Governo battuto due volte al Senato. La Lega contraria al giuramento sulla Costituzione

Foto: Ap/LaPresse

 Il governo è stato oggi battuto per due volte al Senato, dove era in discussione il ddl anticorruzione, una prima volta su un emendamento del senatore Pdl Lucio Malan, che sostituiva il primo articolo e mirava ad introdurre un comitato di coordinamento delle iniziative anticorruzione presieduto dal presidente del Consiglio. Il secondo emendamento, presentato dalla senatrice Pdl Spadoni Urbani, riguardava invece la rotazione dei dirigenti nelle amministrazioni dirette, ma è stato respinto con 131 no, 129 si e 4 astenuti. Il governo ha poi deciso di presentare un emendamento aggiuntivo, che reintrodurrebbe il coordinamento anticorruzione con il comitato presso la presidenza del Consiglio, di cui farebbero parte “il Procuratore Generale della Cassazione, il presidente del Consiglio di Stato, il Procuratore Generale della Corte dei Conti, i comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza” e coloro che hanno competenza in materia. Il presidente del Senato Schifani ha affermato: “Occorre dare una risposta al Paese entro questa settimana“, mentre l’opposizione ha protestato e chiesto il ritorno del testo in commissione.
Ma i problemi per la maggioranza non sono mancati neanche in commissione Cultura della Camera, dove si stava esaminando parte del dl sviluppo, ma la seduta è stata sospesa per l’assenza di due commissari del gruppo dei Responsabili. L’opposizione, a questo punto, ha protestato vivamente, sostenendo che la sospensione sarebbe stata decisa per il timore del centrodestra di non avere la maggioranza.

 

Soddisfazione, invece, tra le fila dell’opposizione, per il risultato ottenuto al Senato. Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha commentato: “Il governo è senza prospettive, tragga le conseguenze”, mentre la capogruppo Pd Anna Finocchiaro ha spiegato: “Mentre loro propongono che contro la corruzione provveda un comitato press0 la presidenza del Consiglio dei ministri, presieduto dallo stesso presidente, noi vogliamo un’autorità indipendente. Non vogliamo la volpe a guardia del pollaio”.
Ma durante le votazioni di oggi, si è verificato anche un piccolo “strappo” della Lega, che ha votato contro un emendamento bipartisan al ddl corruzione che obbliga “coloro che occupano cariche pubbliche o assumono pubblici impieghi” a giurare fedeltà alla Costituzione al momento dell’assunzione. Quest’ultimo emendamento è stato comunque approvato con 214 si, 30 no e 11 astenuti.
Oggi, intanto,c’è stato un nuovo vertice del Pdl a Palazzo Grazioli, con il premier e il neosegretario Angelino Alfano, in vista dei prossimi impegni parlamentari e del partito. Berlusconi, Bossi e Tremonti si erano invece incontrati in un vertice notturno, nel quale avrebbero discusso del rilancio dell’economia e dell’azione politica del governo.

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