Renzi vuole taglio Irpef

renziBocciatura con riserva per la sospensione dell’Imu, promozione anticipata per un eventuale taglio delle aliquote Irpef. Sono queste le principali considerazioni formulate dal sindaco di Firenze ed esponente del Partito Democratico, Matteo Renzi, a un recente incontro alla radio. Non sono mancate le critiche al proprio partito: secondo Renzi, la sospensione del pagamento della rata Imu di giugno è stata una cambiale pagata nei confronti del Pdl.

Parlando ai microfoni di Radio 24, Renzi ha detto che “il fatto di essere intervenuti sull’Imu è naturalmente una cambiale che si paga all’accordo con Berlusconi (…) “Io credo che sia giusto abbassare le tasse, ma mi piacerebbe capire da dove partire. Noi a Firenze abbiamo abbassato l’irpef”, lasciando cioè intendere che la priorità sarebbe stata abbassare le imposte sul reddito, e non quelle sui patrimoni.

Intorno all’Imu continuano pertanto ad alimentarsi polemiche mai sopite. Nei giorni scorsi – ricordava giustamente un comunicato stampa Reuters a commento delle dichiarazioni del sindaco di Firenze – “era stato lo stesso Berlusconi a intestarsi la mossa sull’Imu, che comunque potrebbe andare in pagamento a settembre, se il governo non riuscisse a varare la riforma della tassazione sulla casa entro fine agosto. Ieri il premier Enrico Letta aveva replicato che il grosso delle risorse disponibili con il decreto approvato dal governo venerdì scorso è stato rivolto al lavoro, mentre quella sull’Imu è stata solo una sospensione: “Gran parte della manovra è dedicata ai temi cari al centrosinistra, compresi i precari della pubblica amministrazione e i contratti di solidarietà” (qui avevamo parlato di Enrico Letta che non prometteva miracoli sull’Imu).

Ebbene, oggi Renzi ha scelto di tornare all’attacco, facendo così capire che quello dell’Imu è un nervo molto scoperto per il centro sinistra e che, sostanzialmente, quanto accaduto in materia di imposta patrimoniale sulla prima casa è veramente una vittoria di Silvio Berlusconi e del suo movimento.