Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti tra proclami e polemiche

governo lettaE’ stato approvato il decreto che sancisce l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Il governo Letta si era impegnato in tal senso e oggi è arrivata la conferma, ma non mancano le critiche. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta su Twitter ha affermato: “Avevo promesso ad aprile l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti entro l’anno. L’ho confermato mercoledì. Ora in consiglio dei ministri manteniamo la promessa”. Il Consiglio dei Ministri ha quindi discusso del decreto che poi Palazzo Chigi ha confermato.
Nella conferenza stampa, Enrico Letta ha detto che il decreto: “Introduce l’obbligo della certificazione esterna dei bilanci dei partiti politici. Il problema è stata l’opacità, ci sarà un meccanismo molto stringente che impedirà gli scandali degli anni scorsi. Il testo votato oggi è quello del ddl approvato dalla Camera. Con qualcosa in più”.
Certificazione esterna dei bilanci quindi e fine del finanziamento pubblico ai partiti. Questi, però, potranno avere finanziamenti privati e su questo c’è da chiarire alcune cose.
Il Vicepresidente del Consiglio Angelino Alfano si mostra soddisfatto ed ha affermato: “Abbiamo mantenuto la promessa, il decreto serve per far entrare immediatamente in vigore la legge”.
Rispetto al finanziamento privato, i partiti potranno contare sul 2 per mille e i cittadini potranno scegliere liberamente a chi riservare i soldi.
Si diceva di critiche. Le reazioni polemiche arrivano da Beppe Grillo che da sempre propone l’eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti. Il leader del Movimento 5 Stelle su Twitter ha detto: “Basta con le chiacchere enricoletta. Restituisci ORA 45 milioni di euro di rimborsi elettorali del Pd a iniziare da quelli di luglio. #Bastaunafirma”. E poi: “Per rinunciare ai finanziamenti pubblici è sufficiente non prenderli come ha fatto il M5S. Il decreto legge di Letta è l’ennesima presa per il culo”.
Sempre su Twitter si fa sentire anche Antonio Di Pietro che ha affermato: “Finanziamento ai partiti abolito per decreto? Prima di cantare vittoria aspettiamo di vedere il testo. Di fregature ne abbiamo prese troppe finora”. E poi Altero Matteoli di Forza Italia: “Il governo Letta la presenta come una conquista, io penso invece che l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sia un grave errore che inciderà profondamente ed in negativo sulla qualità della nostra democrazia.

Il Presidente Napolitano favorevole alla riforma del Senato

giorgio napolitanoDue giorni fa Matteo Renzi è diventato segretario del Pd dopo avere ottenuto il 68% alle primarie. Nel suo discorso, Renzi ha parlato di tante cose tra cui la possibile abolizione del Senato in quanto l’esistenza di due Camere è più un intralcio che un’utilità per il Paese, per la sua politica e per fare le leggi.
Oggi il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parla della questione delle riforme istituzionali su cui si è sempre mostrato interessato. In un convegno su innovazione, ricerca e salute al Senato, Napolitano ha affermato di essere favorevole a una possibile modifica del Senato per rendere il parlamento più efficiente. Il Presidente della Repubblica ha detto: “Sono convinto che sia possibile tagliare le ridondanze e qualificare in modo nuovo ed essenziale il Senato”.
Giorgio Napolitano ha portato l’esempio della Francia, dove il Senato è stato riformato senza polemiche ma con il contributo dei senatori stessi.
Il Presidente ha poi parlato delle polemiche che riguardano la politica italiana sempre più spesso. Il Capo dello Stato ha invitato i politici a svolgere il dibattito sui problemi reali del Paese concentrandosi sulle riflessioni e sullo scambio di opinioni. Il riferimento è alle polemiche anche quando non ci sono elezioni in vista. A tal proposito il Presidente ha affermato che: “il frastuono delle polemiche politiche e così dannatamente sempre elettorali anche quando non ci sono elezioni dietro l’angolo per quanto sia di moda invocarle in ogni momento”. Per Napolitano l’Italia vive  un clima che non è di fiducia ed è necessario reagire soprattutto pensando ai giovani.

