Cosentino, negate intercettazioni. Finiani votano con l’opposizione

Primo banco di prova per l’Esecutivo: si è votato in mattinata rispetto alla richiesta del Gip di Napoli di poter usufruire delle intercettazioni telefoniche inerenti alla vicenda di Nicola Cosentino (esponente PdL, coordinatore regionale della Campania), accusato di essere direttamete coinvolto nell’inchiesta sulle cosiddette “nuove P2” e indagato per reato di associazione camorristica.

Cosentino, dimessosi nella circostanza da Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze (forti le pressioni in tal senso dell’area finiana del PdL), alla fine vince la personalissima battaglia (la Camera ha negato l’autorizzazione a procedere) ma il PdL non può politicamente esultare per una evidente spaccatura. Erano nell’aria, non fanno notizia in maniera assoluta ma i voti del gruppo parlamentare Futuro e Libertà – confluiti in quelli dell’opposizione, che ha espresso parere positivo rispetto all’utilizzo delle intercettazioni – si sono per la prima volta dissociati da quelli della maggioranza.

Che sia la prima di una serie di differenziazioni visibili nel futuro più prossimo è più che probabile: di fatto, la divergenza di vedute tra le due anime del PdL viene ufficializzata. Ad annunciare il voto di consenso rispetto alle stesse intercettazioni, è stato per Fli Benedetto Della Vedova, il quale ha ribadito: “Non esistono motivi per respingere la richiesta del giudice di Napoli. Non è un voto contro il governo. L’ostilità verso il nostro gruppo e il tentativo pasticciato quanto illusorio di costruire una maggioranza posticcia ma indipendente dai voti di Futuro e libertà, non è un contributo alla stabilità politica dell’esecutivo“.

I numeri finali dicono: 308 contrari, 285 sì, 37 assenti. Il voto era segreto (su richiesta della maggioranza), per negare l’autorizzazione all’utilizzo delle intercezzazioni che interessano Nicola Cosentino non è risultata necessaria la maggioranza di 316 deputati ma la riflessione spontanea è che l’Esecutivo non pare avere una solida tenuta. Lo ribadisce Della Vedova:Il Pdl ha dovuto chiedere il voto segreto per poter contare sui franchi tiratori di democristiana e antica memoria. Ed è arrivato a a 308 voti. Maggioranza salda con 308 voti, con voto segreto? Auguri…“. Intanto Cosentino:Rivolgo un appello ai miei pubblici accusatori: mandatemi a giudizio, dimostrerò nel processo la mia estraneità ai fatti e la totale infondatezza delle accuse strumentali contro di me. Sono anni che vengo accusato senza potermi difendere“.

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