Politica…per il bene di tutti. La politica dall’antichità a oggi è solo questione di esempio.

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Quando si parla di politica, il primo pensiero va al potere, ai partiti, alle discussioni e alle lamentele di chi ha il “comando” e di chi lo vorrebbe avere. In tempi di crisi poi, è ancora più facile incolpare la politica dell’insoddisfazione di molti e delle difficoltà che ciascuno di noi incontra.

In realtà la politica è qualcosa che riguarda tutti e tutela i nostri interessi, un’accezione positiva quindi, rispetto al sentire comune!

La prima definizione risale ad Aristotele (384 a.C. – 322 a.C.) che affermava che “L’uomo è per natura un animale politico “ e secondo il filosofo, la politica , dal greco politikós, era l’amministrazione della città, polis, per il bene di tutti. Era intesa come uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipavano per fare gli interessi della comunità.

Dal pensiero di Aristotele emerge chiaro che nella politica sono coinvolti attivamente tutti i membri di una comunità e non solo chi lo fa per mestiere. Questo è un concetto che spesso è dato per scontato, ma poi rimosso quando ci troviamo a lamentarci e accusare gli “operatori della politica” dei nostri malcontenti, senza ricordarci che ognuno di noi contribuisce a far politica con il nostro agire, anche manifestando pubblicamente le proprie idee e i disappunti, anche quello è un contributo al “fare politica”.

Estendendo la definizione di Aristotele che sosteneva in primis “l’amministrare per il bene di tutti”, ognuno di noi si trova inconsapevolmente membro attivo della politica ogni qualvolta agisce con senso civico, anche semplicemente raccogliendo dello sporco da un luogo pubblico per gettarlo nel cestino.

Poiché la politica nasce dalle piccole cose di tutti i giorni, è importante trasmettere questi valori ai nostri figli fin da piccoli. La cosa più facile da fare è dar loro l’esempio e coinvolgerli nei nostri compiti più istituzionali, spiegando loro il significato di molte azioni che portano il benessere di tutti. E’ importante quindi farli partecipare, per esempio, portandoli a votare con noi, trasmettendo loro il rispetto verso chi ha idee diverse dalla nostra, spiegando che ci sono molti modi per risolvere i problemi e che le persone unite insieme apportano il loro contributo anche avendo posizioni politiche contrastanti.

Riusciremo, grazie all’esempio ai nostri figli, a ricordarci anche di dare un contributo costruttivo alla nostra comunità e non solo a puntare il dito, riportando così al concetto di politica il valore e al significato che le sono propri? La sfida è aperta…