La squadra di Renzi per la segreteria del Pd e le rassicurazioni al governo

primariepdIl nuovo segretario del Pd Matteo Renzi si presenta a Roma il giorno dopo il successo alle primarie accompagnato dal segretario uscente Guglielmo Epifani. E Renzi non perde tempo comunicando la sua squadra per la segreteria. Per l’occasione fotografi e giornalisti schierati hanno accolto Renzi come una star.
Ieri, quindi, il nuovo segretario ha comunicato i nomi dei nuovi responsabili che sono formati da sette donne e cinque uomini con molti che hanno meno di quaranta anni. Il coordinatore della segreteria sarà Luca Lotti, il responsabile economico Filippo Taddei, Stefano Bonaccini si occuperà di enti locali, Davide Faraone di welfare e scuola,Francesco Nicodemo di comunicazione, Maria Elena Boschi delle riforme, Marianna Madia del lavoro, Federica Mogherini di Europa, Debora Serracchiani delle infrastrutture, Chiara Braga di ambiente, Alessia Morani di giustizia, Pina Picierno di legalità e sud e Lorenzo Guerini sarà il portavoce della segreteria.
Nella coinferenza stampa Renzi, oltre a presentare la sua squadra, ha tenuto a dire che l’unità del partito non è a rischio. Il nuovo segretario del Pd ha affermato: “Ieri 2,9 milioni di persone si sono espresse, oggi ci sarà un primo momento di dialogo tra la segreteria del Pd e i gruppi parlamentari, e poi discuteremo dei singoli temi, non sono preoccupato per i rapporti con i gruppi. Non ci sono potenziali rischi per l’unità del partito, bisogna lavorare insieme”.
C’è un certo interesse per quello che questa elezione può significare per il governo Letta, ma anche qui Renzi è tranquillizzante affermando non c’è nessuna ipotesi di ritiro della fiducia e che è arrivato il momento di fare le cose concrete necessarie al Paese.

Il discorso di Renzi tra orgoglio e futuro

renzi-pdIl 68% dei votanti ha scelto Matteo Renzi come nuovo segretario del Pd. Una percentuale che non lascia adito a dubbi e che ha escluso il ricorso al secondo turno. Una percentuale è una vittoria che nelle parole di Renzi di ieri sera, dopo il risultato, mostrano orgoglio e voglia di impegnarsi per il futuro.Renzi assicura che il suo impegno sarà ancora maggiore, che cambierà molte cose e che l’ora del cambiamento e del rinnovamento della classe politica è arrivata.

Letta scommette sulla durata del governo

enrico lettaDurante l’ultima intervista rilasciata alla Bbc, il premier Enrico Letta si è detto fiducioso circa la durata del governo da lui guidato, nonostante oggi prenda il via la discussione della decadenza di Berlusconi da parte della giunta per le elezioni del Senato, sulla base della legge Severino. Intanto, Berlusconi propone il ricorso alla Corte Europea: per Angelino Alfano, questo gesto dimostrerebbe che “il caso è tutt’altro che chiuso”.

Renzi scuote il Pd: è giunto il suo turno?

renzi30Sul palco della festa del Partito Democratico di Bosco Albergati, in provincia di Modena, il sindaco di Firenze Matteo Renzi rompe il (breve) silenzio degli ultimi giorni e torna a fare il punto sullo stato di salute del suo partito, del governo e dell’Italia. “Caro Letta” – attacca l’aspirante guida del Pd – “niente alibi, il governo dura se fa le cose”: un’anticamera della conferma della crisi del governo, cui fa seguito una nuova presa disposizione su Silvio Berlusconi.

