Elezioni: in Venezuela vince Chavez

Si è votato per le nazionali in Venezuela: dalle urne arriva una importante conferma per il Partido socialista Unido de Venezuela (Psuv) del presidente Hugo Chavez. Su un totale di 165 seggi, al partito del “bolivariano” vengono per ora assegnati 92 deputati, mentre l’opposizione della Mesa de unidad democratica (Mud, una sorta di alleanza tra più voci della minoranza) si attesta sui 59.

Cari connazionali – commentava Chavez su Twitter appena dopo la ricezione della notizia resa nota dal Consiglio nazionale elettorale di Caracas – abbiamo ottenuto una solida vittoria“. Restano ancora da assegnare 11 seggi, per i quali occorrerà attendere la conta definitiva delle schede.

L’andamento delle elezioni, in ogni caso, soddisfa anche l’opposizione. Ramon Avelado, portavoce del Mud, dichiara: “Non è possibile che il paese abbia un sistema di scrutinio automatizzato, con una tecnologia avanzata, e che non siano ancora stati forniti tutti i dati sull’esito delle elezioni. Tuttavia, il voto rende palese il fatto che abbia vinto il Venezuela che vuole un Parlamento pluralista e che lo ha scelto, nonostante la perversione del sistema elettorale“.

L’affluenza è stata del 66.45%, l’Asamblea Popular di Caracas (l’equivalente del nostro Parlamento) farà posto anche a Biagio Pillieri e Josè Sanchez Mazuco. I due, fino a ieri in carcere e definiti dalle opposizioni “prigionieri politici” sono stati eletti e godranno da subito dell’immunità parlamentare. In replica alle accuse di eccessivo centralismo, infine, Chavez replica a muso duro: “Ogni voto sarà rispettato, in Venezuala c’è forse un eccesso di democrazia“.

L’analisi lineare è ch, stavolta, la vittoria di Chavez, pur essendo evidente, non sia di dimensioni imponenti: il Presidente, infatti, non raggiunge i due terzi dei seggi, frazione vincolante per poter esercitare la funzione legislativa senza passare attraverso il voto del Parlamento. Il riferimento del popolo – i voti di Chavez si concentrano nella fascia di popolazione meno abbienta – si trova di fronte a uno scenario nuovo: quello in cui rapportarsi con la minoranza diventa necessario.

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