farc: The road to Betancourt

So già che cosa starete pensando in questo momento. “Basta coi soliti titoli in inglese siamo italiani”! Avete ragione. In effetti scrivo molto in inglese in quanto mi capita spesso di seguire programmi in lingua originale (inglese o giapponese, ma in quest’ultimo caso sottotitolato) e quindi di “imitare” le frasi in lingua originale per riproporle a voi. Cercherò di impegnarmi e metterne qualcuno in italiano ogni tanto.

In effetti per essere coerenti con l’argomento FARC e Betancourt dovremmo scrivere un articolo in lingua spagnola, però attualmente le mie conoscenze di spagnolo sono troppo di base e farei solo figuracce.

Comunque è ufficiale, il presidente venezuelano Hugo Chavez (ve lo ricordate quello piccolino di fianco a Naomi Campbell nemmeno un mese fa) ha in preparazione una squadra di esponenti politici con un unico obiettivo: la liberazione di Ingrid Betancourt. Sono mesi ormai che si parla di lei. Tra l’altro ultimamente sono trapelate anche delle informazioni, pervenute da Luis Eladio Perez uno degli ostaggi liberati dalle FARC, secondo cui la Betancourt sarebbe gravemente malate e richiederebbe cure.

Liberi i due ostaggi delle Farc. L’annuncio di Chavez

Chavez
Mantiene la parola, il presidente venezuelano Hugo Chavez. I due ostaggi che i guerriglieri avevano concordato di liberare e consegnare a Chavez, infatti, sono finalmente liberi. Il Presidente ha dichiarato di aver già avuto modo di parlare con Clara Rojas, amica personale e segretaria di Ingrid Betancourt, e con l’ex parlamentare Consuelo Perdomo Gonzales.
Lo aveva dichiarato alla stampa: una notizia che a Chavez sarebbe arrivata dal Ministro dell’Interno venezuelano Rodriguez Chacin. Rivelazione poi confermata dalla Croce rossa internazionale, in una nota ufficiale: Sono nelle nostre mani. Siamo molto felici e contenti. La prossima fase è la partenza degli elicotteri nelle prossime ore dal luogo del rilascio, ha detto Barbara Hintermann, portavoce del comitato internazionale della Croce Rossa. E Chavez, la cui immagine, opinabile o meno, è però molto umana, ha annunciato: Ho appena parlato con Clara e Consuelo. Pare che le condizioni fisiche delle due donne siano buone: la conferma arriva anche dal ministro dell’Interno Ramon Rodriguez Chacin.