Occupazione giovanile prima priorità del governo Letta

enrico lettaÈ l’occupazione giovanile la prima grande priorità del governo Letta, recentemente reduce dal lancio del nuovo “decreto del fare”, il pacchetto sviluppo approntato per intervenire proattivamente su fisco, edilizia, famiglie e imprese. Un decreto, quello “del fare”, salutato positivamente dalle forze politiche della maggioranza, con il premier Silvio Berlusconi che si è detto ottimista sul futuro dell’esecutivo guidato dal “rivale” del Pd.

Renzi vuole taglio Irpef

renziBocciatura con riserva per la sospensione dell’Imu, promozione anticipata per un eventuale taglio delle aliquote Irpef. Sono queste le principali considerazioni formulate dal sindaco di Firenze ed esponente del Partito Democratico, Matteo Renzi, a un recente incontro alla radio. Non sono mancate le critiche al proprio partito: secondo Renzi, la sospensione del pagamento della rata Imu di giugno è stata una cambiale pagata nei confronti del Pdl.

Governo Letta tra contrari e favorevoli

enrico lettaIl presidente del Consiglio incaricato, Enrico Letta, sta avviando le consultazioni che potrebbero (o dovrebbero) condurlo a formare il nuovo esecutivo a larghissima maggioranza. Nonostante i buoni propositi, non mancano tuttavia i primi ostacoli che il futuro premier dovrà cercare di aggirare nel brevissimo termine, come i primi distinguo all’interno del Pdl.

Posizione Renzi su Presidente della Repubblica

renziIl sindaco di Firenze Matteo Renzi, sempre più al centro delle cronache politiche delle ultime settimane, ha bocciato due colleghi Pd candidati (potenziali) al Quirinale: Franco Marini e Anna Finocchiaro. Una bocciatura piuttosto sonora, che rappresenta una ulteriore spaccatura all’interno del Partito Democratico, e che apre numerose nuove aree di interpretazione su quanto potrebbe ora accadere nel movimento guidato da Pier Luigi Bersani.

Renzi contro tutti

matteo renziIl sindaco di Firenze Matteo Renzi è uscito definitivamente allo scoperto, aprendo una grave spaccatura all’interno del Partito Democratico. L’impressione è tuttavia che quella di Renzi sia stata la tradizionale goccia in grado di far traboccare il vaso, visto e considerato che le tensioni all’interno dei democratici erano già esplose nel corso delle ultime settimane, con possibilità di scissione che sembrano essere sempre meno improbabili.

Governissimo, governo di minoranza o elezioni anticipate?

Nelle ultime ore si stanno profilando tre diverse ipotesi di risoluzione dello stallo politico in cui è caduta l’Italia da oltre un mese: l’idea di un governissimo Pd – Pdl, l’alternativo governo di minoranza che sarebbe sponsorizzato principalmente dalla sua parte in causa fondamentale (il segretario Pd, Pier Luigi Bersani), le elezioni anticipate.  Ma quale sarà l’evoluzione politica che prenderà piede nei prossimi giorni, terminato il lavoro del “comitato dei saggi”?

Accordo Pd – Pdl per Palazzo Chigi e Quirinale?

Nelle ultime ore si sta facendo meno improbabile (ma non facilmente realizzabile) un accordo tra Pd e Pdl per poter trovare un uomo giusto al Quirinale. Intervenuto ad una trasmissione Rai, il segretario del Popolo delle Libertà Angelino Alfano ha infatti affermato che – se si vuole fornire all’Italia un senso dell’unità – “la presidenza della Repubblica deve andare a un uomo del centrodestra. Non abbiamo malattie e crediamo che, dopo tre presidenti di sinistra, i moderati meritino un rappresentante al Quirinale”.

Renzi parteciperà alla direzione PD

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha affermato che parteciperà alla direzione del partito, in programma per domani. La riunione sarà seguita da tante persone online, visto e considerato che verrà trasmessa in diretta streaming sul web. L’obiettivo è quello di formare un governo di minoranza: obiettivo molto arduo, che tuttavia potrebbe non essere irragiungibile.