Legge Bavaglio, dal Governo prime modifiche. Rinvio a settembre?

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L’annuncio del rinvio dei lavori della Commissione Giustizia è stato dato in mattinata da Giacomo Caliendo, sottosegretario alla Giustizia: il ddl sulle intercettazioni – provvedimento meglio noto come Legge Bavaglio – subisce l’ennesimo intoppo per mancanza di tempo utile. La Commissione avrebbe dovuto esaminare gli emendamenti avanzati da maggioranza e opposizione (la bellezza di 600) ma a una manciata di lancette dall’inizio, il proclama. “Ci serve maggiore tempo per scrivere un nuovo emendamento, che tenga conto non solo dei rilievi della maggioranza e dei finiani ma anche dell’opposizione. Non e’ semplice“. La constatazione immediata – e inevitabile – porta a dire che l’accordo tra le parti in causa – cui tocca tenere anche conto delle osservazioni fatte dal Presidente della Repubblica – è quantomeno complicato. Anche se.

Da Palazzo si intuisce che una prima intesa di massima, all’interno del PdL, è stata raggiunta: il partito dovrebbe esprimere voto favorevole sia agli emendamenti del Pdl Enrico Costa, che a quelli della finiana Giulia Bongiorno. Prime reazioni: per il capogruppo Pd nella seconda commissione di Montecitorio, Donatella Ferranti, “l’ennesimo slittamento dei lavori della Commissione Giustizia alla Camera dimostra che la maggioranza continua ad avere dei problemi“. L’esponente del Pdl, nonchè firmatario di parte degli emendamenti, Enrico Costa, ribadisce sminuendo la faccenda: “Stiamo semplicemente discutendo gli ultimi dettagli sul nuovo emendamento che introduce l’udienza filtro, per stabilire le parti pubblicabili da quelle secretate“.

Intanto, a tarda mattinata, arrivano le prime modifiche al decreto. Presentato l’emendamento del Governo: anti bavaglio che ha il sapore di una vittoria per la corrente finiana all’interno del PdL: modificato il testo nella parte che prevedeva il divieto di pubblicazione delle intercettazioni fino alla conclusione delle indagini preliminari. Quel che ora cambia è il fatto che il Gip, in accordo con l’accusa e la difesa, deciderà quali parti delle intercettazioni rendere pubblicabili e quali secretare.

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