Gelmini dall’Annunziata

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Oggi a In 1/2 ora ospite di Lucia Annunziata il ministro della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Stella Gelmini. Si parte da Rosarno, collegando il dramma di questi giorni al provvedimento annunciato del tetto al 30% di studenti stranieri delle classi.

LA. Quali sono le domande che la politica di deve porre al merito?

MSG. Il perché di questa situazione. La magistratura sta indagando e quello è un territorio dove c’è molta criminalità. Ma c’è stata anche una sottovalutazione del problema dell’immigrazione. C’è stato un eccesso di buonismo, e le vittime di questo buonismo sono proprio gli immigrati.

LA. Di chi è la responsabilità di questo buonismo? Del governo?

MSG. Non solo dello Stato, ma anche degli enti locali. E di una parte della sinistra che ritiene che l’accoglienza a un numero indefinito di immigrati porti integrazione. Non è con la demagogia che si aiutano gli immigrati.

LA. La sinistra sarà anche buonista, ma l’attuale governo, negli ultii dieci anni, ha governato per otto. Dove fissa lei le responsabilità?

MSG. Attribuire al govero, in carica da 20 mesi, è ingeneroso Rispetto al governo precedente il governo Berlusconi e il ministro Maroni hanno affrontato senza demagogia il problema dell’immigrazione.

LA. Le ho preparato un piccolo regalo. Nel suo settore si dice spessissimo che i cercvelli sono in fuga. In questa storia sono venuti fuori il nome e il lavoro di un giovane scrittore che, un anno fa, ha scritto un libro che si chiama “Gli africani salveranno Rosarno”. Si chiama Antonello Mangano.

Antonello Mangano in collegamento.

LA. Che cosa ti ha fatto scrivere un anno fa questo libro, cosa hai visto che noi non abbiamo visto?

AM. L’anno scorso, a dicembre, c’è stata una rivolta analoga da parte degli immigrati. Questa volta è stata più violenta, e quindi se n’è parlato.

LA. Perché quest’anno è stato più violento?

AM. Perché lo scorso anno le persone che si sono ribellate hanno chiesto sicurezza Quella che il governo ha sempre sbandierato. Ieri ho visto proteggere, da parte di polizia e delle forze dell’ordine, proteggere gli immigrati dagli italiani.

LA. Chi sono questi italiani? Camorristi, cittadini disperati?

AM. Al sud ci sono tantissime zone in cui la violenza è dominante. La gente non se ne accorge. Si è visto in questi giorni quello che succede solo perché sono arrivate le telecamere. Ma succede da anni. Ne parliamo solo perché gli africani si sono ribellati: per molti italiani questo è strano, sembra quasi necessario rassegnarsi a uesta violenza. C’è una cosa che non è chiaro: questa è gente che viene qui e lavora. E serve. Ora sono stati mandati via: chi raccoglierà le arance? Marciranno. Questo il governo non può non saperlo. Questo delirio è stato creato da leggi razziste, dalla Lega.

LA. Vorresti un presidio di polizia sul territorio in questo momento?

AM. Dipende cosa si intende. Se si devono applicare leggi paradossali… Un poliziotto cosa deve fare? Ieri, quali leggi ha applicato?

LA. Ministro, che ne dice di questa testimonianza?

MSG. Rispetto la posizione di questo intellettuale, ma non sono assolutamente d’accordo. L’Italia non è razzista. Nessuno mette in discussione che gli immigrati siano utili e svolgano un lavoro necessario. Ma è giusto che vivano in queste condizioni? Il territorio non è in grado di offrire i servizi indispensabili.

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